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10/07/2019 07:09:00

Trapani e l'ordinanza "plastic free". Il Tar boccia tutto...

 Una ordinanza va adottata soltanto se esistono i presupposti, ovvero le necessità. Se, invece, si adotta soltanto per seguire la moda del momento, scimiottando magari altri Comuni, il rischio di fare una figuraccia, arrecando anche danni, è dietro l'angolo.

E' il caso del Comune di Trapani che è inciampato sulla "plastic free", ossia sull'ordinanza che vietava l'utilizzo di piatti, posate, bicchieri e altri articoli in materie plastiche. Il provvedimento è stato, infatti, sospeso dal Tribunale amministrativo regionale della Sicilia che ha dato ragione ai produttori di stoviglie monouso.

Il ricorso, promosso dalla Federazione Gomma Plastica/Unionplast assistita dal professore Giuseppe Franco Ferrari, è stato motivato "dall’assenza di presupposti di necessità e urgenza e dal rischio di provocare inutilmente danni gravi alle imprese e ai loro occupati".

In virtù dell'ordinanza firmata dal sindaco Giacomo Tranchida a partire dallo scorso primo maggio era stato fatto divieto agli esercenti di attività commerciali e artigianali, ai titolari di attività di somminisrazione degli alimenti e agli esercenti per i generi alimentari d utilizzare o fornire ai clienti sacchetti in plastica da asporto monouso in materiale non biodegradabile, e di distribuire agli acquirenti posate, bicchieri, cannucce, mescolatori di bevande monouso e in materiale non biodegradabile o compostibile. L'ordinanza aveva anche prodotto effetti sulle abitudini dei cittadini costretti a munirsi di sacchetti monouso per la spesa in carta o altro materiale biodegradabile, ovvero di borse riutilizzabili a rete in stoffa o altro tessuto. Adesso la retromarcia. Le Aziende del Gruppo Pro.Mo, che rappresenta il Comparto dei produttori di stoviglie monouso a livello nazionale, da sempre evidenziano come serva piuttosto una migliore raccolta differenziata dei rifiuti urbani, seguita dal riciclo e dalla successiva produzione di stoviglie in plastica riciclata, anche in base a quanto sancito dal comma 802 della Legge di Bilancio 2019, che prevede l’introduzione graduale di materie seconde nei normali circuiti produttivi. “Una corretta gestione dei rifiuti deve avere come primo passo la lotta all’abbandono di rifiuti, di qualsiasi materiale: alla base della dispersione dei rifiuti nell’ambiente ci sono i cattivi comportamenti e sono quelli che vanno demonizzati” dichiara Angelo Bonsignori, Direttore Generale della Federazione Gomma Plastica. Qualsiasi sostituzione di materiali o prodotti deve essere basata su solide motivazioni ambientali, igienico-sanitarie ed economiche: l’industria della produzione di stoviglie in Italia è costituita da 30 Aziende con oltre 3.000 addetti diretti e, con un fatturato di quasi 1 miliardo di Euro, è leader in Europa; i danni di scelte avventate potrebbero essere letali, per le imprese e per i loro dipendenti.Il confronto nel merito delle Ordinanze dei due comuni siciliani - il ricorso è stato, infatti, presentato anche contro il Comune di Santa Flavia, nel Palermitano - proseguirà nel luglio 2020.Nel frattempo, la Federazione Gomma Plastica non esclude di avviare lo stesso percorso nei confronti di altre amministrazioni che hanno adottato provvedimenti dello stesso tenore, come Erice, San Vito Lo Capo e Favignana, sulla scia di una tendenza, senza valutarne adeguatamente l’opportunità e gli effetti negativi.



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