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19/01/2018 12:55:00

Mazara, l'affare di famiglia era l'hashish. Un arresto e due denunce

L'affare di famiglia era lo spaccio di hashish. Ne avevano in totale più di 200 grammi nelle loro abitazioni nel quartiere Kasbah a Mazara del Vallo. La Polizia ha scoperto tutto dopo diversi appostamenti e osservazioni. Così è stato arrestato un uomo, di origine slava, e denunciati il fratello e il figlio minorenne. Ecco la nota della polizia:

 Nella mattinata del 18 Gennaio 2018, la Squadra Pegaso della Sezione Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Mazara del Vallo diretto da Damiano Lupo ha portato a termine una mirata attività di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto ed alla repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, condotta all’interno del quartiere tunisino denominato “Kasbah”.

L’operazione ha consentito l’arresto in flagranza, in ordine al delitto di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish, del cittadino jugoslavo Boujar RAMADANI, di 39 anni, nonché il deferimento, in stato di libertà, del fratello Senat RAMADANI, di anni 38, e del figlio minorenne di Boujar di anni 17, segnalati all’A.G. anch’essi per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish di cui all’art. 73, comma 4, del D.P.R. n. 309/1990.

Dall’attenta analisi del territorio erano già state individuate, come probabile epicentro di una massiccia attività di spaccio di sostanze stupefacenti, le abitazione dei nominati in oggetto.
È stato, pertanto, predisposto un complesso dispositivo operativo attraverso l’organizzazione di servizi di appostamento e di pattugliamento del quartiere della “Kasbah”.

Già la mera attività di osservazione aveva permesso di documentare, nei giorni scorsi, uno svariato numero di cessioni di sostanza stupefacente. Per fornire decisivo ed inequivocabile riscontro a quanto ipotizzato, si è, tuttavia, proceduto ad identificare i soggetti ritenuti acquirenti di sostanza stupefacente. In tutti i casi l’attività di riscontro ha dato esito positivo in quanto ha permesso di rinvenire altrettante dosi di hashish, appena acquistate presso l’abitazione dei soggetti monitorati. Conseguentemente, ai soggetti è stata contestata la violazione, con il relativo sequestro amministrativo, per il possesso per uso personale di sostanza stupefacente, prevista dall’art. 75 del D.P.R. n. 309/1990.

In ultimo, per suggellare in maniera definitiva il ricco quadro probatorio già delineato, nella prima mattinata di oggi 18 Gennaio 2018, il personale operante, con l’ausilio di un’unità cinofila della Questura di Palermo, ha approntato un appostamento attorno all’abitazione dei soggetti attenzionati per organizzare un’irruzione finalizzata ad effettuare una perquisizione domiciliare alla ricerca di sostanza stupefacente che ha permesso di rinvenire e sequestrare penalmente, all’interno dell’abitazione di RAMADANI Bujiar, quattro panetti, in parte utilizzati, di hascisc dal peso complessivo di 200 grammi circa.
Inoltre nella cameretta del figlio minorenne, ben occultate all’interno del comodino, sono stati rinvenuti complessivi 27 grammi circa di hashish , suddivisi in dosi e pronte per essere spacciate, collocati all’interno di un pacchetto di sigarette e di un contenitore.

Nell’abitazione di RAMADANI Senat, fratello di Bujar, sono state rinvenute, ben occultate all’interno del mobilio, e poste sotto il vincolo del sequestro 7 grammi circa di hashish suddivisi in dosi e pronte per lo spaccio, una somma complessiva di 295 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio ritenuta provento delle illecite cessioni di sostanza stupefacente.

Sulla scorta di cotante risultanze investigative, pertanto, RAMADANI Bujar veniva tratto in arresto poiché ritenuto nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish, mentre il fratello, RAMADANI Senat, e il figlio minorenne di Bujar, venivano deferiti in stato di libertà per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish , di cui all’art. 73, comma 4, del D.P.R. n. 309/1990 rispettivamente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori di Palermo.

Completata la redazione dei relativi atti di polizia giudiziaria, come disposto dal P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, RAMADANI Bujar, con precedenti specifici in materia di stupefacenti, veniva posto agli arresti domiciliari presso il proprio domicilio, in attesa della convalida dell’arresto e del giudizio direttissimo che si terrà presso il Tribunale di Marsala nei prossimi giorni.



Lotta alla droga | 2024-12-09 10:39:00
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