Quantcast
×
 
 
04/11/2020 08:46:00

Marsala, Grillo già uomo solo al comando. Nomine e tensioni

 “Siamo partiti troppo male”, arriva così ad un mese dall’elezione del sindaco Massimo Grillo la dichiarazione di un uomo di maggioranza. Pare che il Primo Cittadino viaggi da solo nel prendere le decisioni, oppure in tandem con l’amico vice sindaco Paolo Ruggieri.

E’ arrivata improvvisa la nomina del consulente Renato Briante, per le Politiche Sociali, a titolo oneroso senza nemmeno ancora avere approvato il Bilancio.

E' stato improvviso anche l’arrivo di un dirigente in “mobilità”da Pavia, si tratta dell’ingegnere Pier Benedetto Daniele Mezzapelle.
Nessuna concertazione con la maggioranza, quella stessa unità di intenti che Grillo ha ricercato durante tutta la campagna elettorale per arrivare al suo personale obiettivo: il governo della città.

Arriva anche la nomina per Marsala Schola, su quella poltrona andrà Franco Mannone.

Problemi per Fratelli d’Italia, il sindaco si è incontrato con i vertici del partito, Maurizio Miceli e Giampiero Cannella, in quota Meloni a sedersi in giunta sarà un commercialista noto alla politica, ex forzista, si tratta di Pino Lombardo. Allo stesso tempo, però, Grillo sta valutando un’altra figura di primo piano per il ruolo di assessore al Bilancio, si tratterebbe di un commercialista, uomo di fiducia dello stesso sindaco.

Non ci starebbe a queste manovre Rosanna Genna, eletta in Fratelli d’Italia, che dovrebbe far saltare la formazione del gruppo consiliare dichiarandosi indipendente.

Ma i nodi da sciogliere non finiscono qui. Altro assessore che salterebbe è Ignazio Chianetta, il sindaco potrebbe non nominarlo per la vicenda che lo ha visto imbarazzato teste nel processo a carico di Margareta Buffa per l’omicidio di Nicoletta Indelicato. Grillo pare che sia consigliato da più di una persona a non aprire le porte della giunta e a rivedere la posizione.

Ambiguo il ragionamento di Grillo, la faccenda di Chianetta venne resa nota da Tp24 già a ridosso dell'udienza, nel mese di maggio, e durante tutta la campagna elettorale l’allora candidato sindaco indicava Chianetta come suo futuro assessore. E’ un garantismo e una falsa morale che segue binari di opportunismo, perché Enzo Sturiano,  indagato per abuso d'ufficio e furto di energia elettrica, ha avuto la sua benedizione come presidente del consiglio e Chianetta, da semplice teste, è stato messo alla porta?

I malumori dentro la maggioranza sono più di uno,  c’è chi sottovoce ha detto che non arriveranno a Natale, imploderanno prima.
L’opposizione dal canto suo ha una grande opportunità, un ruolo importante da esercitare nonostante al momento siano solamente in tre.
Saranno capaci?