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01/10/2019 22:20:00

Lo spettro di Giorgio Almirante si aggira per Castellammare del Golfo ....

 Apparizione spettrale a Castellammare del Golfo dove il fantasma di Giorgio Almirante, a grandezza umana, è stato avvistato ieri notte di fronte il palazzo del Municipio. Dietro il fenomeno in apparenza inspiegabile un intervento del collettivo artistico Fare Ala, che in questo modo risponde alla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e al vicesindaco di Castellammare Giuseppe Cruciata che avevano attaccato e censurato le precedenti azioni di "guerriglia odonomastica" realizzate dal collettivo per denunciare la presenza di una piazza in città dedicata a Giorgio Almirante. Ma andiamo con ordine. Lo scorso agosto era apparsa una scritta accanto alla targa della famigerata piazza che recitava: "Segretario di redazione della rivista 'La difesa della razza' " per ricordare uno dei tratti distintivi dello storico segretario del Movimento Sociale Italiano. Poco tempo dopo l'intervento di "guerriglia odonomastica" viene cancellato con della vernice grigia.

La risposta alla censura non si fa attendere e all'inizio di settembre appare una nuova scritta rivendicata da Fare Ala, che descrive Almirante come un “Fascista, repubblichino e fucilatore di partigiani.” L'azione questa volta infastidisce non poco la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che definisce i fautori del gesto come i “soliti imbecilli" che attaccano "il padre della Destra italiana” in un post su Facebook e su Instagram. Tanto basta per rendere il caso di interesse nazionale e scatenare una nuova censura. Poche ore dopo, infatti, anche questa nuova scritta viene coperta con della vernice. Stavolta, probabilmente forte della presa di posizione della Meloni, il vice-sindaco di Castellammare, Giuseppe Cruciata, non solo rivendica a mezzo stampa l'ordine di cancellazione della scritta, ma definisce la frase di Fare Ala "oltraggiosa" e, infine, si lancia in una strenua difesa della memoria di Almirante. 

Ieri notte, l'apparizione della sagoma spettrale, proprio di fronte al palazzo comunale, segna una nuova tappa di questo botta e risposta. Con il nuovo intervento Almirante, più volte disturbato dalle scritte apposte accanto alla sua targa e dal clamore da esse suscitato, esce dalla piazza a lui dedicata e vaga per la città, soffermandosi sul grande portone del municipio. Proiezione spettrale di un passato mai veramente affrontato e più che mai vivo e che adesso bussa letteralmente alla porta del presente e dei tanti che, come Meloni e Cruciata, riconoscono in lui un importante riferimento politico. Il fantasma di Almirante, con il volto contratto in un'espressione sprezzante e feroce e con la mano alzata in un movimento che ricorda un saluto romano, sembra dunque lanciare un monito sulla possibilità, sempre  aperta, di un ritorno agli orrori del passato. 

"Lo spettro di Giorgio Almirante, disturbato da precedenti interventi di guerriglia odonomastica ha smesso di riposare in pace. – Lo dichiara il portavoce del collettivo Luca Cinquemani – Ha figurativamente lasciato la piazza a lui dedicata a Castellammare del Golfo e ha cominciato a vagare per la città. La nostra azione vuole mostrare come gli spettri e i fantasmi del fascismo e del post fascismo siano vivi più che mai, la reazione censoria da parte dell'amministrazione di Castellammare in difesa di Almirante rispetto alle precedenti azioni del nostro collettivo e la posizione di Giorgia Meloni sulla vicenda dimostrano questa continuità e la vitalità politica di questo inquietante personaggio."

Gli interventi di "guerriglia odonomastica" messi in atto dal collettivo Fare Ala a Castellammare continuano quelli già realizzati insieme a Wu Ming 2 nell'ambito del progetto "Viva Menilicchi" all'interno della biennale di arte contemporanea Manifesta 12 a Palermo e poi ripresi in molte altre città italiane.

La guerriglia odonomastica include una serie di pratiche urbane che segnalano strade, piazze e monumenti ancora incredibilmente dedicati a gerarchi ed esponenti di epoca coloniale, fascista e post-fascista.

Fare Ala è un collettivo nato nel 2009 intorno alla riflessione sul rapporto fra pratica artistica e dimensione sociale, storica e politica dello spazio urbano. I progetti artistici di Fare Ala, sempre collaborati e fortemente site e community specific, prendono avvio da aspetti rimossi o celati del passato per attivare riflessioni e discussioni sul presente. Tra i temi affrontati dal collettivo: la speculazione edilizia, il passato coloniale e fascista italiano, la violenza sui migranti e le lotte operaie.