Dopo una giusta pausa per le feste natalizie, la segretaria Provinciale del PSI di Trapani, Vita Barbera, intende replicare alle illazioni del Sindaco di Calatafimi in merito alla situazione politica attuale relativa al Comune Segestano.
Le recenti dichiarazioni del Sindaco Vito Sciortino lasciano intendere chiaramente la reale intenzione del primo cittadino di voler governare da solo il “suo comune”.
Con l’intenzione di fare chiarezza sulla situazione politica attuale, mi corre l’obbligo di ricostruire gli avvenimenti politici di quest’ultima legislatura, che hanno riguardato i consiglieri che rappresentano il PSI di Calatafimi.
La scelta dei nostri consiglieri di non votare il bilancio preventivo è scaturita dalla motivazione che a dicembre un bilancio non è altro che un consuntivo, che sintetizza spese e piani d’investimento decisi da un’Amministrazione che non è riuscita a programmare e condividere tali scelte con il consiglio comunale.
Il PSI di Calatafimi Segesta nei giorni scorsi aveva dato la propria disponibilità al Sindaco, manifestando apertura al dialogo con l’amministrazione, al fine di poter contribuire a determinare le scelte politiche del comune interessato, sancendo un accordo che coinvolgeva anche la rappresentanza provinciale e regionale.
Successivamente, il sindaco Sciortino, forse mutando repentinamente il suo pensiero, non ha proseguito nell’intesa raggiunta, determinando il protrarsi delle condizioni di crisi politica che ormai da più di un anno imperversa sul comune.
Per di più, quest’ultimo ha inveito contro il Partito Socialista tramite una lettera minatoria e diffamatoria nei confronti del gruppo comunale non risparmiando insulti, offese personali e strumentalizzazioni delle scelte politiche socialiste.
Il gruppo PSI a Calatafimi nasce da un progetto di condivisione dei consiglieri comunali con i rappresentanti del Partito Provinciale, Regionale e Nazionale, che insieme vogliono contribuire a determinare e costruire le scelte amministrative locali nell’interesse dei cittadini. Ricordiamo a noi stessi, che si tratta di consiglieri che hanno appoggiato il progetto del Sindaco Sciortino, contribuendo all’elezione dello stesso.
Invero, questi consiglieri non hanno mai avuto nessuna voce in capitolo, dopo l’elezione, per amministrare la città di Calatafimi, così come le normali regole democratiche legittimano. Anzi, alle loro richieste di partecipazione attiva e diretta per la realizzazione concreta di quanto condiviso in fase di propaganda elettorale con Vito Sciortino candidato sindaco, quest’ultimo e la Sua Amministrazione senza numeri ha risposto costruendo un muro di gomma.
Ragion per cui, i consiglieri ed il Partito Socialista hanno scelto di utilizzare gli unici mezzi a loro disposizione per manifestare la loro opposizione e il loro dissenso all’operato di un’Amministrazione che non li ha mai ascoltati e rappresentati.
E per ultimo, sulla nascita del gruppo PSI “nato dalle ceneri dei transfughi”, come definito dal Sindaco Sciortino, oso insinuare che, in un comune montano forse abituato al fenomeno della transumanza, il primo cittadino ha scambiato i consiglieri comunali, dotati di ragione e intelletto, in altro genere di essere vivente che per necessità emigra in dimore migliori.
Con la speranza che il 2017 porti ad una visione inclusiva di tutte le forze politiche presenti nel comune di Calatafimi Segesta al fine di superare il difficile momento politico che si è creato negli ultimi giorni, auguro al Sindaco di trovare il giusto dialogo con i consiglieri di maggioranza e non, rappresentanti tutti delle istanze dei cittadini, ricordando che un uomo solo al comando non è figlio di partecipazione e democrazia.
La segretaria provinciale del PSI
Vita Barbera