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07/06/2019 12:00:00

Sicilia, dopo 30 anni da precari firmano alla vigilia della pensione

La prima firma su un contratto, a tempo determinato, l'hanno messa alla fine del 1989. E nessuno immaginava che più che dipendenti comunali stavano diventando precari storici. Ieri hanno messo l'ultima firma, quella sul contratto a tempo indeterminato, poco meno di 30 anni dopo.

Il Comune di Capo d'Orlando ha stabilizzato i suoi 135 precari. Ma chi ha firmato l'atteso contratto per il posto fisso sta anche preparandosi per raccogliere i documenti per il pensionamento. N. L. P, 65 anni fra qualche mese, potrebbe lasciare l'amministrazione fra pochissimo. Lei, dopo 30 anni da precaria, è a un passo dalla pensione, soprattutto se la demolizione della legge Fornero proseguirà.

E non è il solo caso. Fra i 135 precari stabilizzati ieri a Capo d'Orlando ce ne sono altri 3 che hanno già compiuto 62 anni. E moltissimi sono compresi nella fascia fra i 57 e i 59 anni. Il resto, si fa per dire, sono i giovani che andranno a rafforzare l'amministrazione: hanno tutti fra i 50 e i 55 anni.

Per loro si è chiusa una fase che, a conti fatti, è stata la più lunga della vita. Trent'anni da precario. A questo ha pensato Massimo Bontempo mentre firmava il contratto che il sindaco Franco Ingrillì gli stava porgendo.

Durante i suoi anni da precario Bontempo ha anche creato un sindacato autonomo - non a caso fu chiamato Movimento Giovani Lavoratori - che è diventato una delle rappresentanze principali della galassia dei contrattisti a tempo determinato: sono circa 13.400. E assieme a Bontempo un altro leader storico del Mgl, Giuseppe Leggio, ha firmato ieri la sua assunzione: dopo 30 anni, of course. E nei prossimi giorni il terzo fondatore del sindacato che metteva insieme i giovani aspiranti dipendenti comunali firmerà la sua stabilizzazione: si chiama Giuseppe Cardenia e lavora nel piccolo Comune di Torrenova.

Le stabilizzazioni infatti sono in corso in tutta la Sicilia. Il bilancio ufficiale dell'assessorato regionale agli Enti Locali, guidato da Bernadette Grasso, indica che dei 13.400 precari in servizio nei Comuni a fine 2018, circa 8 mila sono stati già stabilizzati o sono a un passo dal traguardo grazie a procedure già avviate (concorsi riservati o inserimento automatico negli organici in base alla legge Madia). Dei 390 Comuni, ben 263 amministrazioni hanno avviato e in qualche caso già concluso le procedure. Tutti gli altri sindaci lo faranno quest'anno, a patto che il Comune non sia in dissesto.

Ma la mission del Movimento Giovani Lavoratori non è compiuta per il semplice fatto che le stabilizzazioni sono arrivate o sono in corso in tutta la Sicilia. Ora c'è da difendere lo stipendio. Già, perché proprio ieri, al momento di firmare il contratto, il sindaco di Capo d'Orlando ha ricordato che da tre mesi gli stipendi non arrivano a causa dei ritardi della Regione nell'erogare i fondi necessari. Un problema che ci sarà anche col posto fisso. «E poi - spiega Bontempo - c'è da portare avanti la battaglia per trasformare i contratti dalle attuali 24 a 36 ore. Le battaglie non finiscono mai». Anche se ieri è stato il giorno dei brindisi: «Ancora non mi sembra vero, non sono più precario» ed è l'ultima volta che Bontempo usa per sé questa parola.