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24/07/2018 12:05:00

Le "dimenticanze" delle manifestazioni estive a Campobello di Mazara

 Prima di ogni cosa una premessa: le parole che seguono non sono parole contro, ma sono parole a favore del mio paese e forse non sono soltanto parole di stimolo ma
sono parole di amore.

Amore verso un approccio politico diverso, amore verso un futuro diverso.

Ho letto e riletto il palinsesto delle manifestazioni, già iniziate, per la stagione estiva 2018 e, ancora una volta, ritengo il programma monco.

I divertimenti e gli spettacoli sono una cosa bellissima ed indispensabile e quindi ben vengano, si moltiplichino, si amplifichino ma non possono essere lasciati da soli.

Ritengo che nel nostro territorio una amministrazione non possa non sentire il bisogno di sfruttare quante più vetrine possibili per parlare e per educare su alcuni temi di cui non si parlerà mai abbastanza: legalità, ambiente ed integrazione.
Il direttore artistico mette a disposizione la sua innegabile verve organizzativa, le sue manifestazioni possono piacere o non piacere ma è innegabile che nell’organizzare
queste manifestazioni “nazional-popolari” non ha eguali nel territorio e quindi le mie recriminazioni sono indirizzate all’amministrazione ed al sindaco che non hanno saputo dare alcun indirizzo di natura sociale agli eventi in programma.
Bastava poco.
Bastava integrare con alcuni appuntamenti mirati.
Almeno che questa amministrazione ritenga di non aver più di niente da dire a proposito di legalità, di ambiente e di accoglienza.
Credo che sia assolutamente sbagliato non aprire delle finestre, durante le manifestazioni estive, che possano fare entrare dell’aria pulita e linda.
L’aria pulita e linda non è mai abbastanza.
Siamo un territorio martoriato e i temi della legalità, dell’ambiente e dell’accoglienza sono un grimaldello potentissimo. Sono apripista al coraggio disinteressato, sono mani che si tendono verso l’altro, sono un martello che sfalda pregiudizi ed indirizza le coscienze verso un domani migliore.
Forse non portano consensi immediati ma squarciano tenebre, forse non hanno immediati ritorni economici ma fortificano le anime, forse saranno ascoltati da pochi ma la loro eco oltrepasserà i confini dell’etere.
Ritorneremo ad avere problemi di spazzatura ed abbiamo sempre l’ecomostro di Campana-Misiddi stracarico di veleni, tra qualche mese torneranno i lavoratori stagionali e tranne qualche formale tavolo tecnico la situazione non si prospetta per niente sotto controllo, abbiamo un evidente bisogno di educare al vivere civico che, nel tempo, è l’unico vero antidoto al malaffare ed alla illegalità diffusa.

Caro sindaco, ci ripensi.
Faccia in modo che questi temi trovino gli adeguati spazi di pubblico, faccia in modo che l’impegno cammini a braccetto con il divertimento.
Credo sia utile oggi ma sono fermamente convinto possa esserlo ancor di più domani.

Melchiorre Romano