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24/06/2019 06:00:00

Trapani, Giuseppe Vultaggio:"Con la festa del grano promuoviamo le antiche tradizioni"

Giuseppe Vultaggio, dell'Agriturismo Vultaggio, state preparando la “Festa del Grano” che si terrà il 7 luglio in contrada Misiliscemi a Guarrato. Che cosa è questa festa?

La “Festa del Grano” nasce con la voglia di continuare un percorso di valorizzazione dei grani antichi siciliani che noi portiamo avanti da diversi anni. Dove oggi c’è la piscina dell’agriturismo c’era la vecchia aia dove si cacciava il grano come si diceva una volta, dove si trebbiava il grano manualmente con i muli e gli asini. Da lì ho chiesto a mio padre cosa si faceva la sera quando finiva la giornata lavorativa. E mi ha detto si mangiava e si “cuntavano i cunti”. Non c’era facebook, non c’era youtube, non c’era la televisione. C’erano trenta quaranta persone che lavoravano tra la mietitura e la trebbiatura e allora ci si sedeva e c’era quello più spiritoso che raccontava delle storie, delle barzellette o cantava delle canzoni e allora abbiamo pensato di riprendere questa idea di fare una festa all’elemento più importante della nostra dieta mediterranea che è il grano. Da lì abbiamo anche contattato un ragazzo che è molto bravo con i “cunti” e con la chitarra per animare la serata.

La festa, infatti, si chiama “Canti e cunti di una volta e la festa del grano”, proprio per dare la possibilità alle persone, non solo di assaggiare i prodotti creati con il grano antico, con le varie tipologie di grano e di assistere ai racconti delle tradizioni di una volta. Quindi una serata a tema siciliano con la tradizione che avrà gran parte dell’importanza della serata.

Sì, esattamente. Abbiamo la voglia di tornare indietro per valorizzare le cose buone. La tumminia sarà sicuramente il grano principale della serata ma anche la maiorca, il russello, i nostri grani che quotidianamente utilizziamo e coltiviamo.

Non ci saranno solo prodotti da mangiare ma anche prodotti da bere, ci sarà una birra fatta con orzo e grano.

Assolutamente, abbiamo voluto dare innovazione all’idea del grano che una volta era solo cibo nei nostri territori. Abbiamo preso un prodotto, la birra, che sembra nuovo per noi ma che in realtà si fa da centinaia di anni in altre parti del mondo e che in Sicilia inizia ad avere prodotti di grande eccellenza e abbiamo pensato di prendere un birrificio che si trova dall’altra parte della Sicilia proprio per dire che la festa è di tutta la Sicilia e non solo del trapanese.

Oggi c’è la riscoperta di questi grani antichi. Adesso quanto incidono sulla produzione in generale ?

Dati certi non ne abbiamo, perché ogni anno cambiano le percentuali velocemente. Sicuramente il mondo del grano si sta interrogando tantissimo e sta cominciando a cambiare le coltivazioni. I grani moderni si coltivano ovunque, quelli nostri, antichi, solo in Sicilia. Stiamo cercando con un’associazione siciliana che si chiama “Simenza”, che raccoglie trecento produttori, di diffondere l’utilizzo di questi grani, la festa del grano ne è un esempio ma presto faremo anche una gara di pizza siciliana fatta di soli grani antichi siciliani. Abbiamo la voglia di fare rete attorno a questo prodotto che ci permette di valorizzare il lavoro fatto bene degli agricoltori siciliani, che hanno rispetto della natura, per portare in giro per il mondo la nostra Sicilia.