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20/10/2020 06:00:00

Coronavirus, Trapani supera i 100 casi.  552 i totali in provincia. L'appello di Musumeci: "Evitiamo l'emergenza"

19,20 -  Sono 574 i casi di coronavirus in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono, e di tanto, anche i decessi: ben 10 quelli segnalati dalla Regione Sicilia (sette nel Palermitano e tre nell'Agrigentino), per un totale di 378. Sono stati effettuati 8131 tamponi, il dato più alto dall'inizio della pandemia. Cinque pazienti in più in terapia intensiva, per un totale di 77. Sono invece 617 in tutto i malati nei vari ospedali dell'Isola. Ottantasei i guariti. Sono invece 6878 quelli in isolamento domiciliare.

Sul fronte della distribuzione territoriale sono 202 a Catania e 137 i nuovi casi a Palermo; 62 a Trapani; 44 a Ragusa; 35 a Siracusa; 28 a Messina e 28 anche a Enna; 22 ad Agrigento; 16 a Caltanissetta.

Cresce in Italia il numero di nuovi casi di coronavirus (+10.874 contro il +9.338 di ieri) ma i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 144.737 a fronte del + 98.862 di ieri. I morti sono stati 89 (ieri +73), cresce anche la pressione sulle terapie intensive: oggi 73 in più, per un totale di 870. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

Il totale dei positivi attuali è pari a 142.739, dei quali 133.415 in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 8.454, quasi 800 in più di ieri. Sono invece 870 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 73 in più di ieri. A livello regionale, resta quello lombardo, il territorio più problematico, con 2.023 nuovi casi, seguito da Piemonte con 1.396, dalla Campania con 1.312 e Lazio 1.224. La Basilicata, con 17 nuovi casi è la regione meno colpita. Per quanto riguarda gli ospedali, quelli più affollati sono quelli lombardi con 1.268 ricoverati, seguiti da quelli laziali con 1.196. Lombardia e Lazio sono anche le uniche regioni com più di cento ricoveri nelle terapie intensive (123 entrambe). 

16,50 - Continua l'escalation di casi di coronavirus in provincia di Trapani, dovuta sia al tracciamento (a Favignana, ad esempio, ben 800 persone si sono sottoposte allo screening e i positivi acclarati sono 6), sia comunque alla diffusione del contagio. Aumenta la pressione sull'ospedale di Marsala, oggi i ricoverati in terapia intensiva sono 4. Si va ad una media, per ora, di un posto più occupato al giorno. L'ospedale al momento ha una dotazione di 24 posti letto di terapia intensiva, ai quali se ne aggiungono altri 12. I ricoverati non in terapia intensiva sono 29 in tutta la provincia. Le vittime sono 23.
Circa le città, Trapani ha superato quota cento: 106 casi. Che si sommano a quelli di Erice, 33, Paceco, 4, Valderice, 21.

Alcamo è seconda: 98 casi.
A Castelvetrano i casi sono 85

Marsala: 72.

Salemi: 34

Altre città: Buseto 5, Calatafimi 5, Campobello di Mazara 5, Castellammare del Golfo 10. Custonaci 9. Un caso a Gibellina, zero a Petrosino e Poggioreale.

Pantelleria 3, Partanna 4, Salaparuta 7.

 

 14,00 -  «Il numero dei contagiati sale e il bollettino di oggi annuncia altri quattro nuovi casi positivi al Covid-19.

Sono persone tutte asintomatiche già in isolamento domiciliare e stanno bene. Invito tutti ad indossare sempre la mascherina, a rispettare le norme di distanziamento sociale e ad evitare assembramenti».

Lo dichiara il Sindaco Salvatore Quinci, appresa la notizia sui nuovi quattro casi positivi al Coronavirus a Mazara del Vallo.

 

6,00 -  Avanza ancora il Coronavirus in provincia di Trapani. Sono 454 gli attuali positivi al Covid. Tra questi ci sono 2 ricoverati in terapia intensiva al Covid Hospital di Marsala, trasferiti dall'ospedale di Mazara del Vallo. Sono invece 25 i ricoverati non in terapia intensiva.

I dati nel trapanese - Durante il fine settimana sono stati effettuati 328 tamponi. Tra le principali città si contano 82 positivi a Trapani, 65 a Marsala, 29 a Mazara del Vallo.

Nuovo caso di coronavirus tra i dipendenti del Comune di Erice. Questa volta ad essere positivo è un dipendente dell'Ufficio Elettorale.

