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23/10/2020 10:31:00

Coronavirus, la riunione dei Sindaci della provincia di Trapani. Cosa si è detto

 Si è tenuta ieri mattina la conferenza dei Sindaci della provincia di Trapani per fare il punto sull'emergenza coronavirus e sulle soluzioni per contrastare l'avanzata dell'epidemia e per favorire le cure sul territorio. Erano presenti, in teleconferenza, come tutti, i Sindaci delle città che hanno degli ospedali: Trapani, Mazara, Marsala, Salemi, Castelvetrano, l'assessore regionale alla salute, Ruggero Razza, e il commisario straordinario dell'Asp di Trapani, Paolo Zappalà, alla sua prima riunione con i sindaci del territorio.

Proprio Zappalà ha presentato le iniziative dell'Asp per contrastare l'epidemia. Attualmente, negli ospedali di Marsala, Salemi e Mazara, ci sono 120 posti letto, terapia intensiva compresa, per i malati di Covid. A ciò l'Asp aggiunge sette USCA, le unità operative che agiscono a domicilio nel territorio. Un'altra unità è dedicata alle scuole, e una è invece mobile in base alle emergenze del territorio (ad esempio ha effettuato gli screening di massa a Favignana e a Pantelleria).

Zappalà ha anche annunciato che l'Asp sta potenziando i macchinari a sua disposizione per effettuare ancora più tamponi e più velocemente, per una migliore tracciabiiltà del virus. 

Il clima tra i Sindaci è di grande preoccupazione. E infatti ci si aggiornerà tra una settimana. 

In una nota il Sindaco di Salemi, Domenico Venuti ha messo nero su bianco le criticità riguardanti l'ospedale di Salemi, che nei giorni scorsi è stato pienamente coinvolto nel piano anti-coronavirus dell'assessorato con la realizzazione di 15 posti letto per pazienti Covid.

"La nostra struttura è sede ospedaliera a pieno titolo e sta contribuendo alla lotta contro il virus - spiega il sindaco di Salemi -, per questo motivo ho ritenuto corretto esprimere le nostre valutazioni e farle pervenire alla riunione dei sindaci dal momento che il Comune è l'unico ente deputato a rappresentare le istanze del territorio. Nel documento abbiamo evidenziato alcune criticità riguardanti il reparto Covid dell'ospedale, come i trasferimenti di personale dai reparti ordinari, sottolineando il rischio che possa essere pregiudicata la continuità dei servizi resi e possano essere compromessi i livelli di assistenza da garantire, invece, a tutti i pazienti, specie a quelli allo stato terminale assistiti presso l'Hospice".