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26/08/2019 06:00:00

Ad Erice Zichichi e altri 100 scienziati si sono confrontati sulle emergenze planetarie

 "Il ruolo che riuscirà ad avere la Scienza nel Terzo Millennio sarà determinante per affrontare e risolvere le 72 Emergenze Planetarie di cui si parla poco pur essendo in queste emergenze la serie di pericoli sul futuro del pianeta Terra".

Lo ha detto il presidente dei Seminari, Antonino Zichichi, aprendo la 52/esima sessione nell'aula Paul Dirac del Centro di cultura scientifica "Ettore Majorana" di Erice. 114 scienziati da tutto il mondo, dal 19 al 23 agosto hanno affrontato le emergenze planetarie. Sono stati quattro giorni di studio ma anche di critiche nei confronti della Serie tv che ha raccontato il disastro di Chernobyl.

"La forma di materia vivente alla quale apparteniamo ha ereditato queste emergenze – ha detto Zichichi – dalla violenza politica ed economica che ha purtroppo caratterizzato il ventesimo secolo e che ci ha lasciato in eredità le Emergenze che la comunità scientifica della WFS (World Federation of Scientists: diecimila scienziati di 115 Nazioni) ha saputo identificare realizzando cento Progetti-pilota in cinquanta Paesi, al fine di avere la certezza che fosse possibile affrontare e risolverle. I risultati ottenuti dalla WFS sono l’unica prova, per tutti i Governi del mondo, sulla certezza che è possibile affrontare e risolvere i problemi legati alle Emergenze Planetarie a una sola condizione: che ci sia una ferma volontà politica per risolverle".

Questa 52ma Sessione – dedicata al ruolo della Scienza nel Terzo Millennio – è sotto gli auspici delle Istituzioni Universitarie e dei Laboratori Scientifici delle ventinove Nazioni da cui provengono gli oltre cento scienziati e specialisti che prenderanno parte ai lavori. Uno degli scienziati, Václav Klaus, è stato Presidente della Repubblica Ceca, l’altro, Jan Szyszko, quand’era Ministro dell’Ambiente nel Governo Polacco convinse il Parlamento della Polonia a dedicare un giorno di lavori alle Emergenze Planetarie.

E ha fatto il giro del mondo la critica dura di uno degli studiosi che hanno partecipato al Seminario nei confronti della serie Tv dedicata al disastro nucleare di Chernobyl.
Robert J. Budnitz, ingegnere nucleare della Energy geosciences division del Lawrence Berkeley national laboratory (Usa), ha criticato la miniserie televisiva "Hbo", dedicata al disastro nucleare di Chernobyl, realizzato sulla base dei resoconti degli abitanti di Pripyat, raccolti dalla scrittrice Svetlana Alexievich, Premio Nobel per la Letteratura, in un libro.
Per Budnitz, le conseguenze dell'incidente nel 1986 alla centrale nucleare sono state amplificate e non rispecchiano la realtà. Lo scienziato, dati dell'Organizzazione mondiale della sanità alla mano, da Erice ha ricordato che i tumori, generati dalle radiazioni nucleari, sono aumentati del 3% e che a fare danni più gravi è stata la radiofobia: "la paura delle radiazioni". Lo scienziato ha detto che, nei mesi successivi all'incidente di Chernobyl, "in Ucraina, Ungheria, Grecia, Danimarca ed Italia, si sono registrati circa duecentomila aborti per la paura di dare alla luce creature malformate". Secondo Budnitz, il vero danno l'ha provocato la paura. Lo scienziato ha poi ricordato che questa paura non è stata invece manifestata nel 2011 in occasione dell'incidente alla centrale nucleare giapponese di Fukushima.

Anche i non scienziati sono intervenuti nel Seminario della Fondazione Ettore Majorana, come il numero 2 della Guardia di Finanza Edoardo Valente.

"Sono particolarmente lieto ed onorato di avere presenziato ad un evento di così alto livello, quale è la 52^ edizione del “Seminario internazionale sulle emergenze planetarie”, organizzato dalla Fondazione Ettore Majorana, per il profilo dei temi trattati e per la straordinaria levatura dei conferenzieri che vi partecipano". Lo ha detto il comandante in seconda della Guardia di Finanza, generale di corpo d'armata Edoardo Valente, che ha partecipato, come osservatore, ai Seminari di Erice.


"Ho potuto apprezzare come l’occhio della Fondazione, sotto la guida illuminata del professore Antonino Zichichi, sia particolarmente attento nel cogliere ed analizzare i temi più importanti per un futuro più sostenibile per il nostro Paese ed i suoi cittadini e più in generale per l’intera umanità - ha aggiunto il numero 2 delle Fiamme Gialle -.Si tratta di temi fondamentali che hanno sempre ricadute di carattere economico - finanziario e spesso implicazioni di non poco conto sulla sicurezza del nostro sistema paese e dell’Unione Europea. Oggi più che mai - ha aggiunto il generale Valente - bisogna guardare al futuro, intercettare le tendenze della società e i bisogni anche di sicurezza che ne promanano.

Il Corpo della GdF e’ da tempo costantemente impegnato su questo versante ed e’ particolarmente attento all’evoluzione del pensiero scientifico e a tutte le innovazioni che possano migliorare le proprie capacita’ di comprensione e quindi di controllo e di contrasto dei fenomeni criminali, anche quelli più pervasivi che possono inquinare il tessuto economico e minacciare la libertà dei mercati e del commercio del nostro Paese e della Unione Europea. Mi riferisco ad esempio alla cyber security economica, ai sistemi più evoluti per il monitoraggio dei flussi finanziari, tra cui anche l’Intelligenza artificiale applicata alle indagini finanziarie.
Si tratta di tematiche tutte di grande interesse per migliorare le capacità investigative dei reparti del Corpo nelle loro varie articolazioni specialistiche", ha concluso l'alto ufficiale, ringraziando "sentitamente" il professor Zichichi per l'opportunità.