Tamponi a 15 euro a Trapani - All'ospedale di Trapani è possibile da oggi fare il tampone al costo di 15 euro. E' un servizio disponibile per tutti i cittadini. Il tampone viene eseguito sulla base le indicazioni operative in materia di screening dell'Assessorato regionale alla Salute per la rilevazione degli antigeni specifici per Sars-Cov 2 da prelievo rinofaringeo. I nuovi test rapidi permettono di riconoscere in quindici minuti la presenza dell’antigene nel paziente. Il test ha elevate performance di sensibilità e specificità. In caso di positività sarà necessario effettuare a seguire il tampone molecolare.

A Petrosino i funerali di Natale Pulizzi - Si svolgeranno oggi alle ore 12, i funerali in forma privata di Natale Pulizzi, il vicepreside dell’Istituto Comprensivo Gesualdo Nosengo di Petrosino deceduto ieri a causa del Coronavirus. Per chi volesse dare un ultimo saluto al feretro, dalle ore 9,30 alle ore 11,30 verrà allestita una camera ardente all’aperto nell’atrio del plesso Nosengo. L’ingresso, una persona per volta, verrà disciplinato dal Comando di Polizia Municipale osservando tutte le disposizioni anti-contagio in vigore attualmente. Il servizio d’ordine prevede anche la misurazione della febbre prima dell’ingresso nell’atrio della scuola e vie d’ingresso e uscita differenziate.

Marsala le Ambulanze in coda al "Paolo Borsellino" - Ieri sera cinque ambulanze in coda, davanti all'ospedale "Paolo Borsellino" di Marsala.  Sono ambulanze che trasportano cinque pazienti che hanno il Covid. Da ieri il "Paolo Borsellino" è Covid - hospital ed è destinato a riempirsi in poco tempo. Le ambulanze trasportano pazienti che erano a Palermo: per loro non c'è posto negli ospedali del capoluogo. Da qui la decisione di trasferirli con urgenza a Marsala. I pazienti sono stati ricoverati nel reparto Covid dell'ospedale, non in terapia intensiva. Attualmente in terapia intensiva ci sono tre pazienti, rispetto ai due di ieri.

Nuovo positivo a Mazara del Vallo - «Non si ferma l'ondata dei contagi nella nostra città. Un’altra persona è risultata positiva al Coronavirus. Si tratta di un asintomatico già sottoposto all’obbligo di isolamento domiciliare e sta bene». Lo dichiara il Sindaco Salvatore Quinci, in merito all’ultimo caso di Covid 19 registrato oggi in città

I dati in Sicilia - Sono 362 i nuovi positivi in Sicilia, 186 in meno rispetto ai 548 di ieri. Nell'Isola di registrano 30 nuovi pazienti ricoverati, 28 in regime ordinario e 2 in terapia intensiva. Incoraggiante il dato dei guariti pari a 130 persone. Tre sono i decessi, mentre i tamponi effettuati sono 3252, contro i quasi 6.400 del 18 ottobre. Questi i dati dell'ultimo bollettino del Ministero della Salute. Attualmente ci sono in Sicilia 7.019 casi di cui 521 ricoverati in ospedale, 72 in terapia intensiva e 6.426 in isolamento domiciliare. I guariti totali sono 5.267 mentre i decessi con i tre di oggi salgono a 368.

Il presidente Nello Musumeci: "Dobbiamo evitare di arrivare in emergenza" - "Non siamo in emergenza, ma dobbiamo evitare di arrivarci. I mesi invernali sono quelli in cui il virus trova maggiore capacità di adattamento, anzi diventa più virulento. Stiamo tenendo sotto controllo la situazione". Lo ha detto in diretta su Facebook il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in un messaggio rivolto ai siciliani dopo la firma del Dpcm, di ieri, da parte del premier Giuseppe Conte.

 Il Covid in Sicilia, come era a marzo e come è ora. I dati a confronto - Il Coronavirus cresce in maniera vertiginosa in Sicilia e cresce di pari passo la paura. Bisogna però analizzare bene quelli che sono i dati anche statistici per capire qual è la differenza, fra quanto accaduto in primavera è l’attuale situazione. E infatti dalle statistiche emergono delle importanti differenze.

Se si paragonano le due date del picco del contagio giornaliero in Sicilia, quello della prima fase il 26 marzo e il 16 ottobre, sicuramente è allarmante se si rimane al numero in sé. Sono 171 le persone risultate positive il 26 di marzo mentre sono 578 quelle registrate il 16 ottobre. Ma a questo punto bisogna analizzare i dati in maniera più approfondita e matematica.

Il picco di marzo, 171 positivi si è avuto con 1.095 tamponi, quello del 16 di ottobre su 5.934, con un rapporto positivi/test del 7,5%, inferiore al 12,6% invece di marzo. Del totale degli infetti a marzo su 1.095 quelli in isolamento erano 681, quelli di ottobre su 5.934 positivi, invece, 5.405 sono a casa.

