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07/11/2017 18:00:00

Area Marina Protetta delle Egadi, quaranta dissuasori contro la pesca a strascico

Venti dissuasori volti a inibire la pesca a strascico illegale sotto costa, ad integrazione dei 20 installati nel 2015 sul fondale di Marettimo, nelle Isole Egadi grazie al supporto di Rio Mare. Il posizionamento di questi importanti strumenti, fondamentale per tutelare la fauna ittica e preservare la Posidonia Oceanica di cui è ricco l’arcipelago siciliano, costituisce l’ultimo tassello del progetto triennale che dal 2014 vede impegnata Rio Mare insieme all’Area Marina Protetta delle Isole Egadi.

I quaranta dissuasori finanziati da Rio Mare hanno permesso di completare quanto avviato nel 2013 grazie ai fondi del Ministero dell’Ambiente e garantire ad oggi una riduzione della pesca a strascico illegale sotto costa dell’85% e la protezione della prateria di Posidonia Oceanica più estesa del Mediterraneo. Questa pianta è fondamentale per la tutela della biodiversità in quanto fornisce rifugio e nutrienti a numerose specie marine, contrasta l’erosione delle coste e combatte i cambiamenti climatici producendo ossigeno.

Inoltre, il progetto di Rio Mare - uno dei primi di questo genere realizzati da privati in Italia a sostegno di un’area marina protetta - comprende anche il supporto economico per la gestione dell’Osservatorio della Foca Monaca nel Castello di Punta Troia a Marettimo e la creazione del primo Centro di Recupero delle Tartarughe marine a Favignana. Proprio grazie all’attività del Centro di Recupero, nato per soccorrere e ricoverare esemplari feriti o in difficoltà, è stato possibile liberare Venere, un esemplare di tartaruga Caretta caretta ospitata presso il Centro di Recupero e che va ad aggiungersi ai 32 esemplari soccorsi a partire dall’apertura del Centro, nel settembre 2015, a causa di ingestione di plastica o lenze da pesca, interazioni con rifiuti galleggianti o impatti con barche.

«Siamo estremamente orgogliosi del progetto che ormai da tre anni portiamo avanti insieme all’Area Marina Protetta delle Isole Egadi, espressione del più ampio impegno di Rio Mare per la salvaguardia dell’ecosistema marino e delle risorse ambientali – dichiara Luciano Pirovano, Direttore CSR di Bolton Alimentari – L’azienda è da anni impegnata nella sostenibilità con il progetto “Qualità Responsabile” i cui pilastri di azione sono: la sostenibilità della pesca e la tutela dell’ecosistema marino, il rispetto dell’ambiente, il rispetto delle persone e delle comunità in cui opera e la corretta alimentazione. Con questa iniziativa ci siamo impegnati a preservare la prateria di Posidonia Oceanica più estesa del Mediterraneo creando valore condiviso sia per la comunità locale che per la società intera».

«In questi anni abbiamo potuto contare su un partner che ci ha permesso di sviluppare e completare progetti fondamentali per tutelare la biodiversità delle Isole Egadi e grazie al quale abbiamo raggiunto risultati incredibili. Il supporto di Rio Mare alle nostre attività ha costituito un caso scuola tra le iniziative di Corporate Social Responsibility: uno dei primi esempi in Italia nel settore, ha ben rappresentato come la collaborazione tra pubblico e privato, se dettata da forte motivazione e condivisione di valori, possa portare a benefici concreti per la protezione di alcune fra le più vulnerabili aree del territorio italiano», commenta Stefano Donati, direttore dell’Area Marina Protetta "Isole Egadi".

L’iniziativa è espressione del più ampio progetto di Corporate Social Responsibility di Rio Mare “Qualità Responsabile”, le cui aree di azione sono la sostenibilità della pesca e la tutela dell’ecosistema marino, il rispetto dell’ambiente, il rispetto delle persone e la corretta alimentazione. L’impegno dell’azienda, infatti, è quello di offrire ai consumatori una qualità a 360° perseguita responsabilmente lungo tutta la filiera, nel rispetto dell’ambiente e delle persone, dal mare alla tavola.