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11/06/2019 06:00:00

Trapani, è polemica sul servizio dei bagnini "volontari" e il loro sfruttamento

A Trapani il servizio di salvataggio nelle spiagge partirà dal primo luglio, a stagione balneare inoltrata. Ma a parte il ritardo, quello che in questi giorni sta suscitando tante polemiche, specie, sui social, è proprio il servizio in sé dei lavoratori che sono volontari, la qualità e la professionalità del lavoro svolto, il loro trattamento economico e l'utilizzo di attrezzature vecchie. 

Il dito, infatti, è puntato proprio sul tipo di servizio che i bagnini, volontari, dovranno svolgere e per il quale si prevede una retribuzione non superiore alle 20 euro giornaliere. A sollevare il tema e scriverne sul suo blog è stato Natale Salvo.

Il Comune ha stanziato 38.400 euro come base d’asta per la selezione di una associazione di volontariato che fornisca il servizio di vigilanza e salvataggio nelle spiagge libere. Chi avrà assegnato il bando dovrà garantire almeno sedici bagnini per un servizio giornaliero di dieci ore al giorno (dalle 9 alle 19), suddiviso su due turni e su quattro postazioni sempre con due bagnini (Lido Mura di Tramontana, Lido antistante Piazza Vittorio Emanuele, Lido nei pressi Hotel Cavallino Bianco e Lido Marausa).

Ecco come si arriva alla cifra di 20 euro. I guardia spiagge dovranno svolgere il lavoro per 60 giorni, faranno almeno 4.800 ore di servizio ad un costo massimo di 8 euro l’ora, costo che comprende il noleggio dei materiali (torretta di avvistamento, imbarcazione, bombolette individuali di ossigeno, salvagenti anulari, 35 galleggianti, ecc.), ed ancora l’assicurazione (antinfortuni e responsabilità civile). Considerando questi costi ai bagnini toccheranno molto meno delle 8 euro l’ora, forse una cifra tra 3-4 euro nette.

Tra l’altro per il bagnino è previsto un contratto nazionale di settore, quello del turismo, dove la sua figura è inquadrata così: è prevista la retribuzione di quinto livello per il capo bagnino e di terzo livello per il bagnino. Stipendio di 1.450 euro lordi al mese, più 13.a, 14.a, ferie non godute, TFR ecc.

"Visto quello che è previsto per i bagnini di Trapani, non si capisce come si inquadrerà tutto questo con il rispetto del Contratto di Lavoro nazionale, dato che l’associazione affidataria del servizio sarà obbligata ad applicare al personale la normativa di settore.

I COMMENTI SUI SOCIAL - Sulla retribuzione così bassa e sul fatto che il comune definisce volontari ci sono le lamentele di chi ha già fatto questo servizio. Ecco cosa si dice sui social: «prima lamentatevi del fatto che veniamo sfruttati in continuazione e poi, quando finalmente avremo tutti i nostri diritti, allora potrete dire la vostra …il Comune pretende che stiamo sopra la torretta senza ombrellone … stateci voi 5 ore sotto il sole per 20 euro al giorno … », si lamenta uno di loro.

«Come mai noto una costante alternanza tra molti di loro? Volti sempre nuovi?», si domanda un altro. Alla domanda risponde una ex bagnina riportando cifre e guadagni che lei ha avuto: "Volti sempre nuovi perché il brevetto di bagnino deve essere rinnovato ogni due anni come è giusto che sia, e molti dei bagnini, trovando lavoro altrove, non lo rinnovano e quindi vengono chiamati altri ragazzi. Da ex bagnina ti posso dire che il bagnino viene pagato 4 euro l’ora: in un giorno si fanno 5 ore, quindi 20 euro al giorno per due mesi (62 giorni) … totale 1.240 euro. I soldi vengono dati dal Comune al datore di lavoro che poi farà il bonifico a fine anno ad ogni bagnino. Il bagnino dovrebbe essere pagato di più. E dovrebbe lavorare da inizio giugno fino a metà settembre. Io la penso così!".

Altra questione sollevata riguarda la qualità del servizio. Tra i cittadini che sono intervenuti sui social c’è anche chi denuncia la presenza di bagnini inesperti e l’utilizzo di mezzi e attrezzature vecchie.

Qualcuno pure evidenzia un problema di esperienza e sicurezza connesso all’impiego di “volontari” mal pagati piuttosto che di professionisti: "i ragazzini che vedo a vigilare – scrive su Facebook – a volte hanno giusto il fiato per suonare il fischietto, stanno spesso al cellulare o a chiacchierare con gli amici. Ho un brevetto di salvamento di primo livello e so quanto sia faticoso portare qualcuno in salvo, alcuni di questi ragazzetti avrebbero problemi a stare a galla con un metro di onda".

"Il problema è che chi gestisce il servizio bagnini paga poco i bagnini. In qualsiasi lavoro se si guadagna poco si lavora svogliatamente!", spiega una ragazza.

"Mio figlio, che ha regolarmente il brevetto che costò un sacco di soldi, ha fatto il bagnino a Lido Paradiso ... come "volontario". E so cosa vuol dire: tornava a casa "bruciato" dal sole; un collega si è infortunato e non ha avuto nessuna copertura. I "volontari" si reclutavano da un'associazione di Paceco, allora ricordo", scrive un genitore.