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02/02/2017 16:05:00

Lo Sciuto chiede un'audizione per i lavoratori del Gruppo 6 Gdo di Castelvetrano

 Il parlamentare regionale del Ncd, Giovanni Lo Sciuto ha chiesto al presidente della V Commissione Assemblea Regionale, On. Marcello Greco, di convocare un tavolo tecnico urgente per definire tempi certi per la risoluzione delle problematiche dei lavoratori della società Gruppo 6 Gdo srl di Castelvetrano. La vicenda degli ex lavoratori è ormai nota, poiché allorquando la società, che era di proprietà dell’imprenditore Giuseppe Grigoli, venne confiscata al Grigoli che era stato condannato per essere stato ritenuto prestanome del capomafia Matteo Messina Denaro, la società venne posta in amministrazione giudiziaria e fu guidata dal Dott. Nicola Ribolla dal 20-12-2007 fino al novembre del 2013. La società e gli immobili sono stati confiscati e quindi sono diventati patrimonio dell’ Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alla mafia. Allo stato attuale dei circa 250 ex lavoratori del gruppo 6 GDO, 44 di loro sono ancora in attesa di essere ricollocati al lavoro.


“ Abbiamo deciso di portare all’attenzione generale il grave disagio sociale che stanno vivendo le famiglie dei 44 lavoratori che oltre a non avere alcuna certezza sul loro reinserimento lavorativo, tra poche settimane esauriranno anche i benefici degli ammortizzatori sociali con le conseguenze che sono facilmente immaginabili- ha affermato l’On. Lo Sciuto- per tale motivo crediamo siamo orami improcrastinabile l’attivazione di un tavolo tecnico urgente con il Prefetto Maria Rosaria Lagana’dell’Agenzia Nazionale dei beni confiscati alle Mafie, con Presidente della Regione On. Rosario Crocetta, l’Assessore regionale al Lavoro Gianluca Micciche’, il Sindaco del Comune di Castelvetrano Avv. Felice Errante, il comitato dei lavoratori gruppo 6GDO, ed responsabili dei sindacati di appartenenza di Cgil, Cisl e Uil, al fine di individuare un percorso definitivo per assicurare e garantire un nuovo posto di lavoro per i 44 ex dipendenti del gruppo 6GDO.”

La Filcams Cgil, la Fisascat Cisl e la Ultucs Uil esprimono, ancora una volta, forte preoccupazione per i quarantaquattro lavoratori dell’ex Gruppo 6 Gdo ancora senza occupazione e per coloro che hanno esaurito gli ammortizzatori sociali.
“I lavoratori – dicono i segretari della Filcams Cgil Anselmo Gandolfo, della Fisascat Cisl Mimma Calabrò e della Uiltucs Uil Mario D’Angelo – sono profondamente sconfortati e stremati dall’attesa e dall’assenza di prospettiva e chiedono allo Stato risposte certe circa il futuro del Centro distribuzione dell’ex Gruppo 6 Gdo. Inoltre - proseguono - gli ammortizzatori sociali stanno scadendo e ai lavoratori sta venendo meno l’unica fonte di reddito”.
I sindacati esprimono, dunque, preoccupazione per una situazione che sta determinando disagio da parte dei lavoratori, che si dicono rammaricati, amareggiati, oltre a esprimere sfiducia nei confronti delle Istituzioni.
La Filcams Cgil, la Fisascat Cisl e della Uiltucs Uil ribadiscono, nonostante la sfiducia dei lavoratori, piena fiducia nello Stato, che nel 2013 ha confiscato al re dei supermercati Giuseppe Grigoli, condannato con sentenza definitiva per mafia e ritenuto uno dei più fidati collaboratori del latitante castelvetranese Matteo Messina Denaro, i beni tra cui il Gruppo 6 Gdo che gestiva i supermercati e il Centro distribuzione con il marchio Despar.
“Aver restituito allo Stato un bene creato e gestito dalla mafia – dicono i segretari Gandolfo, Calabrò e D’Angelo – ha ridato dignità al territorio ma i tempi burocratici nel garantire il mantenimento di tutti i livelli occupazionali rischia di vanificare l’importante risultato ottenuto per l’affermazione della legalità. E’ indispensabile che l’Agenzia dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata trovi rapidamente una soluzione per concretizzare l’impegno assunto nel trovare occupazione ai 44 dipendenti. Ai lavoratori – concludono – va garantita la dignità attraverso il lavoro”.