Ad impressionare è anche il dato delle persone attualmente ricoverate con sintomi (529), superiore ai 414 di fine marzo. Ma anche qui bisogna approfondire e non fermarsi al dato generale. Il tasso di ospedalizzazione sul totale dei positivi attualmente è dell’8,9%, in primavera invece era del 62,1%. Gli stessi pazienti ricoverati in rianimazione, al 16 ottobre erano 58 appena 10 in meno del 26 marzo. Per quanto riguarda il dato sui decessi, sono 10 le vittime di venerdì 16 ottobre. Sono certamente un dramma come lo è la perdita di ogni vita umana e il dato in effetti è più pesante degli 8 morti registrati nel giorno con più nuovi casi nel lockdown. Bisogna però evidenziare che tasso di letalità e cioè il rapporto tra le persone decedute e il numero dei positivi, ora è dello 0,16%, contro lo 0,73% di marzo.

Altro dato che va analizzato con attenzione è quello dell’andamento dei ricoverati. Al 16 di ottobre in sicilia erano occupati 540 degli 800 posti di degenza ordinaria e 61 dei 94 di terapia intensiva. Ma qual è la previsione dell’esperto? Cosa succederà? Secondo Giuseppe Natoli, che è data manager dell’Unità di Medicina interna del Civico di Palermo, al 14 novembre se si continua con questo trend attuale ci saranno 1.250 ricoveri e 125 pazienti in terapia intensiva. Numeri che ci dicono che a fronte di una capacità di oltre 1.800 posti letto Covid e quasi 200 di rianimazione, attivabili in 48 ore in caso d’emergenza. Il sistema siciliano, dunque, dovrebbe reggere anche al boom di contagi previsto per il prossimo mese.

I dati in Italia - Scendono intanto sotto i 10 mila i casi di positività al coronavirus. Nelle ultime 24 ore i contagiati sono stati 9.338. Si tratta del primo calo da una settimana. I tamponi effettuati sono stati 98.862. I deceduti sono 73. Lo rende noto il bollettino del ministero della Salute. Sale al 9,4% l'incidenza del numero di persone risultate positive rispetto al numero complessivo di tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (precisamente il 9,44%). Sono 134.003 le persone attualmente positive al Covid in Italia (7.766 in più rispetto a ieri). Di queste, 7.676 (+545) sono ricoverate nei reparti ordinari mentre 797 (+47) sono in terapia intensiva: 113 sono in Lombardia, 111 nel Lazio, 85 in Campania e 72 in Sicilia. I decessi hanno raggiunto quota 36.616 (+73)e i guariti sono in tutto 252.959 (+1498). I contagiati totali in Italia sono 423.578.

La Lombardia va verso il coprifuoco alle 23 - Stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi 'eccezionali' (motivi di salute, lavoro e comprovata necessità), nell'intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre. E' la proposta che, all'unanimità, i sindaci di tutti i Comuni capoluogo della Lombardia, il presidente dell'Anci, Mauro Guerra, i capigruppo di maggioranza e di opposizione e il governatore Attilio Fontana, preso atto di quanto rappresentato dal Comitato Tecnico Scientifico lombardo, chiederanno di condividere al Governo, nella persona del ministro della Salute, Roberto Speranza, per fronteggiare la diffusione del virus. La Lombardia ha deciso di chiedere al governo l'istituzione del coprifuoco in regione dalle 23 dopo che la 'Commissione indicatori' istituita dalla direzione generale del Welfare ha previsto che al 31 ottobre, potrebbero esserci circa 600 ricoverati in terapia intensiva e fino a 4.000 in terapia non intensiva.

"Sono d'accordo sull'ipotesi di misure più restrittive in Lombardia. Ho sentito il Presidente Fontana e il sindaco Sala e lavoreremo assieme in tal senso nelle prossime ore". E' quanto ha dichiarato all'Ansa il ministro della Salute Roberto Speranza.

Oltre alla richiesta al governo per istituire il coprifuoco alle 23, nella riunione che si è tenuta oggi con il presidente della Regione Attilio Fontana e tutti i sindaci dei Comuni capoluogo, "tutte le parti intervenute hanno condiviso l'opportunità della chiusura, nelle giornate di sabato e domenica, della media e grande distribuzione commerciale, tranne che per gli esercizi di generi alimentari e di prima necessità". E' quanto si legge in una nota della Regione. La decisione sarà contenuta nella prossima ordinanza emanata dalla Regione.

 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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