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11/11/2018 06:00:00

Giovanni Picone (EnergetiKambiente):"Nessun problema a Trapani. A Marsala puntiamo al 75%"

Giovanni Picone, Capo Area Sud di Energetikambiente, la società che raccoglie i rifiuti a Marsala e Trapani, dove si è dimesso il sindaco Tranchida dalla SRR Trapani Nord, in polemica per quel che riguarda l’assunzione del personale che deve passare dalla Trapani Servizi alla Energetikambiente. Sulla vicenda c’è poca chiarezza. Sono quaranta le persone che rischiano il posto di lavoro? Ci può spiegare dal punto di vista dell’azienda che cosa sta succedendo con esattezza?

Mettiamo un po’ di ordine alle notizie che si stanno susseguendo. Cominciamo con le dimissioni di Tranchida dalla SRR. Per quanto ci riguarda come azienda è un fatto che ci vede quasi indifferenti a questa vicenda, perché l’azienda sin dalle prime battute ha espresso la sua posizione e ha detto che qualunque metodo di passaggio al transito andava bene. L’Azienda per espletare il servizio a Trapani, si è impegnata a recepire il personale in transito dalla Trapani Servizi, e questo avviene con l’articolo 6 del contratto collettivo nazionale di lavoro, che prevede il passaggio diretto e immediato da una ditta che lascia il servizio ad un’altra che subentra.

Sono 92 persone che in tutto devono passare dalla Trapani Servizi ad Energetikambiente?

Esatto, sono 92 persone circa, che rientrano nell’elenco che era allegato alla gara d’appalto. Per noi non è una novità, dunque.

Ma di queste persone alcune non vanno bene, quante sono idonee e quante no?

Il numero uscito sulla stampa non è proprio esatto. Si tratta di 14 persone che alla visita preassuntiva non sono risultate ideonee alla manzione.

C’è da chiedersi come lo fossero prima, ma non spetta a voi dipanare questo dubbio.

Debbo dire, ad onore di verità, che il servizio che sarà espletato con il nuovo appalto a Trapani, non è l’attuale sevizio. Il nuovo servizio porta a porta ha un carico energetico superiore rispetto a quello della raccolta stradale.

In questo caso si assume altro personale al posto di quello non idoneo?

In questo caso si assumono altre persone ma non vorrei che passasse un messaggio errato. E’ giusto dire che questi lavoratori hanno una tutela e mi pare di capire che la stanno facendo valere. C’è la commissione provinciale che istituzionalmente è deputata a deciderà. Dopo di che l’azienda farà di tutto per una collocazione di questi lavoratori che sia compatibile vuoi con il piano industriale, vuoi con le condizioni dei lavoratori.

E il sindaco si dimette per questo?

No, non mischiamo le due vicende. La questione dei lavoratori idonei o non idonei è una vicenda, che troverà una soluzione nel bene o nel male. La questione del sindaco Tranchida, sembra essere nata all’interno del CDA della SRR. E’ emerso sin dall’inizio che i lavoratori della Trapani Servizi avrebbero gradito non perdere la matrice pubblicistica, perché si sentono maggiormente garantiti con una società a partecipazione pubblica. Per quanto ci riguarda noi abbiamo detto che a noi ci servono braccia, che vengano in distacco o che vengano assunti da noi non è un problema, ma il tutto si è inceppato perché l’SRR non ha dato l’ok al passaggio in sede di consiglio di amministrazione, ma questo non vuol dire che questi dipendenti non transiteranno in Energetikambiente.

Giovanni Picone, parliamo di Marsala, le rivolgiamo una domanda che è anche una perplessità sul nuovo sistema di raccolta rifiuti, del presidente del consiglio comunale di Marsala Enzo Sturiano che dice: “La modalità di raccolta ora avviene con il mastello, dove c’è il codice identificativo dell’utente, ma il problema è che, chiunque può andare a conferire in quel mastello un rifiuto diverso rispetto a quello del titolare che lo ha esposto, e vorrei capire a chi viene attribuita la responsabilità di un conferimento errato".

Il Piano proposto su Marsala non lo abbiamo fatto noi ma una società nota sul mercato nazionale per la professionalità.Non ci si è inventato nulla per Marsala, noi lo facciamo da Cortina d’Ampezzo fino a Trapani. E’ un sistema di raccolta differenziata porta a porta spinto, né più né meno rispetto a quello che abbiamo avuto fino ad oggi nell’Ambito "Terra dei Fenici", adesso con una novità, una rivoluzione, dice qualcuno dell’amministrazione, anche se il termine rivoluzione lascia il tempo che trova, ma la novità e che ciascun mastello è assegnato ad ogni singola utenza domestica, per ogni famiglia ci sarà un kit di mastelli con un codice univoco e nel momento in cui l’operatore svuota il cassonetto viene registrato.

Picone, in un condomino di 15 famiglie, nella giornata con due esposizioni ci saranno 30 mastelli davanti all’ingresso di un palazzo. Il mastello giù sarà toccato da chiunque e se inavvertitamente qualcuno lo scambia con quello del vicino?

Il mastello ha anche un numero progressivo. Ma qualcuno con un po’ di fantasia può trovare la soluzione. Anche con la scritta di un nome.

In casa dove li mettiamo? Sono tanti questi mastelli.

I mastelli scelti per Marsala sono il massimo del design e della compattezza, sono impilabili e utilizzabili anche da impilati. Cioè, se metto uno sull’altro tre mastelli posso utilizzare quello al primo piano tramite uno sportellino laterale.

Per l’alluminio ci sono dei sacchetti rossi?

E’ una delle novità del servizio. Fino a questo momento si è raccolto vetro e alluminio nello stesso mastello assieme ogni quindici giorni. Ora invece il vetro si raccoglierà con il mastello verde e le lattine di alluminio, invece, saranno raccolte a parte con un sacchetto rosso.

Quando sono iniziate le consegne dei mastelli?

E’ iniziata lunedì scorso. Ci stiamo avvalendo della collaborazione del corriere DHL. Consegniamo all’incirca 500 kit al giorno, in tutto sono 32mila kit.

Chi volesse, può venire a ritirare i mastelli?

In questa fase no. Ci sarà però un momento in cui, avendo completato il giro e lasciato due avvisi, e per un motivo o per un altro non è stato consegnato, allora diremo: adesso potete venire a ritirare il kit di mastelli.

Si può non esporre il mastello e andare a buttare i rifiuti al centro comunale di raccolta?

Assolutamente sì. Il database che governa e tiene traccia delle esposizioni è lo stesso di quello che governa l’accesso al centro di raccolta con l’aggiunta che lì ci sarà la possibilità di pesare i rifiuti. Nei CCR in virtù del fatto che è possibile pesare il singolo conferimento, saranno attivate tutta una serie di iniziative per incentivare chi ancora si ostina a non volere fare la differenziata.

Picone, l’obiettivo è il raggiungimento del 75% di differenziata in due anni?

No, l’obiettivo è già alla fine del primo anno di attività, quindi a dicembre 2019.

C’è anche il contenitore per i pannolini?

Sì, ci sarà un servizio specifico per le utenze che ne faranno apposita richiesta, un sacchetto rosa riservato a chi ha a casa neonati o persone anziane.