Quantcast
×
 
 
10/09/2019 06:00:00

Le lunghe notti dell'estate marsalese. Racconto semiserio sul caos notturno

Siamo fortunati viviamo nel centro storico di una delle città più belle del mediterraneo, dentro le antiche mura che certamente hanno vissuto fin dai tempi antichi la vivacità dei popoli che le hanno abitate.


Mi spiace non essere una sociologa, avrei potuto farcire le mie riflessioni di sapienti valutazioni circa l'evolversi delle tipologie delle movide dei giovani marsalesi, argomentando circa l'attuale situazione di incomprensibile degrado in cui siamo piombati. In realtà si tratta di un 'banale' quanto insopportabile mal vivere che (a noi marsalesi anomali che abbiamo scelto di non avere la seconda casa al mare/campagna a meno di 7 km dall'altra), tocca subire ogni weekend e, in estate, ogni sera.


Errore mio, a quanto pare, dover tenere le finestre aperte per quel fastidio che mi provoca l'aria condizionata; di certo che sarà un po' di 'caciara' sotto casa, mentre i ragazzi soddisfano ciò che a loro è generazionalmente riservato: 'il divertimento', in questo svolgendo anche un servizio all'economia dei pub/enoteche/mercato/bar/ ecc di una città caduta come il resto d'Italia nella crisi economica.
Sarà perché anche questa sera il mio sonno interrotto almeno 7 volte mi impedisce di trovare soluzioni e la depressione in assenza di riposo mi assale, ma comincio a pensare di essere letteralmente senza via d'uscita.

L'ora in cui posso invitare le amiche per un torneo di carte può tranquillamente assestarsi intorno alle 2 di notte, da quell'ora in poi e fino alle 4.30 circa è tutto un fermento di macchine che suonano i migliori pezzi dell'estate (gli impianti stereo spesso superano il costo dell'intera automobile); vomiti, normalmente, di ragazzine (per lo più non arrivano al terzo anno delle superiori, 'vestite' di quello che una volta - quando esistevano le mamme sarte - si chiamavano 'scampuli') che in evidente abuso di gin tonic o vodka hanno deciso di soffocare qualche vuoto esistenziale, ragazzini in camicie di lino/cotone bianco, jeans e mocassino che confortano o inveiscono contro ragazzine vomitanti; intere compagnie goliardiche che amano sfidare il 'quieto' vivere urlando di gusto tutta la loro insoddisfazione/euforia.

Come per i rumori di casa, in cui ognuno riesce a riconoscere anche al buio i passi e i gesti dei familiari, così ho educato (anche nel dormiveglia) il mio udito al vociare continuo:
ecco una camminata lenta, per riprendere la macchina parcheggiata, che prelude all'ultima chiaccherata prima di lasciarsi, che -come si sa - è sempre quella più bella!


Una corsa di gruppo che può significare sfogo con urlate e fuga da campanelli suonati o veri allontanamenti velocissimi e silenziosi che preludono ad un titolo di giornale dell'indomani. Come dimenticare i fatti di cuore!!!! I litigi amorosi sono i più gettonati, pare che trovino una speciale atmosfera nella via prossima all'antico mercato: quanto siamo distanti dal dolce stil novo...le più 'ardite' parole richiamano le imprecazioni degli infaticabili portuali che, dopo aver navigato per mesi, tornano con le reti vuote e i figli da sfamare. Aguzzo l'orecchio, aspetto che le parole rimangano tali fra uomo e donna..mi tendo come una corda di violino; quando finiscono o si acquietano.. tiro un sospiro.
Potrei continuare le categorie per un intero manoscritto: come quella volta che una donzella lilibetana (sicuramente 'una fuga di cervello' all'estero) tornata dopo 15 anni a Marsala ha ritenuto di doverlo comunicare alle 4 del mattino a tutti i condomini dell'intera strada; ci auguriamo tutti che ritorni... fra altri 15 anni!


Ma esistono anche le macchine che simulano sirene, quelle che si incastrano nella strettissima e frequentatissima via san Lorenzo rompendo tubi del gas (con annesso intervento dei vv.ff. e dei tecnici fino alle 8 del mattino) e che strombazzano manco avessimo vinto ogni weekend i mondiali di calcio. Vespe, vespette, motorini di ogni genere, moto di cilindrata ed Harley che rombano come fossero star sul red carpet.


Stavo per dimenticare gli incidenti stradali con annesso capannello di gente e discussioni degne di una puntata di Forum (a ricordarmelo alle 3.05-mentre vi sto scrivendo dell'ormai 8 settembre 2019- l'incidente appena verificatosi)!! Chiaramente quando uno ha gradito la serata in compagnia e assaporato le gradazioni più eclettiche di iperbolici cocktail.....che sarà mai recuperare la macchina parcheggiata e mettersi alla guida! Tutto diventa relativo: la velocità, gli stop/ le precedenze segnalati in quegli strani pali a forma triangolare significano consiglio, monito, ricordo lontano di qualcosa!


Il weekend si sa è sinonimo intoccabile di 'libertà'; dovremmo prevedere nel codice della strada una sorta di 'fa un po' come ti pare', 'regolati come meglio credi', 'se ti va...ma non sentirti obbligato', 'peggio per chi sta in centro', 'se vuoi svuotare la macchina o sbarazzarti delle bottiglie di birra, fai pure'.

Combattuta tra il telefono per protestare con gli organi competenti e il mio grillo parlante che mi induce alla calma, mi sento come quelle anziane che si affacciano promettendo di bucare palloni a bambini sudati e felici, ammonendo su punizioni patetiche.
Quando il lato razionale mi dice che la misura è colma, penso al personale di pubblica sicurezza al quale dovrei dire quella parola che riassume tutto questo e che ha il sapore nordico del vociare civile 'Schiamazzi notturni', niente di più lontano da quello che accade....che assomiglia di più ad un 'festino di santa' che ogni sera si celebra sotto casa mia nelle estati marsalesi!

Poi ...ad un certo punto nelle notti...un Silenzio.....questo suono irreale nei giorni feriali...quando pensi che la tua città e la tua casa ti appartengono di nuovo.....ecco che salti dal letto a causa di un rumore terrificante: 'il crollo di un palazzo di vetro' (i decibel in assoluto in violazione di qualsiasi norma), la raccolta differenziata del vetro davanti il locale della porta di casa tua, ti fa rimpiangere la movida marsalese!

Sono le 4.19, rinuncerò domani alla mia gita al mare con partenza alle 8.00, ma almeno nel rileggere queste parole ho allontanato l'immagine dell'anziana signora petulante e della pignola giurista con l'elenco alla mano degli articoli violati, avrò reso i miei vicini di casa partecipi e magari, chissà, invitato gli organi di pubblica sicurezza a passare da qui.....tanto a casa mia siamo tutti svegli per un caffè in compagnia!!!


Una cittadina