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09/08/2017 22:11:00

A Marsala ci sono anche i dipendenti comunali bravi...

  di Leonardo Agate - Mi sono fatto fama di sparlatore e diffamatore degli uffici e dei dipendenti comunali. Vi assicuro che non lo sono. Ho pubblicato centinaia di articoli, da alcuni anni a questa parte, sul malfunzionamento di certi uffici e sul comportamento neghittoso e maleducato di certi dipendenti. Di solito ho fatto nomi e cognomi. Talvolta non ho indicato i nominativi, ma i lettori marsalesi hanno potuto intuire chi fossero dal contesto del racconto. Non ho finora ricevuto alcuna querela per diffamazione: un motivo deve esserci, ed è che i miei articoli dicono verità e non diffamano.

Stamattina, all’Ufficio Acquedotto di Contrada Amabilina, mi è capitato di imbattermi in due solerti impiegati che mi hanno risolto in quattro e quattr’otto un problema che pensavo difficile. Avevo fatto istanza, alcune settimane addietro per lo spostamento di un contatore idrico dall’interno all’esterno dell’abitazione. L’istanza era stata accolta e avevo avuto comunicato il nome e il numero di cellulare dell’operaio comunale che avrebbe presieduto allo spostamento, fatto dai miei operai. Quell’operaio è venuto e mi ha indicato dove praticare la nicchia nel muro, e dove mettere lo sportello. Siamo rimasti d’accordo che, fatti i lavori da lui indicati, l’avrei chiamato per telefono e avremmo concordato il giorno e l’ora dell’esecuzione dei lavori. Così, fatto fare la nicchia e messo lo sportello, ho cominciato a telefonare all’operaio comunale, ma suonava senza risposta. Gli ho lasciato pure messaggi vocali, ma non mi richiamava. È per questo che stamattina sono di nuovo andato all’Ufficio Acquedotto di Contrada Amabilina. Là, in meno di dieci minuti, i due solerti funzionari mi hanno assegnato un nuovo operaio, e hanno concordato con me l’esecuzione dei lavori per domani mattina alle 9,00. Tutto felicemente risolto. Per fortuna ho incontrato due buoni impiegati, di cui non posso fare il nome perché non lo ricordo, ma uscivano dalla seconda stanza del corridoio di destra, porta a sinistra, del primo piano del Settore.

Questi due bravi dipendenti fanno parte di quel numero di dipendenti di cui il Comune avrebbe più bisogno. Diciamo, a occhio e croce, che fanno parte del 50 per cento dei dipendenti, che meriterebbero di avere uno stipendio maggiore rispetto all’altro 50 per cento di dipendenti cattivi. Questi ultimi, come le mele marce, in una cassetta di mele, contagiano le mele buone. Se i dipendenti cattivi fossero tenuti a casa, e gli si mandasse l’assegno mensile senza obbligarli ad andare al lavoro, sarebbe un bel guadagno per tutti. Il Comune darebbe a loro solo gli emolumenti base, senza straordinari e premi di produzione, e, non andando essi al loro ufficio, non inquinerebbero l’ambiente con la loro inutile presenza.

Scendendo a piano terra ho notato per terra, sui tavoli e dentro altri uffici, cataste di cartelle e fascicoli. Sul dorso di una cartella ho letto “Acquisti comunali”, o altri argomenti di pratiche che, se venissero sottratte, diventerebbe arduo ricostruire. E sarebbe facilissimo ai malintenzionati entrare al Settore Lavori Pubblici e Urbanistica, di Contrada Amabilina, uscendosene sottobraccio con le pratiche comunali. Uscendo dall’edificio vero e proprio ho notato la solita erbaccia secca a rischio di incendio, che potrebbe propagarsi, con vento di scirocco, all’edificio stesso. Il dirigente comunale che giornalmente va in quel Settore non se ne accorge? E nemmeno se ne accorge l’assessore competente, che deve pure lui andare là? E il sindaco, nemmeno lui è mai andato in quel Settore? Fatto sta che l’incuria in cui vengono tenuti gli uffici, le pratiche e il giardino sono sommi. Quest’incuria non è ascrivibile a quella parte di dipendenti buoni, come ho incontrato stamattina, ma all’altra parte di dipendenti cattivi che fanno danni a tutti.
E’ la mia opinione, e sarei disposto a dimostrarla in pubblici dibattiti, se me ne fosse data l’occasione, anche a richiesta dei presunti diffamati.