Turismo, comunicazione e (poca) trasparenza. In provincia di Trapani il caso “Non sono i Caraibi”
Che fine hanno fatto le gare del Distretto Turistico Sicilia Occidentale per il progetto di promozione e di creazione della destinazione turistica della provincia di Trapani?
Sono domande che si fanno in molti da quando, qualche settimana fa, ha cominciato a circolare in rete e sui social uno spot commissionato dal Distretto Turistico Sicilia Occidentale, una fondazione, lo ricordiamo, che raggruppa i comuni della provincia di Trapani, e viene sovvenzionata dagli stessi, per sviluppare strategie legate al turismo.
Nei mesi scorsi, prima dell’emergenza Coronavirus, era stato presentato il piano di comunicazione al quale i Comuni partecipavano con delle quote, un po’ come il co-marketing. Un progetto che punta ad ampio raggio a creare la destinazione turistica della Sicilia Occidentale, e a promuoverla.
Dopo la presentazione del progetto il Distretto ha cominciato a buttare giù i bandi per affidare gli incarichi per la creazione della destinazione turistica e per la promozione della stessa. E’ un progetto ambizioso, bisogna dirlo, dopo anni in cui i Comuni sono andati avanti in ordine sparso e spesso confuso nella promozione del territorio.
Un piano che però era stato accolto con molte perplessità già dal suo esordio, visti i costi prospettati e le informazioni molto generiche contenute nel progetto presentato lo scorso anno, come abbiamo raccontato qui.
Poi arriva il piano definitivo. Il costo per il triennio 2019/2020/2021 è di 2 milioni 296 mila euro circa.
Un piano che prevede tre azioni.
- Azione A: Branding: Naming, ideazione e creazione Logo, key visual, concept, immagine coordinata, Brandbook, esecutivi di stampa per strumenti informativi quali Brochure e Mappe. Stampa strumenti informativi. Web presence: creazione Portale per lo scambio tra domanda e offerta, Magazine, SEO, Hosting e Assistenza. Produzione e aggiornamento contenuti testuali e grafici del Portale e del magazine in 5 lingue;
- Azione B Content Management Social network (Facebook, Instagram, Twitter, YouTube) OTA Creazione - aggiornamento contenuti account Tripadvisor, Booking in 5 lingue) Budget Media (Advertising) Adv Social e Google nei 5 paesi target (Ita, Fra, Deu, UK, Esp);
- Azione C Video e digital PR(Creatività, shooting e post produzione di n. 2 video per campagne n. 10 video Luoghi n 55 Pillole luoghi, n. 5 video eventi n. 10 Pillole Eventi n. 4 Video Season.- versioni in 5 lingue Digital PR)
I DUE BANDI Polemiche superate. I Comuni, non tutti, e con alcune difficoltà, si convincono a mettere i soldi per portare avanti il progetto di marketing territoriale. Vengono scritti i bandi sono tre, A B e C.
La Fondazione Distretto Turistico Sicilia occidentale pubblica, fine dicembre 2019, inizi gennaio 2020, due bandi per il marketing territoriale. Sommariamente uno per branding e sito web, uno per diversi video e web PR: quindi azione A e azione C. Gli avvisi vengono pubblicati sul sito del Distretto Turistico, mentre tutta la procedura si svolge sul MePa. I due bandi, con la formula della “RdO”, la richiesta d’offerta sotto soglia, sono di 150 mila euro il primo e 200 mila euro il secondo. Chi vuole partecipare deve avere determinati requisiti, e presentare offerte al ribasso, che vengono valutate da una commissione del Distretto.
Siamo ad inizio 2020.
TRASPARENZA DOVE SEI? LA DENUNCIA In questi mesi le procedure vanno avanti in maniera non del tutto chiara, come hanno segnalato alcuni professionisti che hanno partecipato alla gara.
