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29/06/2018 06:00:00

Ecco come sono stati assunti i raccomandati ad Aimeri Ambiente

Raccomandati. Ogni azienda ne è piena. Ogni ente pubblico ne assume e ne ha assunti. E’ successo (e magari succede ancora) nella gestione dei rifiuti in provincia di Trapani.


Persone assunte su segnalazione di qualcuno. E’ quello che è successo all’Aimeri Ambiente che per anni ha gestito il servizio di raccolta rifiuti in molti comuni della provincia. Lo schema era questo: Salvatore Alestra, ex dirigente dell’Ato Tp1 la società che raggruppava i Comuni, con l’ex senatore Pd Nino Papania, segnalavano ad Orazio Colimberti dell’Aimeri Ambiente persone da assumere.
Raccomandazioni, per i giudici non è nulla di più. Nessuna corruzione. Perchè non è stato dimostrato quello scambio di favori tipico della corruzione. Alestra e Colimberti sono stati infatti assolti. Stesso epilogo dell’ex senatore Papania. E’ l’inchiesta che ha messo sottosopra la gestione dei rifiuti in provincia di Trapani, definita dagli inquirenti “illegale” con fatti di corruzione, traffico illecito di rifiuti, anomalie e tante altre cose poco chiare che hanno coinvolto anche la Sicilifert. Anche i responsabili dell’azienda marsalese che si occupa di smaltimento di organico per creare compost hanno ottenuto l’assoluzione.


Un punto centrale del processo che vede coinvolti Salvatore Alestra e Orazio Colimberti è quello che riguarda la corruzione. In sostanza, secondo l’accusa, Alestra, su indicazione dell’ex senatore Pd Nino Papania, avrebbe raccomandato dei lavoratori a Colimberti per farli assumere all’Aimeri Ambiente. In cambio l’Ato non avrebbe controllato e multato l’Aimeri per i disservizi. L’accusa cade, Colimberti e Alestra vengono assolti, come Papania che venne giudicato in un altro procedimento. Ma nella sentenza viene confermato che quelle raccomandazioni, quelle segnalazioni, ci sono state. Viene scritto nero su bianco che Alestra, suggerito da Papania, ha raccomandato delle persone che poi sono state effettivamente assunte all’Aimeri.


I RACCOMANDATI
Nella sentenza del Tribunale di Marsala si legge che Alestra ha “effettivamente “segnalato” a Colimberti alcuni soggetti a sè vicini..affinchè gli stessi venissero assunti dalla società Aimeri Ambiente srl”.
C’è un’intercettazione tra Colimberti e una dipendente in cui quest’ultima, parlando di persone da assumere dice a Colimberti: “perchè questi sono i due, quelli diciamo tuoi, la Saladino Rosa di Alestra ed il resto che sono i cinque di Nino… i cinque di Nino li mettiamo già a tempo indeterminato? che vuoi fare?” Colimberti risponde: “non lo so, c’è di nuovo questo problema ci sarà? Lui è convinto così?”.

Tra i nomi segnalati da Alestra ci sono Carmelo Romano e Girolama Garruccio, cognato e fidanzata del figlio di Alestra stesso. Lavoravano già prima dell’ingresso di Colimberti in Aimeri, ma le loro posizioni dovevano essere confermate con contratti a tempo indeterminato. Altra conferma delle segnalazioni si trova in alcuni documenti sequestrati presso la sede di Aimeri in cui Colimberti appuntava i nominativi delle persone indicate da Alestra e Papania. “Due NP devono essere confermati a tempo indeterminato”, “l’extra di Alestra da t.d. a t. indeterminato; ancora deve scadere ma meglio farlo prima”.

Da altri documenti emerge poi che alle indicazioni effettivamente sono seguite le assunzioni all’interno di Aimeri. Spesso Alestra segnalava per suo conto, a volte per conto di Papania, altre volte era lo stesso ex senatore a indicare persone da assumere. Oppure chiedeva contributi economici e sponsor in favore della squadra di calcio dell’Alcamo in cui militava il figlio del senatore.


PERCHE’ NON C’è STATA LA CORRUZIONE?
Le carte parlano chiaro. Ci sono state delle raccomandazioni. Ci sono state persone assunte ad Aimeri segnalate da Alestra e dall’ex senatore Papania. Ma non c’è stata alcuna corruzione. Perchè? Si legge nella sentenza che “Colimberti non ha ottenuto in cambio alcuna prestazione favorevole e vantaggiosa da parte di Alestra”. In sostanza Colimberti avrebbe fatto assumere quelle persone per “ingraziarsi” Alestra e Papania che certamente aveva un rilevante peso politico nel territorio. Ma non è dimostrato che ci siano stati gli effetti sperati. In particolare non è stato dimostrata l’omissione di Alestra dei poteri di ispezione sul servizio di gestione dei rifiuti. Questo anche perchè - come detto ieri - l’Ato Tp1 non aveva alcun potere di controllo, che invece spettava all’ex Provincia di Trapani e ai Comuni che facevano parte dell’Ato, se non in termini “residuali e discrezionali”. Ma c’è dell’altro.


ASSUNZIONI E PENALI
I fatti si sono svolti tra il 2010 e il 2012. In quel periodo l’Ato non aveva mezzi e personale per garantire un controllo costante delle modalità di svolgimento deI servizi. Allora vengono segnalate delle persone da assumere all’Aimeri. C’è una conversazione tra Colimberti e un dipendente che fa capire al suo capo che è meglio affrontare i costi per del nuovo personale che quelli delle penali. “Guarda è vero che paghi un milione e mezzo a fronte di evitare 10 milioni di penali”. Da un lato l’accusa sosteneva che l’Aimeri assumeva raccomandati per ottenere benevolenza in tema di penali. Dall’altro lato, la difesa ha sostenuto che si è trattata di una strategia imprenditoriale: più personale (anche se raccomandato) per una migliore resa del servizio di raccolta rifiuti, quindi meno penali.
Nel processo è emerso invece che, anche se ci sono state le assunzioni, Alestra ha proceduto ad applicare le penali a carico di Aimeri per tutti i tre anni in cui ha diretto l’Ato. Penali che sono state poi contestate dall’Aimeri in sede civile. Per questo per il giudice non ci sono state per Colimberti e Aimeri quelle “prestazioni vantaggiose” da giustificare il patto corruttivo. Ma le raccomandazioni, quelle ci sono state.

Giacomo Di Girolamo