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28/05/2019 14:44:00

Processo a Gianni "il bello". La testimonianza di "Ballantine" diventata virale

 La capra, il cane con la rogna, e il soprannome bizzarro di “Ballantine” l'astemio. E' diventata virale la deposizione di Giuseppe Fazio, uno dei testi sentiti nel processo per omicidio con imputato Gianni Melluso, detto il Bello, che nei giorni scorsi è stato trattato dalla trasmissione Un giorno in pretura.
Una deposizione curiosa quella di Fazio, che sta facendo il giro del web e dei social. Nel video l'avvocato della difesa, Giacomo Frazzitta, cerca di decifrare quello che vuole dire il testimone. 

 

 

 


La Corte d'Appello di Palermo, a marzo, ha ribaldato il verdetto della Corte d’assise di Trapani che, a fine novembre 2016, aveva condannato all’ergastolo, quale mandante dell’omicidio della 39enne Sabine Maccarrone, il 61enne Gianni Melluso, originario di Sciacca, detto “Gianni il bello” e noto per essere stato uno dei principali accusatori (accuse poi rivelatesi false) del giornalista e conduttore televisivo Enzo Tortora, che a Napoli fu processato per traffico di droga. Ad accusare Melluso di essere il mandante dell’omicidio Maccarrone fu l’autore materiale del delitto, il pregiudicato mazarese Giuseppe D’Assaro, condannato a 30 anni di carcere con rito abbreviato dopo essersi autoaccusato. Sull’accusa mossa a Melluso, però, a non ritenerlo credibile, al contrario dei giudici di primo grado, sono stati, adesso, quelli della prima sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo.


Il corpo senza vita di Sabine Maccarone, giovane donna svizzera, fu ritrovato il 16 aprile 2007, coperto con tegole e massi, dentro un pozzo artesiano accanto l’abitazione di campagna, in contrada San Nicola, a Mazara, di proprietà della madre di D’Assaro. In un primo momento, si era ipotizzato che la vicenda potesse inquadrarsi nell’ambito di un traffico di droga. Ma, poi, si fece largo anche il movente della gelosia. In primo grado, l’ergastolo per Melluso era stato invocato dal sostituto procuratore di Marsala Giulia D’Alessandro. Ma ai giudici di secondo grado le dichiarazioni di D’Assaro sono apparse confuse e contraddittorie.



Native | 2024-05-29 10:51:00
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