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19/04/2020 12:00:00

Coronavirus, crolla il mercato dell’auto in Europa. Record negativo in Italia -85,4%

 L'emergenza coronavirus ha avuto l'atteso effetto di far crollare il mercato dell’auto europeo. I dati appena diffusi dall'Acea, l'associazione delle case costruttrici, mostrano in Europa Occidentale (UE+Efta+UK) un totale di 853.077 immatricolazioni contro le 1.771.030 del marzo scorso pari a un calo del 51,8%. Il calo in valore assoluto è stato di 917.953 autovetture, mentre la contrazione percentuale è stata del 51,8%. Questo disastroso risultato - osserva il Centro Studi Promotor - è interamente dovuto all’emergenza coronavirus, che si è inserita in un mercato auto dell’Europa Occidentale che già nei primi due mesi dell’anno era fiacco, ma aveva comunque contenuto le perdite nel 7,2%.

Molto differenziata appare la situazione nei diversi mercati nazionali dell’area. L’entità del calo è comunque strettamente correlata alla data d’inizio della quarantena e all’entità delle misure restrittive adottate. Il risultato peggiore si è registrato in Italia, che è stato però il primo paese a dichiarare l’emergenza. Il calo in marzo è stato dell’85,4%. Non molto meglio hanno fatto Francia e Spagna. In Francia il calo è stato del 72,2% e in Spagna del 69,3%. Pesante, ma più contenuto, l’impatto sugli altri due grandi mercati dell’area e cioè sulla Germania (-37,7%) e sul Regno Unito (-44,4%).

A livello di gruppi, Volkswagen perde il 46,2% con 164.653 immatricolazioni, mentre Psa e Renault perdono rispettivaente il 68,1 e il 64,7%. Il dato più pesante è quello di Fca che ha venduto 22.070 vetture (contro le 94.291 di un anno fa) pari a -76,6%.

Promotor sottolinea come "anche se previsto, il crollo delle immatricolazioni nell’Europa Occidentale in marzo costituisce un vero shock per il mercato dell’auto ed è il primo dato, su un mercato molto importante, relativo agli effetti della pandemia che ha colpito il mondo. Facile prevedere che fino a quando non verranno allentate le misure di protezione contro il coronavirus, i dati sulle vendite di autovetture possono soltanto peggiorare rispetto al devastante risultato di marzo. Ovunque nei paesi colpiti le associazioni rappresentative degli operatori del settore dell’auto avanzano precise richieste ai Governi per rilanciare il settore e, con esso, l’economia non appena vi sarà la possibilità materiale (anche se certamente non ancora economica) di tornare ad acquistare auto". Continua a leggere qui...