Riprende oggi a Trapani il processo per l'omicidio Curatolo. Per l'imputato, Braccino, nell'ultima udienza il Pm ha chiesto l'ergastolo. Antonio Braccino, 66 anni, di Paceco, è accusato di concorso nell’omicidio di Daniele Curatolo, ucciso con dieci colpi di pistola, sparati da distanza ravvicinata, nella tarda serata del 20 giugno 2009, mentre stava svolgendo alcuni lavori agricoli in un campo di contrada Castellaccio Torre Arsa di Paceco.
Curatolo è stato ucciso davanti alla moglie e alla figlia di pochi anni. Braccino fu arrestato solo nel 2014, dopo lunghissime indagini. I due erano in affari, e Curatolo aveva danneggiato un mezzo agricolo di proprietà di Braccino.
Non solo: i due avevano una società, la cui liquidazione era stata motivo di ulteriori dissidi. Attenzione, però, Braccino è ritenuto essere il mandante del delitto, non l'autore materiale. Per quest'ultimo aspetto sono imputate, in altro giudizio, due persone. Braccino tese la trappola a Daniele Curatolo, commissandogli dei lavori in un podere isolato e a sera inoltrata, per favorire l'imboscata. I killer sarebbero Giuseppe e Giacomo Mondino, padre e figlio. Oggi spazio alle arringhe difensive.
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