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20/11/2019 06:00:00

In Sicilia la sanità privata va molto bene

 La sanità siciliana privata rappresenta un modello virtuoso, è questo quello che emerge dalla presentazione del bilancio partecipato del 2018 delle strutture private ospedaliere.


Il rapporto elaborato dallo Aiop Sicilia ha dettagliato su tutte le attività dell’ospedalità privata, il presidente Marco Ferlazzo lo ha illustrato all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza e all’assessore alle Attività Produttive Mimmo Turano, presente pure la presidente nazionale dell’Aiop, Barbara Cittadini.
Tutte le strutture private associate all’ Aiop Sicilia hanno elevati standard di prestazioni mediche, una importante ricaduta economica e ambientale sul tessuto urbano in cui si sviluppano.


Sono 7 mila gli operatori della sanità privata tra medici, infermieri, operatori.
Il rapporto economico è in attivo perché per ogni euro investito il ritorno è di 1 euro e 70 centesimi.

Un modello virtuoso con ben 998 mila prestazioni ambulatoriali l’anno, 185 mila prestazioni ospedaliere in 52 strutture convenzionate. In Sicilia le strutture private sono 52 con 4.227 posti letto autorizzati, sono 7 le residenze sanitarie assistenziali
La Sicilia risulta essere la quarta regione in Italia.


Barbara Cittadini ha sottolineato come la componente privata del sistema sanitario è una realtà importante quale elemento di sviluppo e di miglioramento della qualità della vita, dunque della salute.

I conti della sanità siciliana non hanno goduto di buona salute, ci sono stati dei tagli obbligatori per allineare i conti e quindi far ripartire gli investimenti, certi che il sistema sanitario privato dovrà essere integrato con il pubblico: “Stiamo lavorando attraverso forme di implementazione delle attività per recuperare chi si vuole curare in Sicilia”, così l’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza.

Marco Ferlazzo ha sottolineato come il bilancio di Aiop Sicilia rappresenti un percorso di responsabilità con strutture che hanno investito in ricerca, formando le risorse umane e dialogando con le istituzioni, tutelando l’ambiente. Una sanità privata che è perno centrale dell’economia regionale, con una produzione pari a 630 milioni di euro, incidendo solo per il 12% sulla spesa pubblica regionale.