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02/04/2019 06:00:00

Le informazioni segrete passate dai poliziotti a Lo Sciuto

L’indagine che ha portato all’arresto dell’ex deputato regionale Giovanni Lo Sciuto insieme ad altri esponenti politici locali quali l’ex sindaco Errante e il candidato Sindaco Luciano Perricone offre importanti spunti nel ruolo dei soggetti appartenenti alle forze dell’ordine e tratti in arresto dalla Procura di Trapani tra i quali: Passanante Salvatore in servizio presso il commissariato di Castelvetrano e Virgilio Salvatore in servizio presso la Direzione Investigativa Antimafia di Trapani.

Entrambi sono accusati di fornire informazioni segrete riguardanti le indagini a carico di Giovanni Lo Sciuto.

Dalle intercettazioni ambientali si evince che  Passanante avrebbe ricevuto una delega d’indagine da parte della Procura di Marsala per indagare sul suo “amico” Salvatore Virgilio.

Virgilio capisce che qualcosa puzza dal fatto che Passanante non vuole piu’ contatti telefonici con lui e la moglie, che erano assidui frequentatori di serate comuni.

Fondamentale per tentare di ripianare i rapporti tra i due è il ruolo di Giovanni Lo Sciuto. Ecco la conversazione tra lui e Virgilio con il quale giustifica il comportamento tenuto dal Passanante:

LO SCIUTO: ieri ho parlato con PASSANANTE, che mi è venuto a trovare ..

VIRGILIO: Si

LO SCIUTO: L'ho chiamato ed è venuto. Gli ho detto "ma cosa è successo con Salvo dal momento che non è voluto venire là?" Io giustamente .... Mi ha detto "Giovanni, io ti giuro su mia figlia .. io in questo contesto non so cosa ha lui, ma io mi sono messo.. gli ho fatto solo del bene! Perchè a me mi ha chiamato il Procuratore! Mi ha chiamato la Procura di Marsala e mi ha detto di fare questa indagine. Non è che è una cosa che ho fatto io: mi ha chiamato il Procuratore! Io faccio ... lui non lo sa quale mestiere facciamo noi? E mi ha detto quello che dovevo fare! Ed io l'ho fatto. Anzi: io mi ci sono messo nel bene ed ho chiuso la partita! Non capisco perchè lui è incazzato con me! Perchè, sono stato io a fare questa cosa?"

LO SCIUTO: Infatti lui dice "io ci volevo parlare .. lui non mi ha neanche più risposto al telefono!"

VIRGILIO: Lui mi voleva parlare? E ...

LO SCIUTO: Gli ho detto "Salvatore, vedi che secondo me c'è qualcuno che ha messo tragedie a te ed a lui pure". Dice "in che senso?" "Secondo me c'è qualche voce di là dentro che è uscita!"

VIRGILIO: Eh"

LO SCIUTO: Dice "Giovanni, ti giuro su mia figlia: io l'indagine della Procura... la Procura me l'ha dato questo fascicolo! MI hanno chiamato a Marsala! Queste cose .. che ho fatto io questa cosa? Ed io che posso dire che non faccio le indagini?"

VIRGILIO: No! Su questo non ci piove! Questo lo sò

LO SCIUTO: .. e mi ha detto "io avevo in programma di parlarci .. solo che quando lui mi ha chiamato .." E gli ho detto "ma tu perchè non gli hai risposto?" Mi ha risposto "lui mi ha chiamato il giorno che ero a Caltanissetta e sono rientrato la sera .. poi la sera l'ho chiamato"

VIRGILIO: Non mi ha chiamato la sera ... mi ha chiamato dopo 3 giorni, Giovanni!

LO SCIUTO: Lui mi ha detto "Salvo deve capire che io ho fatto indagini della Procura... io faccio questo lavoro come lo fa lui!"

VIRGILIO: Ma io questo lo so

LO SCIUTO: "... se lui fosse stato al posto mio, avrebbe fatto la stessa cosa. Però io la cosa l'ho chiusa! Secondo te io vado a metterla in culo a lui che siamo sempre insieme, che ci conosciamo .. ad un collega! ..."

VIRGILIO: Ma infatti io non capivo...

LO SCIUTO: " ... ad un collega! Ma che fai? Scherza? Neanche se ... A parte il fatto che non è mio carattere .. perciò io me ne sto andando in pensione e vado a fare del male a persone con cui mangio insieme, Giovanni? Ma pensi che sono pazzo?"

VIRGILIO: Ma io infatti non capivo..

LO SCIUTO: Comunque mi è sembrato sincero, onestamente. Mi ha detto "Giovanni, ti giuro su mia figlia che io ho fatto solo bene: ho chiuso tutto a favore suo. Ho chiuso tutto a favore suo. Quindi lui questa cosa che ha contro me .. per quale motivo? Poi infatti io l'ho chiamato .. mia moglie ha chiamato sua moglie e non le ha risposto... Poi abbiamo saputo che dall'avvocato ci andavamo separati." Dice "Salvo non lo sa come ... io è che posso esimermi dal fare indagini?"

