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24/03/2019 06:00:00

Le trame di Lo Sciuto da Castelvetrano al Ministero dell'Interno

 Abbiamo cominciato ieri a vedere come l'ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto, colui che si vantava di essere amico del latitante Matteo Messina Denaro, fosse riuscito ad avere informazioni di prima mano sulle indagini in corso su di lui, arrivando addirittura dentro le stanze del Ministro dell'Interno, Angelino Alfano.

Dopo la scoperta dell’indagine a carico di LO SCIUTO, i segretari del ministero dell’interno Alfano avevano iniziato a non rispondere piu’ alle email di sollecito per raccomandazioni del deputato castelvetranese:

LO SCIUTO:        u...ultimamente lì non hanno risposto più...

CALCARA:          eh non hanno risposto più lo so!

LO SCIUTO:        eh?

CALCARA:          questo notavo io! si, si!

LO SCIUTO:        eh?

CALCARA:          da quando c'è quel discorso là

LO SCIUTO:        non rispondono più, eh?

CALCARA:          no!

LO SCIUTO:        non rispondono più, vero?

CALCARA:          non è arrivato più niente. Anche, anche le risposte cose... buste non ne sono arrivate più

LO SCIUTO:        ...ehm... si vanno a rompere il culo! che poi non... che poi non c'è niente!

L’1 ottobre 2016 il ministro dell’interno Angelino Alfano aveva presenziato al ricevimento nuziale del figlio di FONTANA Vincenzo, durante il tragitto di ritorno dalla cerimonia, LO SCIUTO commentava con la moglie RICCOBONO Rosalba il fatto che era stato il Ministro in persona a recarsi da lui per salutarlo.

Tale cordialità dal titolare del Viminale ha fatto maturare in Lo Sciuto la convinzione della chiusura delle indagini nei suoi confronti:

LO SCIUTO         ...minchia ALFANO  é venuto a salutarmi

RICCOBONO      infatti lui ha detto, tu gli hai detto: <<sto venendo>> e lui ti ha detto: <<no, vengo a salutare a tua moglie>> hai capito?

 

Successivamente Lo Sciuto si rammaricava con Calcara del fatto che Ciccio Cascio lo avesse informato solo a settembre dell’indagine a suo carico mentre lo stesso Cascio ne era a conoscenza da Giugno,  quindi 3 mesi prima:

LO SCIUTO:        ancora penso a quella merda di Ciccio CASCIO che non mi ha detto niente, lo sai che mi è caduto dal cuore questo a me? me lo ha detto dopo tre mesi, perchè dice "io lo sapevo e non ti ho detto niente"

CALCARA:          cioè minchia e se tu avevi qualche cosa, qualche cosa 'mpinciuta, cioè per lui sarebbe mancato

LO SCIUTO:        che deve 'mpincire... (pausa, ndr).... che pezzo di merda, l'altro giorno...

CALCARA:          Giovà, te lo ha detto

LO SCIUTO:        l'altro giorno, l'altro giorno mi ha telefonato mi è sembrato a tipo che  si è alterato un pochettino la voce e gli ho fatto il messaggio, gli ho detto senti qua a me...

CALCARA:          si è alterato la voce?

LO SCIUTO:        tipo va tipo che si è alterato un pochettino la voce...

CALCARA:          ah

LO SCIUTO:        ma forse è stata un'impressione, male, gli ho detto la prossima volta che parli con me parla con il tono che hai parlato gli ho detto  perchè lo sai mi innervosisco, Lui dice perchè ti ho alzato la voce a tipo interrogativo inc... ma dico, mi lo sono, ho iniziato ad averlo sui coglioni, hai capito? perciò ogni minima cosa già...

CALCARA:          certo, ogni pelo sembra una trave

LO SCIUTO:        minchia, già io lo hai capito, infatti io nemmeno non lo cago più ad essere sincero, che mi interessa ora d'ora in poi viene, se vuole viene lui appresso a me

CALCARA:          ah certo

LO SCIUTO:        se non vuole venire si rompe il culo, o no? che cazzo!

Scrive il GIP che del procedimento penale a carico di Lo Sciuto “era venuto a conoscenza ALFANO Angelino nella duplice veste di Ministro dell’Interno e di Presidente del Nuove Centro Destra. Il ruolo istituzionale ricoperto dall’allora titolare del Viminale, infatti, gli aveva permesso di avere contatti con soggetti terzi, i quali lo avevano reso edotto del fatto che un deputato della propria corrente politica era oggetto di indagini da parte della magistratura. Tale notizia era stata commentata da ALFANO con il suo entourage, dando il via alla comunicazione della stessa da parte di MACCHIAROLA Giovannantonino (capo della segreteria particolare del ministro) a CASCIO Francesco.”

Lo Sciuto ne parla con Calcara:

LO SCIUTO:        e questa cosa l'ha saputa ALFANO, Dò ?

CALCARA:          e lui come l'ha saputa?

LO SCIUTO:        ...inc... ci sarà stata qualche cosa ...inc... o no?

CALCARA:          boh?

LO SCIUTO:        ah?... è giusto? ...(pausa, ndr)...

CALCARA:          va beh, può essere pure che... ALFANO giustamente è Ministro, quindi...

LO SCIUTO:        ah?

CALCARA:          può essere che ad ALFANO glielo ha detto qualcuno dice: "vedi che ...inc... ehm, nel tuo gruppo c'è tizio che è sotto controllo", hai capito?

LO SCIUTO:        ora si. Glielo hanno detto!

CALCARA:          senza nessun motivo però, glielo avrà detto così e basta perché non c'è niente, secondo me

LO SCIUTO:        si, si...

CALCARA:          e quello che ti ha detto: "stai attento vedi che c'è questa cosa!" punto

LO SCIUTO:        certo

 

Il Giudice è certo che le conversazioni sopra indicate hanno dimostrato, aldilà di ogni ragionevole dubbio che il CASCIO, rivelandogli in data 15 settembre  2016 di esser sottoposto ad attività di intercettazione, ha posto in essere condotte idonee ad aiutare il LO SCIUTO ad eludere le investigazioni nei suoi confronti.