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28/05/2019 06:00:00

Rifiuti a Marsala: ecco quanto costa la comunicazione. Ma chi la controlla?

 Sui rifiuti Marsala è divisa. C’è chi pensa che la città sia sporca per colpa dei cittadini. C’è chi dà la responsabilità al Comune e ad Energetikambiente che non riescono a gestire il servizio. In mezzo, tra cittadini ed enti, c’è qualcosa che si chiama “comunicazione”. E che è anche una voce che occupa una parte importante nel costo complessivo del servizio di raccolta rifiuti. Il punto è se c’è qualcosa che non va, se la città di Marsala non è pulita, se la differenziata non va benissimo, ci sarà anche quello che molti chiamano “difetto di comunicazione”.

Ma quanto costa, cosa prevede, quanto è stato fatto in tema di comunicazione a Marsala? Abbiamo fatto una piccola ricerca chiedendo gli atti alla Srr.

A Marsala da qualche mese, dopo 7 anni di raccolta differenziata, è stato adottato il nuovo sistema dei mastelli, un nuovo calendario e regole che piano piano dovranno entrare a regime e portare alla cosiddetta "tariffazione puntuale". Ma la “rivoluzione” non ha creato gli effetti sperati, continuano ad esserci disservizi, la città non è propriamente più pulita come avevano assicurato gli amministratori.

Il servizio di raccolta costa intorno ai 10 milioni di euro l’anno a Marsala, a questi si aggiungono i costi di conferimento, che fa arrivare il tutto a circa 14 milioni. Pagano i cittadini attraverso la Tari.


Il piano di raccolta di Marsala è quello, più o meno, studiato tre anni fa dalla Esper per conto del Comune, e poi calato dalla Srr Trapani Nord che ha dato l’appalto alla Energetikambiente. La società, che prima era Aimeri, secondo i piani d’ambito approvati dai comuni della provincia oltre alla raccolta dei rifiuti si deve occupare anche di altro. Tra questo c’è anche la comunicazione. Cioè, per cercare di far andare bene le cose bisogna informare e comunicare ai cittadini le nuove regole, dare assistenza prima e dopo l’entrata in vigore delle nuove regole.

Un primo aspetto anomalo è che certamente l’Energetikambiente non è una società di comunicazione, ma secondo i piani d’ambito sarebbe lei a gestire tutto. Fonti ci dicono che non è così, e che nelle varie città la società si appoggerebbe ad associazioni per coordinare o affiancare nelle strategie di comunicazione. Ma questo non figura agli atti, e non c’è traccia nei documenti online. Come spesso accade nella pubblica amministrazione siciliana, la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra. Se i comuni si fossero messi d'accordo attraverso delle economie di scala avrebbero potuto investire meglio e con meno soldi.


Ecco, i costi. Parliamo di un investimento di 531 mila euro l'anno distribuiti tra 12 comuni della provincia (soldi che i contribuenti si ritroveranno nella bolletta a fine anno). Nei piani d’ambito è specificato il costo, le cose da fare.


Marsala è la città in cui è prevista la quota maggiore di costi per la comunicazione.
Secondo il piano d’ambito approvato la previsione dei costi era per il primo anno di 320 mila euro, sotto la voce “campagna di coinvolgimento dei cittadini”. A partire dal secondo anno, limitandosi soltanto alla distribuzione dei calendari e la comunicazione dei risultati della differenziata, il costo sarebbe di 160 mila euro. La voce “comunicazione” in sette anni avrebbe un costo medio di 181 mila euro l’anno. La previsione è di 3 euro a cittadino per il primo anno e di 1,50 euro l’anno per gli anni successivi.

Cosa prevede il piano della comunicazione? La contraddizione è la presenza di molta carta. Da una parte si vogliono sensibilizzare gli uffici a ridurre l’uso della carta, dall’altra Energetikambiente ha previsto la stampa di tutto il materiale informativo: lettere alle utenze, calendari, locandine, manifesti. Chi li ha stampati? Che costo hanno avuto? Non c’è traccia. Tanto materiale di stampa, ma poco web. E’ stato creato un sito “Marsala Bella Pulita”. Ma c’è anche la comunicazione sui social network. Tra i canali di comunicazione c’è anche Facebook e twitter. Si tratta però semplicemente della pagina di Energetikambiente già esistente. E l’app Eco 2.0, con cui è possibile inviare anche segnalazioni di degrado.


Poi c’è il numero verde, al quale quasi mai rispondono, come ci hanno segnalato in questi mesi i nostri lettori.
Nel piano di comunicazione erano previsti anche gli incontri con la cittadinanza. Che costo hanno avuto? Neanche qui c’è traccia. C’è da dire che la maggior parte degli incontri sono avvenuti in location comunali e nelle chiese. E ancora sono previsti giochi, giornate informative, incontri con le scuole. Tante voci, ma nel dettaglio non ci sono i costi. Allora la domanda iniziale resta. Come vengono spesi questi soldi per la comunicazione? Chi controlla e valuta la spesa in comunicazione fatta dalla società appaltante? Chi controlla se effettivamente ciò che in maniera generica è stata prevista viene realizzato?

Sta trovando visibilmente difficoltà la nuova raccolta differenziata nei comuni della provincia di Trapani. Soprattutto nelle città di Marsala e Trapani il servizio di raccolta affidato alla Energetikambiente fatica ad entrare a regime. La società incaricata dalla Srr Trapani Nord negli ultimi tempi si è trovata al centro di una bufera giudiziaria per l’ennesima inchiesta su rifiuti e inquinamento ambientale che riguarda la provincia di Trapani. Un’inchiesta che ha portato all’arresto ai domiciliari di due dei vertici della società.