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24/03/2020 06:00:00

Castelvetrano, i nuovi casi di coronavirus ed il contagio della polemica

 Aumenta la preoccupazione a Castelvetrano, dopo che Musumeci ha dichiarato “zona rossa” il vicino comune di Salemi, dal quale nessuno (a parte le dovute eccezioni) potrà entrare o uscire.

E’ da Salemi che era arrivato all’ospedale di Castelvetrano il paziente di 79 anni che poi è deceduto. E due giorni fa un medico del nosocomio è risultato positivo al tampone Covid 19, con conseguenti controlli su tutte le persone con cui era venuto in contatto.

Intanto il direttore generale dell’Asp Trapani, Fabio Damiani, venerdì scorso ha disposto di dirottare tutti i casi sospetti di Covid 19 per l’ospedale di Castelvetrano, verso l’ospedale Paolo Borsellino di Marsala. E se il numero dei ricoverati dovesse aumentare, la struttura marsalese verrebbe trasformata interamente in Covid Hospital.

 

I castelvetranesi reagiscono tra paura e diffidenza.

Nell’emergenza coronavirus, a diventare contagio è  l’aggressività.

Da un lato si pretendono provvedimenti e risposte celeri da parte del sindaco in qualsiasi ambito, ma dall’altro si tende ad una maggiore condivisione e diffusione di fake news. Non solo delle solite ipotesi complottistiche in generale, ma anche delle realtà locali più evidenti.

E tra l’aggressività nei confronti del vicino che fa uscire il cane più volte al giorno e quella contro il tizio che si recherebbe al supermercato per un etto di prosciutto, il senso critico subisce una sorta di corto circuito e le “notizie” locali rischiano di essere percepite in modo distorto.

 

In tanti, per esempio, hanno creduto che il sindaco Enzo Alfano avrebbe cercato di far presidiare i varchi di accesso alla città per impedire qualsiasi ingresso e “proteggere i castelvetranesi dal contagio”.

Una convinzione completamente errata, causata forse da un’interpretazione emotivamente distorta dell’ ordinanza del Governo che invece mira ad evitare lo spostamento delle persone nelle seconde case utilizzate per vacanza.

Varchi che invece da oggi, è più probabile vengano presidiati a Salemi, ma per motivi sostanzialmente opposti.

 

A Castelvetrano i positivi al virus, al momento in cui scriviamo, sono in tutto 3 (il medico, un paziente ed un sanitario dell’ospedale). Anche se si aspetta il risultato dei tamponi effettuati a buona parte del personale del nosocomio, il cui reparto Covid 19 è stato chiuso già da qualche giorno, in attesa di bonifica per riaprire nuovamente, ma come reparto di medicina.

Intanto, come pure in altre città, alcuni continuano a premere affinché i media pubblichino i nomi dei contagiati, nell’errata convinzione che un’eventuale deroga alla tutela della privacy possa servire al monitoraggio dei contatti.

Ma, ammesso per assurdo che la pubblicizzazione dei casi potesse davvero servire, le distorsioni prodotte dai social produrrebbero effetti collaterali tali da vanificare qualsiasi vantaggio potenziale.

 

Soprattutto alla luce delle continue polemiche, spesso generate dall’ansia e dal conseguente abbassamento del senso critico, che sui social hanno portato una buona parte di cittadini a polemizzare un po’ su tutto.

Basti pensare alle infinite discussioni sul mercato del contadino, che “il sindaco non avrebbe dovuto autorizzare”, anche se perfettamente in regola e controllato (così come per altro anche in Veneto e Lombardia).

Mercato poi sospeso a causa dell’ordinanza regionale che ha chiuso i parchi pubblici. E se il parco delle Rimembranze rimane chiuso, è ovvio che venga sospeso anche il mercato che si svolge al suo interno. Insomma, se si fosse svolto in piazza, non avrebbe avuto motivo di essere cancellato.

Ma alcuni hanno commentato convinti che il sindaco l’avesse sospeso grazie alle loro proteste social.

 

Non potevano mancare nemmeno le polemiche sulla sanificazione stradale, sul tipo di prodotto usato, sulle modalità di spargimento. E quando l’Istituto Superiore della Sanità ha sconsigliato l’uso di ipoclorito, perché nocivo per l’ambiente, qualcuno ha commentato scrivendo “Chi se ne frega dell’ambiente, qui dobbiamo pensare alla nostra salute!”.

Poi, quando il mezzo ha cominciato a pulire le strade, apriti cielo: “Ma perché non sparano il disinfettante coi cannoni? E’ così che si fa in Cina!”. E ancora: “Se non hanno usato l’ipoclorito che cosa hanno usato? Vogliamo i nomi delle sostanze!”.

 

In tutto questo, c’è chi soffia sul fuoco per delegittimare la guida politica del sindaco Alfano, strumentalizzando l’ansia di chi sta sempre connesso con i social.

Aiutati, oltre che da servi sciocchi, anche dall’approccio superficiale alle notizie e dalla tendenza a fidarsi del passaparola dei messaggini privati.

Stare a casa è un obbligo. Ma starci un po’ più in pace con se stessi e col mondo sarebbe forse un risultato migliore per tutti.

 

Egidio Morici



Native | 2024-04-30 09:39:00
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