Passanante avrebbe riferito a Lo Sciuto che ha chiuso l’indagine, aperta a causa di una lettera anonima, a favore del Virgilio perché non avrebbe mai fatto del male ad un amico.

LO SCIUTO: ".. io l'indagine l'ho fatta a favore suo, e l'ho chiusa a favore suo! Io ho scritto cose a favore suo, che non c'entra niente e tutte cose. Non è che ho fatto cattiverie! Chi ha detto che ho fatto cattiverie? Se quello mi dice <devi chiamare a questo, devi chiamare a quello ...> che faccio, non li chiamo? Non è che la cosa l'ho aperta io! La cosa l'ha aperta ... hanno mandato una lettera anonima alla Procura!"

VIRGILIO: Di me?

LO SCIUTO: "Di te", mi ha detto. "C'è una cosa alla Procura di Marsala! Che c'entro io?"……… Mi ha detto "quindi ci dici a Salvo che io mai e poi mai avrei fatto una cosa del genere a lui, alla sua famiglia.. Ma che è cretino? Ma che reputazione ha di me? E poi, Giovanni, io me ne sto andando in pensione .. che devo fare carriera? Ma poi .. lasciando stare che non era Salvo ma un altro collega... non lo avrei fatto con nessuno! Possibilmente a 30 anni la testa è diversa, ma no ora a 60 anni che sto andando in pensione. Che faccio queste cose, io? Gli puoi dire a Salvo che deve stare sereno e tranquillo, e che se vuole ci possiamo incontrare perchè io ho la coscienza a posto. E gli posso spiegare tutte cose. Quel giorno purtroppo è successo che io ero a Caltanissetta .. quando lui mi ha chiamato e mi ha parlato dell'avvocato.."…………

dice "perchè io volevo chiudere subito e dire che non c'era nulla. Ma se la Procura mi manda un fascicolo e mi dice di fare queste indagini e di chiamare queste persone, io le devo chiamare! Dovevo allungare la cosa di 15-20 giorni? Io l'ho chiusa subito: in tre giorni ho chiuso tutto, ed ho messo cosa positive per Salvo. Se gli volevo male che mettevo cosa positive? Che fa, prima gli voglio male e poi scrivo cose positive?".

Addirittura Lo Sciuto e Viriglio ipotizzano che l’autore della lettera anonima contro Virgilio sia Nicola Li Causi ex assessore del Comune di Castelvetrano e figlio dell’ex onorevole Vito Li Causi scomparso tempo addietro:

VIRGILIO: Allora sono stati loro .. l'invidia che ci vedevano insieme, capito?

LO SCIUTO: Ma io te l'avevo detto che è stato Nicola, che si è spaventato che tu ci sei andato là .. Siccome giustamente..

VIRGILIO: Certo!

LO SCIUTO: .. quello le cose le sapeva davvero

VIRGILIO: Siccome c'è il fatto di ...

LO SCIUTO: .. di sua madre

VIRGILIO: .. di suo suocero

LO SCIUTO: .. di suo suocero e tutte cose.. Capito?

 

 

VIRGILIO: No .... hanno paura che gli sequestriamo tutto il coso là, capito?

LO SCIUTO: Capito? Ed hanno messo la tragedia!

VIRGILIO: Ed hanno messo la tragedia!

LO SCIUTO: Hanno messo la tragedia su di te

VIRGILIO: Su di me, su di me.

LO SCIUTO: Su di te, capito? Minchia, infatti mi sembrava .. Quando lui mi ha detto "Giovanni, ma tu che pensi che in questa cosa c'entro io?"

I due sospettano di Nicola Li Causi in quanto il Virgilio si sarebbe recato presso la struttura medica di proprietà del Li Causi per ragioni del suo ufficio.

Scrive il Giudice che “VIRIGLIO riteneva di aver individuato l’autore della (inesistente) missiva anonima in LI CAUSI Nicola, le cui azioni erano state dettate dal timore che l’eccessiva vicinanza al suo nucleo familiare d’origine -con il quale erano in atto delle divergenze in ordine alla gestione dei due centri “GINNIC CLUB VANICO srl” (della famiglia LI CAUSI) e “MULTIMEDICAL srl” (di Nicola LI CAUSI)- potesse portarlo ad avviare una indagine patrimoniale nei confronti del suo centro utilizzando come “pretesto” un rapporto di parentela acquisito. Il predetto, infatti, è genero (per averne spostato la figlia Marilena) di MAROTTA Paolo, nipote del defunto esponente mafioso MAROTTA Antonino, e la presunta contiguità del predetto al locale sodalizio mafioso, peraltro rilevata in pregressa attività di indagine (dato, questo, chiaramente noto al VIRGILIO) avrebbe potuto fornire al VIRGILIO un interessante assist (con la compiacenza del nucleo familiare LI CAUSI) per avviare un progetto investigativo nei suoi confronti…

