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23/06/2020 06:00:00

Irene Vassallo e gli altri. Ecco perché si indaga per corruzione a Mazara ... 

 Anche se ostenta sicurezza il Sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, vive giorni molto difficili. L'indagine della Procura di Marsala sui possibili casi di corruzione arriva fino quasi alla sua stanza. Per meglio dire, si ferma all'anticamera. Quella che ospita i componenti dello staff del Sindaco. Perchè è proprio una di loro, la fedelissima Irene Vassallo, consulente anche alla legalità e alla trasparenza ..., ad essere al centro dell'indagine dei finanzieri, che ad inizio mese hanno perquisito il Comune, diverse imprese del territorio, e anche gli uffici di alcuni tecnici comunali e della stessa Vassallo. 

Vassallo è la segretaria del Sindaco. L'accusa è quella di corruzione continuata, e di "turbata libertà del procedimento di scelta del contraente". La Procura sta indagando sugli affidamenti diretti del Comune. Perché c'è qualcosa che non torna. 

L’indagine è coordinata dal procuratore capo Vincenzo Pantaleo, dal sostituto procuratore Giulia D’Alessandro ed eseguita dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria.

Gli otto indagati sono i dipendenti comunali Filippo Bentivegna, Giovanni Pantaleo e Mario D’Agati, gli imprenditori Carmelo Benigno, Santino Seidita, Matteo Asaro e Matteo Terranova. Oltre a loro è indagata, dicevamo,  anche Irene Vassallo, «segretaria particolare» del primo cittadino. Per lei l'accusa è quella di aver fatto una «raccomandazione» a Giovanni Pantaleo nell’ambito della gara per la realizzazione dei lavori pubblici di pavimentazione stradale, la cui apertura delle buste doveva avvenire il 7 maggio scorso. 

«L'attività di indagine compiuta fino a questo momento ha fatto emergere che i dipendenti comunali Filippo Bentivegna e Giovanni Pantaleo - scrivono i pm - hanno tenuto rapporti costanti con una cerchia di operatori economici dell’hinterland mazarese sia per motivi professionali che personali». A fine aprile l’auto di Pantaleo - nel frattempo nominato a capo del cimitero comunale - venne incendiata e alcuni giorni dopo anche il cimitero è stato oggetto di un raid, in cui andarono in fiamme i documenti custoditi negli uffici amministrativi. Mistero su mistero.

«Sembrerebbe che costoro (Bentivegna e Pantaleo ndr) abbiano plausibilmente beneficiato e tuttora beneficino di regalie e prestazioni di servizi non remunerate da parte di operatori economici - si legge nel decreto di perquisizione - a cui essi erano e sono soliti affidare commesse pubbliche con la procedura di affidamento diretto in violazione del principio di rotazione».

Ma in realtà il meccanismo di intreccio tra professionisti, imprese e consulenti del Sindaco va oltre. Tempo fa su Tp24 abbiamo segnalato il caso di una cooperativa, che ha avuto rapporti con il Comune e che è stata fondata dal fratello del sindaco, con uno dei membri dello staff (ora rimosso ...) e che ha sede legale nello studio di Vassallo, capo di gabinetto del primo cittadino. E' il caso della cooperativa F.A.T.A. 

La coop viene fondata da Filippo Quinci, fratello del sindaco. Presidente è invece Francesco Sciacchitano, che è un dipendente del comune di Mazara del Vallo. Una volta eletto Salvatore Quinci ridefinisce il suo staff. Tra questi viene scelto proprio Sciacchitano, il dipendente che fondò con il fratello la cooperativa.  Pochi giorni fa Sciacchitano è stato fatto fuori dal gabinetto del Sindaco. Come mai? 

A proposito, Vassallo è stata nominata poche settimane dopo l’elezione di Quinci, consulente a titolo gratuito del Comune per il “rafforzamento delle politiche di trasparenza e legalità degli amministratori”.  Poi sempre Vassallo viene nominata come capo di gabinetto del sindaco Quinci. Per 65.000 euro l'anno.