Campobello e il sequestro dell'elipista. Le reazioni

 Sono tante le reazioni al sequestro dell'elipista a Campobello di Mazara. «La notizia del sequestro dell’elipista comunale e degli avvisi di garanzia notificati a 2 dipendenti comunali non può che amareggiarmi, perché accende ancora una volta i riflettori sulla nostra città per fatti certamente non positivi. Ribadisco piena fiducia alle Forze dell’Ordine e alla Magistratura, nella consapevolezza che si tratta di un lavoro svolto a tutela dell’Amministrazione e dell’intera comunità. Senza in alcun modo voler entrare nel merito dell’indagine, che peraltro si riferisce a fatti accaduti nel 2014, precedentemente all’inizio del mio mandato, non posso tuttavia che esprimere sorpresa per il presunto coinvolgimento di 2 dipendenti comunali raggiunti dagli avvisi di garanzia, attendendo fiducioso che siano in grado di dimostrare la completa estraneità ai fatti loro addebitati». È quanto dichiara il sindaco Giuseppe Castiglione a seguito dell’attività svolta ieri, a Campobello di Mazara, dai Carabinieri del Nucleo Operativo di Mazara del Vallo unitamente ai colleghi della Stazione di Campobello, in esecuzione di un decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Marsala.

Questa invece la nota del movimento "Io amo Campobello":

«Apprendiamo attraverso la stampa che un dirigente e un funzionario del Comune di Campobello di Mazara, sono stati raggiunti da un avviso di garanzia, per presunte irregolarità riguardanti varie carenze nella realizzazione dell’area eliportuale.
Si legge, che con una certosina esaltazione delle prove documentali, hanno messo in evidenzia presunti illeciti commessi dai funzionari comunali in concorso con la rappresentanza legale della ditta esecutrice e tal senso, sarebbero infatti emersi possibili profili di illiceità nelle attestazioni rilasciati dai due funzionari comunali.

In esecuzione al decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Marsala, è stata, inoltre, posta sotto sequestro la superficie eliportuale ubicata in via Palermo.

Tale evento, oltre a procurare una negativa immagine al nostro Comune, potrebbe pregiudicare eventuali altri finanziamenti, considerato che l’opera è stata cofinanziata dall’Unione Europea, con un stanziamento di fondi per circa 400.000 euro.

Il Gruppo politico “Io Amo Campobello”, in passato aveva già sottolineato elementi di criticità relativi alla gestione dei lavori pubblici.

Trattasi di una coincidenza che nel 2014 la ditta indagata ha avuto affidato la rimozione della sabbia nella frazione di Tre Fontane?

A tale proposito ci sorprende che la realizzazione dell’opera avvenuta nell’epoca gestionale della Commissione Straordinaria, possa evidenziare tali eventuali illiceità.

Infine, vogliamo ricordare al Segretario Comunale, nella qualità al responsabile (art. 2), che il “piano triennale di prevenzione della corruzione e dell’illegalità 2016- 2018”, approvato dalla Giunta Comunale, individua all’art. 4 lett. d), l’attività delle commesse pubbliche nel cui ambito è più elevato il rischio che siano commessi reati.

Pertanto, il Movimento Politico “Io Amo Campobello”, al fine di adottare misure volte alla vigilanza, trasparenza e in attuazione del piano sopracitato,

CHIEDE AL SINDACO

l’immediata rotazione dei due funzionari, prevista dall’art. 7 del piano di prevenzione della corruzione, in via precauzionale, la revoca del dirigente, di qualsiasi nomina di direttore dei lavori o di RUP al geometra comunale e l’immediata sostituzione degli stessi al C.U.C. (Centrale Unica di Committenza ), fino a quando gli stessi siano in grado di dimostrare l’estraneità ai fatti loro addebitati».