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11/06/2019 15:39:00

Un asteroide rischia l'impatto contro la Terra. Cosa c'è di vero?

 Gira da un po' di ore sul web la notizia che un asteroide rischia di impattare con la Terra. C'è chi prevede scenari catastrofici, ma è vero? Si, la notiiza è vera. Ma tutto va visto con calma. Spieghiamo.

In questi giorni, l'Agenzia Spaziale Europea e la NASA, stanno seguendo attentamente l'avvicinamento di un asteroide grande circa 30 metri denominato 2006 QV89. Questo genere di corpo celeste, per nostra fortuna, non ha dimensioni in grado di provocare effetti devastanti, tanto meno a livello globale. Tuttavia, non deve assolutamente essere sottovalutato in quanto considerato comunque di grandi dimensioni, potenzialmente molto pericoloso, ed in grado di provocare importanti danni ad edifici, infrastrutture e ovviamente in grado di mettere a rischio la nostra incolumità.

Il primo possibile impatto con la Terra è previsto per il 9 settembre 2019 con una probabilità pari a 0.13%, molto basso al momento, anche se l'oggetto sarà visibile in diverse parte del mondo quando si avvicinerà all'atmosfera terrestre.

Secondo il direttore della NASA, Jim Bridenstine "il rischio che un asteroide si schianti sulla Terra è molto più grande si quanto si pensi. Dobbiamo essere certi che la gente capisca che non si tratta di un film di Hollywood, ma di proteggere l’unico pianeta che sappiamo ospitare la vita: la Terra". Dai modelli in possesso della NASA avvenimenti simili si verificano circa ogni 60 anni. Per questo motivo, l'agenzia spaziale sta studiando diverse strategie di difesa da mettere in atto in simili scenari, che vanno dalla deviazione dell’asteroide all'evacuazione dell’area in pericolo.

Sulla vicenda interviene anche il giornale Wired:

Prima di qualunque valutazione di merito, vale la pena di mettere in ordine i dati scientifici su QV89 2006, un asteroide che effettivamente si sta avvicinando alla Terra e che, come suggerisce la seconda parte del nome, è stato identificato già 13 anni fa da parte del progetto Nasa Catalina Sky Survey. Si tratta di un corpo spaziale con un diametro di circa 40 metri, ossia medio-piccolo nel contesto generale degli asteroidi e certamente non catalogabile come “enorme”. Per fare un paragone, quello che si ritiene sia associato all’estinzione dei dinosauri di 66 milioni di anni fa si stima avesse un diametro di 10 chilometri. Al di là del gioco delle proporzioni, va notato che un oggetto così piccolo potrebbe sbriciolarsi più o meno completamente durante un eventuale ingresso in atmosfera e, anche nel caso più sfortunato in cui arrivasse a terra ancora tutto intero, causerebbe danni solo su scala iper-locale. Certamente sarebbe un evento storico e magari drammatico per un centro abitato, ma non più grave di molte altre calamità naturali a cui purtroppo assistiamo.