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17/10/2018 13:39:00

Trapani, esplusi dall'Italia rientrano in gommone e vengono arrestati dalla polizia

Espulso mesi fa dall'Italia rientra dalla Tunisia in gommone e una volta accompagnato al centro di contrada Milo a Trapani viene identificato e arrestato. Si chiama Ben Kraiem Lamjed e ha trentasette anni il tunisino arrestato dalla polizia, lunedì scorso, assieme a Sefi Achref classe '89 e destinatario anche lui di un decreto di espulsione del Prefetto di Milano. Lamjed, già arrestato per spaccio di stupefacenti è un soggetto pericoloso, per cui non poteva più entrare per cinque anni né in Italia né nell'area Shengen. Lunedì scorso si è nuovamente messo in viaggio su un gommone ma a venticinque miglia del porto di Mazara un'avaria al motore del natante, ha costretto l'equipaggio a chiedere aiuto e raggiunti dalla capitaneria di porto è stato portato assieme agli altri immigrati a Trapani e una volta identificato è stato arrestato e nei prossimi giorni verrà rimpatriato assieme all'altro connazionale. Qui il comunicato della polizia:

E’ stato arrestato dalla Digos e sarà nuovamente espulso dall’Italia in tempi brevissimi BEN KRAIEM Lamjed (ritratto nella foto di sinistra), cittadino tunisino di 37 anni, che era stato già destinatario di un decreto di espulsione emesso lo scorso 3 febbraio dal Prefetto di Trapani.
L’uomo era emerso all’attenzione della Digos nell’ambito della consueta attività di monitoraggio dei detenuti di fede islamica mentre si trovava ristretto presso il carcere “Pietro Cerulli” di Trapani dove stava scontando una lunga pena detentiva per rapina aggravata, avendo peraltro al suo attivo numerosi precedenti: nel 2013 era stato arrestato per il traffico di rilevanti quantità di stupefacenti ai fini dello spaccio insieme ad un altro connazionale.
A causa della sua fedina penale, al BEN KARIM El Amjad, alias di BEN KRAIEM Lamjed, era stata intimata l’espulsione dal territorio nazionale ai sensi di quanto disposto dalla lettera c) dell’art. 13 2° comma del Testo Unico Immigrazione (d.lgs. n. 286/1998), poiché soggetto ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica.
Lo scorso 6 febbraio era stato accompagnato a mezzo della Forza Pubblica presso la Frontiera aerea di Palermo ed imbarcato su un volo con destinazione finale Tunisi.
Lo straniero quindi non sarebbe potuto rientrare nel territorio italiano e nell’Area Schengen prima del decorso di un periodo di 5 anni dalla data del suo effettivo allontanamento dallo Stato, salvo l’ottenimento di una speciale autorizzazione a firma del Ministro dell’Interno.
Nella giornata di lunedì scorso, in violazione di quanto disposto dall’art. 13, comma 13, del Testo Unico Immigrazione, a bordo di un gommone e con altri 4 connazionali, aveva deciso di intraprendere un viaggio dalla Tunisia per giungere sulle coste trapanesi; tuttavia, i migranti si sono dovuti fermare a circa 25 miglia a sud Ovest dal porto di Mazara del Vallo a causa di un’avaria al motore. Lì sono stati rintracciati dalla Capitaneria di porto, che li ha condotti presso il Centro per il rimpatrio di contrada Milo al fine di procedere alle attività di identificazione e foto segnalamento.
Nel corso della quotidiana attività preventiva condotta dagli operatori della Digos sui cittadini extracomunitari ospitati al Centro, che consente di monitorare il flusso degli sbarchi anche con l’obiettivo di rilevare la presenza di soggetti potenzialmente pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica sotto il profilo della radicalizzazione religiosa, si è immediatamente notata la presenza nel gruppo del noto BEN KRAIEM Lamjed.
Concordemente con le valutazioni del pubblico ministero di turno, l’uomo è stato quindi arrestato insieme ad un altro compagno di viaggio, ACHREF Sefi (ritratto nella foto di destra), classe ’89, anche lui destinatario di un decreto di espulsione emesso il 14 luglio del 2015 dal Prefetto di Milano.
Ricevuta la convalida dell’arresto ed il nulla osta all’espulsione da parte dell’Autorità Giudiziaria, i due cittadini tunisini saranno rimpatriati nella proprio paese d’origine.