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08/06/2017 10:00:00

Trapani, la Cisl chiede un incontro coi vertici Inps per pensionati e disabili

“A Trapani e soprattutto in provincia i disabili e le loro famiglie continuano a vivere il problema dei tempi troppo lunghi per le visite mediche a domicilio per le pratiche di invalidità civile, indennità di accompagnamento e quant’altro. Spesso trascorrono oltre sei mesi rispetto ai tre che si attendono per la visita in ambulatorio all’Inps, così sono costretti a farsi accompagnare in ambulanza per via delle enormi difficoltà a muoversi”.

Ad affermarlo sono Antonella Granello segretario generale Spi Cgil Trapani, Mimmo Di Matteo segretario generale Fnp Cisl Palermo Trapani, Teresina Fodale segretario territoriale Fnp, e Leonardo Falco segretario generale Uil Pensionati Trapani, che hanno incontrato il nuovo direttore dell’Inps di Trapani Valeria Fabriano su diverse questioni che riguardano la gestione dei servizi, dopo la firma del protocollo di qualche mese fa, dando così continuità al tavolo tecnico, che si riunirà con cadenza periodica, per affrontare i temi previdenziali e assistenziali di diretto interesse dei pensionati.

“E’ una situazione assurda dovuta alla carenza dei medici, apprezziamo la volontà mostrata dalla direttrice nel cercare di superare il problema rivolgendo le richieste alla direzione nazionale dell’Istituto, ma bisogna fare presto. Tanti sono i disabili e i non autosufficienti che sono costretti ad andare in ambulanza a fare la visita, spesso dalla provincia trapanese dato che esiste solo un ambulatorio ed è in città”. Altra questione posta quella dei tempi in cui vengono erogate le pensioni per i dipendenti pubblici. “Passano tre mesi – spiegano i segretari – e sono davvero troppi se si pensa che i pensionati spesso aiutano famiglie e figli in difficoltà perché disoccupati.

I ritardi derivano dalle procedure previste dalla ex Inpdap per la pensione del pubblico impiego e dalla lentezza con la quale gli enti di provenienza inviano le pratiche all’Inps. Ma non si può far pagare ai pensionati queste lungaggini burocratiche”. Infine i sindacati dei pensionati hanno chiesto e ottenuto un filo diretto per l’accesso alla banca dati degli iscritti per verificare la provenienza in caso di nuovi iscritti al sindacato.