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30/07/2018 06:00:00

Marsala, una città in decadenza bloccata da una giunta in pensione

Cosa è il decoro urbano? "E’ la qualificazione estetica e funzionale dell’habitat cittadino quale bene primario della comunità locale, assicurando adeguati livelli qualitativi che garantiscano la piena fruibilità dello stesso da parte dei cittadini, con particolare riferimento ai beni di interesse storico, artistico, ambientale, monumentale e architettonico, nonché ai beni espressione dei valori di civiltà e delle radici etico-culturali proprie della comunità locale".


Questa definizione la prendiamo da Italia Nostra, e serve per comprendere il basso livello a cui è giunta la città di Marsala con l'Amministrazione Di Girolamo. Molti cittadini o operatori non hanno più la forza di protestare o andare ad un confronto con il primo cittadino:"tanto è inutile" è la ricorrente frase che tutti ripetono. Un vero e proprio "muro di gomma" è quello che il marsalese si trova dinanzi a questa Amministrazione. 

E lo dobbiamo dire. C'era il sentore, sin dall'inizio, che a questa Amministrazione mancasse il coraggio, che avesse poche idee e che non avesse uno spessore culturale necessario per affrontare i mali della città. Ci dicevano i fan, che hanno piano piano abbandonato l'Amministrazione, che nessuno ha la bacchetta magica, che c'è sempre un periodo di rodaggio, che “basta con i sognatori, e pensiamo alle cose concrete”. Poi quel momento del riscatto, del cambiare marcia, non è arrivato.

Prendiamo il Piano regolatore, ad esempio. Doveva essere il  primo argomento di un Sindaco "per bene", lo strumento urbanistico principale per lo sviluppo della città  e che ti  contraddistingue in tema di legalità in Sicilia (terra di "varianti” “piani di lottizzazione” e porcherie varie). Invece nulla, nemmeno una parola. Dalla promessa di cambiamento al suggello della restaurazione qui risiede la grande delusione di molti (ex)  fan nei confronti della giunta Di Girolamo.
"Non ci sono soldi" è l'altro mantra ripetuto dal Sindaco, e va da sé che un amministratore non può rispondere in questo modo davanti a tutti quei cittadini che pagano le tasse. Allora se non riesci a fare le cose perchè non ci sono soldi e  sei coerente, ti dimetti.  Anche perchè la Giunta di una città come Marsala costa non meno di 400 mila euro l'anno.
  
Doveva essere l'amministrazione della “normalizzazione”. Rendere normale, efficiente, funzionante una città. Ma Marsala sembra essere entrata in un lungo pensionamento, proprio come il suo Sindaco.
Tra servizi pubblici carenti, iniziative culturali estemporanee e sagre paesane indegne per una città come Marsala, dipendenti pubblici in un mood soporifero, uffici pubblici fatiscenti disseminati per la città (quando un unico ufficio dove ricevere informazioni e fornire certificati?). E ancora periferie sempre più abbandonate a se stesse, aumento dei rifiuti in strada e lavori pubblici effettuati senza alcuna preventiva comunicazione.
Guardiamo le nostre strade, vengono chiuse la mattina stessa e i cittadini furenti si trovano a fare inversioni continue. Per non parlare dei commercianti del centro storico ai quali è stata fatta saltare una stagione di saldi con la chiusura di via Roma. Sui turisti e su quel che trovano stendiamo un velo pietoso.   Marsala appare come una città in declino. Nessuna discontinuità col passato.

Per questo, dopo tre anni dall'elezione della Giunta Di Girolamo, e a due anni dal suo pensionamento, bisognerebbe ripensare la città (intesa come bene comune). Ma nessuno si preoccupa che in questa città non è presente una classe dirigente che si faccia carico delle esigenze complessive di tutti i ceti sociali. Come di un flusso di finanziamenti europei adeguato ad alimentare la struttura pubblica della città; architetti e urbanisti in grado di fornire regole e progetti per il futuro. Pensiamo agli edifici militari abbandonati, al Carcere, Villa Damiani, Villa Genna (a proposito che fine ha fatto l'assegnazione?). In sostanza che fine hanno fatto tutti quei progetti di recupero? E'  questa la delusione principale di chi ha votato Di Girolamo la mancanza di coinvolgimento e il conseguente ritiro in un "fortino" dal quale diffidare di chiunque. 

L' autoreferenzialità è il rischio principale per chi governa. Quella spinta di cambiamento non è mai arrivata. Alla prova del governo, Alberto Di Girolamo non sembra discostarsi dalle amministrazioni passate, anzi la totale assenza di cultura alternativa ne ha impedito di rilanciare la città.  Una cosa oggi è chiara questa amministrazione non è la soluzione ma parte del problema e Marsala aspetta un’alternativa politica (da costruire) per far cambiare rotta alla città. Solo che ad ogni amministrazione spunta sempre qualcuno che si spaccia per il cambiamento, ma viene assorbito da quel mood dell'amministrazione in pensione.

La redazione