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02/02/2018 15:40:00

L'Eas dovrà pagare altri 487 mila euro al Comune di Erice

 La guerra del Comune di Erice contro EAS continua. Dopo aver già recuperato € 500.000 lo scorso giugno 2017, adesso il Giudice del Tribunale di Trapani, accogliendo ancora il ricorso dell'Avv. Vincenzo Maltese, ha ingiunto all'Ente Acquedotti Siciliani il versamento in favore del Comune di Erice di altri € 487.000 circa, sempre a titolo di canoni fognari e depurativi, calcolati  fino al dicembre 2016, incassati da EAS con il pagamento da parte dei cittadini delle fatture del servizio idrico.

"Ricordo che il Gestore del servizio idrico ha titolo per riscuotere i predetti canoni in nome e per conto dei Comuni, in base alla Legge n. 36 del 1994 - spiega l'Avv. Vincenzo Maltese legale del Comune di Erice - e che pertanto, nel caso in cui trattenesse tali somme indebitamente, causerebbe un ammanco considerevole per le casse comunali, con ovvie conseguenze sul piano tributario".

Adesso EAS ha 40 giorni di tempo per versare l'intero importo laddove in difetto il legale sarà costretto a procedere a mezzo procedimento di esecuzione. Quasi un milione  di euro quindi che il Comune si appresta a mettere a bilancio per crediti così recuperati a mezzo queste due azioni giudiziali che altrimenti avrebbe perso a causa della prescrizione.

Intanto, sotto un altro versante  il Comune di Erice  si è visto anche assegnare dal Giudice dell'Esecuzione del Tribunale di Palermo altri  € 160.000 circa  per interventi in via sostitutiva effettuati sulla rete idrica tra il 1992 e il 1999 ma che Eas non voleva riconoscere seppur soccombente, giusta sentenza definitiva  della Corte di Appello di Palermo.

Soddisfatto l'Avv. Filippo Spanò che ha assistito in questo procedimento il Comune di Erice, il quale ha dovuto procedere a pignoramento presso terzi per recuperare tutte le somme. Anche questa azione giudiziale è stata avviata dall'Amministrazione guidata al tempo da Giacomo Tranchida.