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08/02/2020 09:35:00

All'ospedale di Trapani un'autopsia "virtuale" per Rosalia Garofalo, uccisa dal marito

 Eseguita a Trapani, nell’ospedale Sant’Antonio Abate, la prima autopsia virtuale con esame TC total body della salma.

La moderna tecnica forense “Virtopsy”, eseguita dal radiologo dell’Unità operativa complessa di Radiologia del presidio ospedaliero trapanese, Filippo Mangiapane, utilizza la tecnologia radiologica più all’avanguardia per l’ottimizzazione e l’implementazione della documentazione fornita dall’autopsia classica, in una più ampia ottica di collaborazione tra medicina legale e radiodiagnostica.

L’autopsia virtuale consiste nel sottoporre il cadavere ad un esame TC total body che in pochi secondi fornisce una rappresentazione dell’intero sistema scheletrico ad elevata risoluzione rendendo possibile identificare le lesioni parenchimali maggiori, o la presenza di eventuali corpi estranei in maniera del tutto non invasiva.



La documentazione così acquisita è conservata in maniera permanente e quindi valutabile anche a distanza di anni e da esperti differenti, permettendo ulteriori indagini anche dopo la tumulazione o la cremazione del corpo.

L’autopsia virtuale è una tecnica complementare e di supporto all’indagine forense. Se viene eseguita prima dell’indagine autoptica tradizionale, essendo informato il medico preventivamente dei reperti più significativi, la può indirizzare e guidare con notevole economia di tempi e costi giudiziari.

La prima autopsia virtuale è stata eseguita nell’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani, nell’ambito delle indagini relative al decesso di Rosalia Garofalo, la donna mazarese uccisa di botte dal marito nei giorni scorsi.