Secondo gli inquirenti Passanante avrebbe redatto due relazioni di servizio diverse in ordine alla vicende della “Bonifica” effettuata da Virgilio presso l’abitazione di Valentina Li Causi: “la prima, datata 19.11.2015, indirizzata al dirigente dell’ufficio Dott. MODICA, rendeva noto a quest’ultimo l’accaduto, ossia il colloquio tra LI CAUSI e PASSANANTE tenutosi presso l’ufficio di quest’ultimo, ove il LI CAUSI si era recato in data 16.11.2015 per informarlo che qualche settimana prima, una domenica di fine ottobre 2015, aveva notato VIRGILIO Salvatore intento ad effettuare una bonifica presso l’abitazione della propria madre, al fine di verificare la presenza di microspie. Era presente in occasione della bonifica anche CLEMENTE Gaspare il quale, come riferito al LI CAUSI dalla propria madre RUSSO Concetta, aveva qualche settimana prima preso visione di un esposto anonimo (consegnatogli da un amico avvocato di Marsala) il cui oggetto atteneva la recente apertura – presso il centro di fisioterapia e servizi sanitari Vanico, gestito dal padre di LI CAUSI Nicola, LI CAUSI Vito, già deputato nazionale e deceduto nell’ottobre 2015 – di una clinica di riabilitazione con 25 posti letto, grazie all’interessamento del noto Pino GIAMMARINARO di Salemi, già deputato regionale e sottoposto a misura di prevenzione personale e patrimoniale dal Tribunale di Trapani. CLEMENTE aveva riferito agli interlocutori presenti (come udito dalla madre del LI CAUSI) che il proprio avvocato aveva sicuramente ottenuto l’esposto anonimo grazie alla collaborazione di VIRGILIO Salvatore.

In questa prima relazione di servizio, il PASSANANTE si limitava a riferire quanto appreso dal LI CAUSI, non potendo peraltro agire diversamente, atteso che il titolare della Multimedical si era recato appositamente presso il Commissariato per esporre i fatti alla polizia e la sua presenza era senza dubbio stata notata e registrata all’ingresso.

La seconda relazione di servizio, indirizzata dal PASSANANTE al Procuratore di Marsala, che aveva assunto la direzione delle indagini sulla delicata vicenda e redatta su delega del Pubblico Ministero, datata 10.12.2015 e in cui l’ufficiale di polizia giudiziaria espone le attività svolte alla Procura di Marsala (in particolare l’escussione di LI CAUSI Nicola e della madre RUSSO Concetta), offre una versione dei fattitale da attenuare una penale responsabilità del Virgilio e comunque tale da integrare il falso ideologico contestato al PASSANANTE

In questa seconda relazione PASSANANTE, riferiva di un incontro casuale che aveva avuto il 16 novembre 2015 con LI CAUSI Nicola , titolare della “MULTIMEDICAL” , nel corso del quale questi aveva riferito di aver assistito casualmente, dalla finestra della propria abitazione , ad una bonifica ambientale fatta dal VIRGILIO presso quella della madre RUSSO Concetta , prospicente la sua. Era stata proprio l’anziana donna a confermargli la circostanza, riferendo che la bonifica (che era stata estesa anche ai locali del centro di fisioterapia “VANICO srl” di proprietà della famiglia LI CAUSI), era stata posta in essere in relazione al contenuto di un esposto anonimo, nel quale venivano messi in rilievo gli interessi del noto GIAMMARINARO Giuseppe nell’apertura di una clinica di riabilitazione attigua al sopra richiamato centro. L’anonimo era pervenuto nelle mani di CLEMENTE Gaspare , padre di Filippo Daniele , quest’ultimo coniugato con LI CAUSI Valentina , ed i predetti, anche in relazione al fatto che il primo riferiva di aver saputo dell’esistenza di propalazioni da parte di un collaboratore di giustizia in merito, avevano il timore di essere sottoposti ad attività di intercettazione di conversazioni tra presenti: per tale motivo, si erano rivolti al VIRGILIO per appurare la presenza di sorgenti di registrazione audio all’interno degli stabili di loro proprietà.

Dopo tutto ciò, la moglie del Virgilio viene assunta dal Gruppo imprenditoriale Li Causi/Clemente. E’ lo stesso Clemente Filippo Daniele a riferirlo agli inquirenti “Recentemente abbiamo assunto la RIZZUTO Caterina detta Katia, moglie di VIRGILIO Salvatore, con la qualifica di segreteria per la sostituzione feriale del nostro personale dipendente: tale assunzione è per un periodo di 02 mesi di circa euro 1000/00 mensili”.