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18/03/2020 07:18:00

In Sicilia il coronavirus non si ferma ... e neanche la truffa sulle mascherine

 Un bollettino in continuo aggiornamento quello sul coronavirus in Sicilia. Ad Agrigento è risultata positiva una paziente del reparto di cardiologia dell'ospedale e si valuta la chiusura del reparto. Le vittime finora sono quattro, e ci sono 237 contagiati ufficiali, ma ci sono dei casi emersi ieri sera, anche in provincia di Trapani. 

TRUFFA. - Militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Catania, nell'ambito di verifiche delle misure per il contenimento dell'epidemia Coronavirus, ha sequestrato in un negozio di Misterbianco 20.000 mascherine di protezione individuale (Dpi) non sicure. Dai riscontri delle Fiamme gialle è emerso che erano prive della marcatura di qualità Ce. I prodotti, oltre ad essere di per sé potenzialmente nocivi per la salute della persona, non avevano inoltre le istruzioni in italiano, perché provenienti direttamente dalla Cina, e senza alcuna documentazione contabile e fiscale che ne attestasse la legittima provenienza nonché la conformità alle disposizioni vigenti in materia sanitaria. Il titolare dell'attività, un cinese, è stato segnalato alla locale Camera di Commercio di Catania per l'irrogazione delle relative sanzioni pecuniarie, che possono arrivare ad un massimo di 200.000 euro.

MADE IN SICILY. "Ho appena visitato una azienda siciliana che sta avviando, da oggi, la produzione di dispositivi di protezione individuale. Nessuno più di me è consapevole dell'urgenza dell'approvvigionamento a tutela dei lavoratori della sanità, mentre da Roma arrivano altre mascherine inutilizzabili per gli ospedali". Lo afferma l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, sull'emergenza Covid-19 "Per questo - aggiunge - rinnovo l'appello a tutti gli imprenditori siciliani a mettersi in contatto con la Regione per aumentare la capacità di produzione e superare assieme questo momento difficilissimo".
"Al personale medico, agli infermieri, agli ausiliari impegnati valorosamente nella trincea bianca dove si combatte questa guerra invisibile - sottolinea l'assessore Razza - va la nostra gratitudine e vicinanza che può essere manifestata con azione concrete: restare a casa".

ST - Sono stati cinque i casi di dipendenti della multinazionale STMicroelectronics positivi al Covid-19. Uno in Cina, assente da Shenzhen dove lavora per più di un mese e completamente guarito, tre ad Agrate Brianza, assenti dal lavoro uno dal 1 e due dal 6 marzo, e uno a Catania, assente dal 6 marzo. Nei due siti italiani sono state identificate e contattate le persone che in ST hanno avuto contatti stretti con il dipendente poi risultato positivo. "In via precauzionale, e per attuare le misure e i protocolli più stringenti fissati dalle autorità sanitarie nazionali e locali", l'azienda ha "chiesto ai componenti del team che lavoravano con lui di astenersi dal rientrare al lavoro". "Continueremo a monitorare da vicino lo stato di salute dei 4 dipendenti - affermano dalla multinazionale - fino al completo ristabilimento, pronti a supportare loro e le loro famiglie. Il loro stato di salute non ha impatto significativo sulle attività operative".
"In ST - sottolinea l'azienda - abbiamo due driver primari per la nostra strategia e le iniziative che prendiamo di conseguenza: prima di tutto, ottimizzare la prevenzione dell'infezione e supportare i nostri dipendenti e le loro famiglie; e in secondo luogo, mettere in pratica i nostri piani di business continuity, monitorando da vicino la situazione per tutta la catena di fornitura e lavorando con i nostri clienti, fornitori e partner".

CALTAGIRONE.  Test positivo al Covid-19 per due medici dell'ospedale Gravina di Caltagirone. Sono state attivate immediatamente tutte le misure di sanificazione e contenimento previste, anche in armonia con le disposizioni specifiche per gli operatori sanitari. Tutti i reparti dell'ospedale sono attivi e in piena funzione. Uno dei due medici è ricoverato nello stesso nosocomio, l'altro è in isolamento domiciliare. Le loro condizioni di salute, allo stato attuale, non destano preoccupazione.