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21/05/2019 18:10:00

Sversamenti sul lungomare. Trapani: "Nessun allarmismo, c'è emergenza"

La consigliera comunale del Movimento 5 Stelle, Francesca Trapani, interviene ancora una volta sullo sversamento di liquami sul lungomare di Trapani. Lo fa dopo un post sulla pagina Facebook del Comune di Trapani in cui si valutano “allarmanti e fuorvianti dichiarazioni politiche temerariamente diffuse”. La consigliera, che in passato è intervenuta sulla questione, precisa che "leggere un documento dell'Arpa non è allarmismo"


 Mi sento chiamata in causa da un post apparso sulla pagina Facebook “Città di Trapani”, al quale non è neppure possibile attribuire una paternità certa (Sindaco? Assessore?) visto che non riporta alcuna firma.

E allora mi rivolgo alla “Città di Trapani” per rassegnare alcune brevi considerazioni e spero che, a questo punto, sia davvero tutta la Città ad interrogarsi insieme a me.
Innanzitutto, trovo francamente incredibile che si parli di “allarmanti e fuorvianti dichiarazioni politiche temerariamente diffuse”.

Dicevo, mi sento chiamata in causa perché l’unica parte politica che si è preoccupata di informare i cittadini su quanto accade periodicamente nel tratto di costa che oggi risulta interdetto, è stata quella del Movimento Cinque Stelle.

E leggere pubblicamente un documento ufficiale dell’ARPA , in cui è scritto che sono stati sversati reflui urbani non depurati e che trovare una soluzione è inderogabile per esigenze di tutela della salute pubblica, non è allarmismo.

E’ un dovere di informazione e trasparenza che pure non spetterebbe a me adempiere, ma all’Amministrazione che da questi cittadini è stata votata e dalla quale i cittadini avrebbero diritto di sapere cosa succede in tempi utili.

Né trovo rassicurante affermare che tanto le analisi si riferiscono allo sversamento del 17 marzo, tutt’altro! Il 17 marzo si è proceduto ad uno sversamento “di emergenza” ma né quel giorno, né negli episodi successivi che abbiamo documentato, è stato adottato alcun provvedimento di interdizione della balneazione o della pesca, con buona pace di esigenze di prevenzione e di tutela della salute pubblica! Oggi, ben due mesi dopo, si accusa il Movimento di facili allarmismi ma allo stesso tempo vengono interdetti 800 metri di costa “in via d’emergenza”!

Non abbiamo ben capito: le nostre sono dichiarazioni allarmanti, perché i risultati riguardano i campionamenti del 17 marzo ma “in via d’emergenza” (due mesi dopo), il 19 maggio vengono interdetti 800 metri di costa. E allora, forse, le nostre dichiarazioni non erano così temerarie.

O forse, la verità è che quella “emergenza” è in realtà un problema che persiste e la decisione, condivisibile, di interdire l’area lo dimostra.

Pertanto, auspico che il Sindaco e l’Assessore Romano, anziché continuare a puntare il dito attraverso social e giornali contro chi informa i cittadini senza allarmismi ma con documenti ufficiali alla mano, vengano a riferire in Consiglio Comunale degli esiti di questa riunione che si è svolta in Prefettura, così che tutta la cittadinanza possa essere rassicurata prima possibile sulle soluzioni che sono state individuate e su che tipo di deroghe intende chiedere al Governo Regionale, in merito a cosa e con quali tempistiche.

Del resto, se le soluzioni sono da ricercare altrove, forse sarebbe stato opportuno coinvolgere in questo tavolo tecnico anche i dipartimenti regionali che si ritengono preposti, o l’ARPA o l’Ato che, da quel che si legge, pare che a questa riunione non abbiano neppure partecipato.