“Un'importante e indiscutibile Agenzia di marketing e sviluppo turistico di Roma ci contatta (per aver avuto esperienza del nostro lavoro, nelle nostre competenze) proponendoci RTI (come previsto dai bandi) e partecipazione al bando Branding e Web. Concordiamo, individuiamo ruoli, esperti e collaboratori con curriculum adeguati, se non superiori, alla richiesta” raccontano Pia Marchingiglio e Luana Poma. L’agenzia romana e l'azienda locale SeOnWeb costituiscono una RTI con cui collaborano, in qualità di "esperti" anche Marchingiglio e Poma che hanno una lunga esperienza come creative director e nella divulgazione culturale. Diciamo subito che l’esito della gara a cui hanno partecipato, quella sull’azione A, li ha visti tra i non vincenti. Ma quello che denunciano è la poca trasparenza con cui in questi mesi è sarebbe stata gestita la procedura. Cominciando dalla scadenza. Il primo bando aveva scadenza 4 febbraio, il secondo 12 febbraio. Entro quelle date le aziende interessate dovevano presentare le offerte. Le scadenze però vengono prorogate, al 14 e al 22 febbraio. Bene, ma il tutto non viene comunicato sul sito del Distretto Turistico. Una "dimenticanza" grave in termini di trasparenza.
Il Distretto turistico non ha nel suo sito l’albo pretorio, ma la semplice sezione avvisi, e sulla sezione Amministrazione Trasparente, vengono pubblicati soltanto statuto, organigramma, e poco più. Non ci sono ad esempio le informazioni dettagliate relative ad incarichi e consulenze.
Bene, sul sito non viene data comunicazione della proroga della scadenza. Ma viene comunicato soltanto sull’apposita sezione del MePa. “Qualche giorno prima, la responsabile del progetto comunica tramite mail, che la suddetta scadenza è prorogata al 14 stesso mese. Attendiamo e carichiamo la documentazione il giorno stesso, perfettamente in tempo”, racconta Marchingiglio. Ma chi non aveva ancora partecipato al bando dopo il 4 febbraio non avrebbe saputo nulla della proroga e della possibilità di partecipare ancora alla selezione.
Poi arriva la fine del mondo, l’emergenza Coronavirus interrompe tutto. Ad un certo punto si riprende l'iter. Si procede. Il 24 aprile sul MEPA viene pubblicata comunicazione che un operatore é stato escluso e che il 29/04 avrebbero analizzato le offerte tecniche e dato i punteggi che alla fine avrebbero comunicato. Il 15 maggio 2020 sul MEPA appaiono i risultati. Da quel momento, nessun altra notizia, sul sito nulla di nulla, fermo alla pubblicazione dei bandi senza proroga.
“Quindi, non sappiamo nulla né dei criteri, né della commissione, né dell'aggiudicazione temporanea alla quale segue quella definitiva. Il tutto in barba alle leggi che obbligano alla pubblicazione”, segnalano i professionisti che hanno partecipato al bando.
Dopo aver contattato telefonicamente l'ANAC e aver ricevuto conferma che, anche dal punto di vista dell'organismo di controllo la procedura manca totalmente di trasparenza, a fine giugno Pia Marchingiglio e altri tre collaboratori al progetto, tra i quali Luana Poma, inviano al Distretto Turistico richiesta di accesso civico agli atti, per conoscenza anche all'ANAC. Contestualmente, la mandante SeOnWeb, nella persona di Giuseppe Sansica, invia richiesta di accesso agli atti, come nel suo pieno diritto.
Il riscontro arriva il 15 luglio (30 giorni scadevano il 19), uguale per tutti, ma di fatto non vengono inviati gli atti richiesti ma semplici "comunicazioni di servizio". Gli interessati decidono, dunque, di procedere legalmente e, in tal senso, stanno avviando, in questi giorni, quanto previsto per legge.
C’è di più. Perchè facendo un passo indietro chiedono anche spiegazioni sugli avvicendamenti nella commissione giudicatrice. “Il 20 aprile 2019, da una persona presente (a titolo) ad una riunione di Consiglio del Distretto, apprendiamo che, dalla commissione giudicatrice viene "estromesso" il signor Marco Perniciaro per incompatibilità e il suo posto preso da un professionista milanese. Ma né questa comunicazione, né i componenti della Commissione sono mai stati resi pubblici, men che meno sul sito del Distretto". Come mai? C’è da dire che a Perniciaro a Marzo 2019 viene affidato il “servizio di progettazione esecutiva e coordinamento dello start up di un piano di content marketing e advertising per la promozione del territorio della Sicilia Occidentale”. Anche questo, un incarico sul quale a parte un semplice avviso non c'è altro sul sito, nè il suo compenso nè il suo cv.
