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02/08/2019 06:00:00

Mare, alga tossica a San Giuliano. Per l'ASP di Trapani non ci sono pericoli sul litorale

Continua ad essere monitorata e sottocontrollo la situazione sul litorale trapanese a causa della presenza delle alghe tossiche nella zona di San Giuliano. L'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) di Trapani sta monitorando l’Ostreopsis ovata, la microalga marina che dopo Genova e la Toscana ha toccato la costa trapanese.

I tecnici hanno riscontrato un limite di 30.000 cell/L in corrispondenza del pennello 35 vicino ai Giardini della Tonnara. L’analisi  che conferma la tossicità, anche se leggera, è stata fatta sul campione prelevato il 29 luglio scorso. L’Asp di Trapani è intervenuta comunicando che – secondo quanto precisato dal Comune di Erice – non risulta necessario vietare la balneazione lungo tutto il litorale, «fermo restando l’attuale divieto di balneazione presente attualmente presso il pennello 35 per altri noti motivi».

Tra i sintomi che può causare il “mal d’alga” vi sono: irritazione alle mucose respiratorie, tosse, bruciori agli occhi (equiparabile ad una sorte di congiuntivite). Tutti questi sintomi non sono causati da contatto ma dall'inalazione delle microparticelle contenenti l’alga. Nei soggetti già affetti da difficoltà respiratorie si può arrivare alla tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea. Febbre nei casi, rarissimi, più gravi. Tuttavia la sindrome che essa genera è da considerare completamente benigna. Insomma non è mai stata letale l’inalazione della Ostreopsis ovata.

La microalga marina è tipica dei climi tropicali. Probabilmente è giunta nel Mediterraneo con le navi che attraversano il Canale di Suez. Da vent’anni, ormai, questa microalga compare nelle nostre spiagge. I bagnanti ne avvertono la presenza quando si verifica la fioritura. In tal caso il mare presenta in superficie colorazioni anomale e talvolta chiazze schiumose biancastre e marroni od opalescenza o materiale di consistenza gelatinosa in sospensione. Le condizioni ottimali per la proliferazione dell’alga sono la presenza di acque azotate (come le reflue) e il ristagno derivante dalla mancanza di correnti.

Sulla vicenda dell’alga tossica di San Giuliano è intervenuta la consigliera comunale di Erice Simona Mannina con un suo post su facebook:
"San Giuliano...oltre al perdurare dell'inquinamento di parte del nostro litorale per i problemi riscontrati al pennello 35 (ma non avevano fatto i lavori per risolvere???), è stato riscontrato su tutto il litorale la presenza di un'alga chiamata "Ostreopsis ovata" fortemente tossica.
In particolare la tossina della Ostreopsis ovata, la Palitossina simile, è dannosa non solo per ricci e stelle marine, ma anche per granchi, molluschi, cefalopodi, mentre nell’uomo scatena malesseri transitori come riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti sia in caso di elevate concentrazioni di Ostreopsis ovata nelle acque e sui fondali che dopo le mareggiate che, favorendo la formazione di aerosol marino, possono diffondere la tossina nell’aria.
Alghe come l'Ostreopsis ovata hanno dimensioni che "vanno dai 30 ai 70 micrometri (1 micrometro equivale a un millesimo di millimetro), quindi sono invisibili a occhio nudo" e possono proliferare "sino a costituire una massa ben riconoscibile, che in mare si identifica con chiazze bruno-rossastre"; se la fioritura "è seguita dalla produzione di palitossine, i bagnanti ne sono facilmente esposti" per cui in presenza di queste "maree rosse", simili a mucillagini, "è bene stare lontani almeno 100 metri dalla riva.
La sintomatologia dell'intossicazione può essere febbre oltre i 38 gradi, congiuntiviti, rinorrea, tosse e problemi respiratori anche gravi, dermatiti da contatto, in qualche caso anche nausea e vomito, ricorda la Sitox.
Nel 2005, ricorda la Sitox, per la presenza dell'alga Ostreopsis ovata nel Mediterraneo circa duecento persone nelle località intorno a Genova si intossicarono e di queste una quarantina fu ricoverata in ospedale.
Nei giorni scorsi anche a Castellammare si era creato il panico per la presenza di alghe che si pensava fossero tossiche, ma l'Arpa dopo le analisi ha detto che non ci sono problemi e che si tratta di alghe tipiche dei nostri mari"
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 SPIAGGIA DI CASTELLAMMARE - A proposito di alghe tossiche, nei giorni scorsi sulla spiaggia la Playa di Castellammare del Golfo, diversi banchi di alghe spiaggiate, hanno messo in agitazione i bagnanti che usufruiscono della Playa. E' scattata subito una sorta di psicosi che però si è rilevata infondata, visto che si trattava di semplici alghe.

La conferma è arrivata dall'Arpa. I tecnici dopo le analisi hanno semplicemente verificato che erano delle comuni e innocue alghe che non creano nessun problema né all'uomo né all'ambiente marino. Si trattava di semplici alghe che al contatto non creano alcun fastidio all'uomo, come all'ambiente marino.