NON SONO I CARAIBI Nessuna notizia sul sito del Distretto. Informazioni non dettagliate sul MePa. Poi sul web comincia a circolare un video, post, immagini e un sito. “Non sono i caraibi”. Una voce maschile accompagna dei turisti ipotizzando che stessero visitando posti come Marrakech, Grecia, Caraibi, etc. Invece sono le località della provincia di Trapani. Il messaggio è, sostanzialmente, “non c’è bisogno che giri il mondo, quando trovi tutto in provincia di Trapani”. Ecco il video.
Assieme al video vengono veicolate sui social anche le immagini e messo online il sito nonsonoicaraibi.it e la pagina Facebook che al momento ha appena 2300 like.
Idea originale? Forse. Perchè di campagne simili ce ne sono diverse sul web e per diverse località. Questa ad esempio l’hanno fatta in Veneto. E’ praticamente identica.
E addirittura più di dieci anni fa l’avevano pensata anche in Basilicata. Ecco un video.
ROSALIA D’ALI'. ECCO COS’E' SUCCESSO Quando sono cominciati a circolare questi contenuti, il video, le immagini, la grafica, il sito, la domanda che tutti si sono fatti è stata: tutto qua? Due bandi da 350 mila euro in totale hanno prodotto solo questo? E la destinazione turistica, e la comunicazione ad ampio raggio? Ma soprattutto se non c’è nessuna comunicazione sull’esito dei bandi come sono venuti fuori questi contenuti? Se lo sono chiesti soprattutto gli operatori e le aziende che hanno ricevuto la comunicazione, soltanto sul Mepa, della aggiudicazione di uno dei due bandi. E proprio mentre finiamo la stesura di questo articolo, magia, viene pubblicato sul sito del Distretto, prima dell’ennesimo crash, il risultato della gara sul branding, l’azione A. Se l’aggiudica la società Cut & Paste, con sede a Palermo, con un ribasso che fa ammontare il totale dei servizi che dovrà operare a 127 mila euro iva inclusa su 150 mila euro di base d’asta. Ecco, ma questo è il branding, la scelta del nome, dell’immagine coordinata, del marchio sulla destinazione turistica Sicilia Occidentale. Ma questi video? Il secondo bando, proprio quello sulla parte visuale è ancora in fase di valutazione delle offerte.
“Arriverà a giorni l’esito”, ci dice Rosalia d’Alì, assessore al turismo a Trapani e presidente del Distretto Turistico. E il video e le immagini di “Non sono i Caraibi”?. Chi li ha fatti? Come mai sono stati fatti senza l’esito delle gare? E’ un’altra cosa. Una procedura esterna ai bandi, su cui, sicuramente, si aprirà un’altra discussione.
Spiega così d’Alì quello che è stato fatto. “Abbiamo messo in gara le azioni A e C, successivamente avremmo pubblicato il bando sull’azione B, quello sulla divulgazione a livello internazionale, sulla promozione vera e propria, la creazione di contenuti sui social, il web advertising, etc, ma c’è stato il lockdown e abbiamo ritenuto non opportuno, vista l’incertezza sul turismo, continuare anche su questo fronte. Le due gare si sono svolte in assoluta trasparenza, mentre vi parlo so che a giorni verranno pubblicate sul sito. Ho firmato il contratto la scorsa settimana per la gara A”. D’Alì ci spiega che “Non sono i Caraibi” è stata una procedura esterna alle gare. In che senso? “Visto il periodo di crisi abbiamo comunque preferito partire con una piccola campagna di comunicazione per promuovere la stagione già danneggiata dal Covid. Abbiamo quindi tolto una parte del budget dall’avviso C per creare questa campagna di comunicazione e chiesto tre preventivi”. Quanto è costata questa campagna ? 32 mila euro. Il velocissimo giro di preventivi ha visto l’aggiudicazione alla Cut & Paste, la stessa che ha vinto il bando “ufficiale” dell’azione A, e che pare possa vincere, anche l’altro bando. Ma dell’affidamento diretto da 32 mila euro non c’è traccia sul sito del Distretto.
D’Alì ci tiene a difendere l’originalità della campagna “Non sono i Caraibi”. “Non abbiamo copiato nessuno. Anzi siamo stati noi ad essere stati copiati. E’ una campagna geniale, e presto arriverà un secondo video altrettanto geniale”.
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