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04/11/2020 06:00:00

Ricoveri, decessi, contagiati. Lo studio sul Coronavirus in Sicilia

 Ormai diversi istituti di ricerca studiano l’evolversi della pandemia a livello nazionale e regionale.

La Sicilia è una di quelle regioni in cui la prima ondata del Coronavirus ha avuto effetti molto lievi rispetto ad altre regioni.

La seconda e più aggressiva ondata del Covid 19 ha fatto conoscere anche all’Isola l’emergenza sanitaria. Un’emergenza che si misura di giorno in giorno, con l’aumento dei casi di positività, i ricoverati, i decessi. Ma come rilevano gli esperti e gli istituti di ricerca sono i dati settimanali ad essere più utili nello studio dell’avanzare del virus, quali misure di contenimento adottare, e come i territori reagiscono a tali misure.


Uno degli studi più approfonditi in questo senso è quello dell’Università Cattolica di Milano
, che raccoglie e analizza i dati delle regioni italiane di settimana in settimana. L’ultimo report riguarda la settimana che va dal 21 al 27 ottobre.
Incidenza positivi per abitanti, ospedalizzati, terapie intensive. La Sicilia nel periodo esaminato non ha dei dati che la tengono fuori dalle zone calde dell’epidemia.

1.1. Per ciò che riguarda, ad esempio,l’incidenza settimanale, che corrisponde al numero di nuovi casi emersi nell’ambito della popolazione regionale nell’intervallo di tempo considerato, la Sicilia è sotto la media nazionale, tra le ultime regioni.

 


Altro dato interessante è l’indice di positività rispetto ai test effettuati che in Italia è pari a 0,187: risulta positivo, dunque, 1 paziente su 5 nuovi soggetti testati. In Sicilia è poco sotto, 0,171.

 

Il grafico in basso, invece, mostra tutte le Regioni italiane in ordine crescente di prevalenza periodale nei 7 giorni tra il 21 ed il 27 ottobre 2020. La prevalenza periodale corrisponde alla proporzione della popolazione regionale che si è trovata ad essere positiva al virus nell’intervallo di tempo considerato (casi già positivi all’inizio del periodo più nuovi casi emersi nel corso del periodo). La settimana tra il 21 ed il 27 ottobre, da quando è cominciata l’emergenza Covid, è ad oggi il periodo in cui si è registrata la massima prevalenza periodale in Italia (449 casi ogni 100.000 residenti). In Sicilia il dato è di 249,27

 

In termini di monitoraggio della prevalenza derivante dal confronto negli ultimi mesi si denota come nella maggior parte delle regioni tale indice è incrementato notevolmente. Cioè si sono confrontati due periodi. 29 agosto-27settembre e 28 settembre-27 ottobre, e quanti positivi al covid c’erano in questi due periodi.
In particolare nell’ultimo mese la prevalenza di periodo nei 30 giorni è più che
quadruplicata. La differenza più significativa riguarda la Valle d’Aosta, la Liguria e la provincia di Bolzano. La Sicilia è passata da 70,65 ogni 100 mila abitanti a 287,15, ma comunque tra le regioni con un dato più basso.

Se tra gli indicatori fin qui esaminati la Sicilia è tra le regioni più “virtuose”, il dato sulla mortalità grezza la porta alla parte alta della “classifica”. La letalità grezza apparente corrisponde al numero di pazienti deceduti nell’ambito dei soggetti positivi al COVID-19 nell’intervallo di tempo considerato, cioè tra il 21 e il 27 ottobre. C’è da dire che è stata individuata, come soglia di riferimento, il valore massimo che questa dimensione epidemiologica ha assunto in Italia: nei 7 giorni tra il 18 ed il 24 marzo 2020 la letalità grezza apparente, a livello nazionale, è stata pari al 6%. Nella settimana 21 ed il 27 ottobre 2020, la letalità grezza apparente, a livello nazionale, è pari al 0,32%.


Il grafico in basso mostra l’andamento, nelle ultime 2 settimane, del numero di casi sottoposti a isolamento domiciliare per Covid-19 in relazione alla popolazione residente, rispetto ad un livello di riferimento fissato nell’attuale valore di questo indicatore a livello nazionale, che corrisponde al valore massimo raggiunto sinora dall’inizio dell’epidemia. La Sicilia è ben al di sotto di quel limite, con 219,47 persone in isolamento domiciliare su per 100 mila abitanti.

 

Altro dato importante è quello che riguarda i ricoveri. Il grafico mostra l’andamento, nelle ultime 2 settimane, del numero di ricoverati totale per Covid (ricoveri ordinari e ricoveri in terapia intensiva) in relazione alla popolazione residente. Sono state individuate la soglia minima e massima che questo indicatore ha raggiunto in Italia, al fine di confrontare le singole Regioni con i valori nazionali: il 1 agosto 2020 erano ricoverati 1,24 casi/100.000 abitanti in Italia; il 4 aprile 2020 erano ricoverati 54,78 casi/100.000 abitanti in Italia. È stato individuato il valore massimo che questo indicatore ha raggiunto in una singola Regione, la Lombardia, durante il picco dell’epidemia 131,91 casi/100.000 abitanti. Le soglie massime (a livello nazionale e rispetto al valore massimo mai raggiunto in Lombardia) sono state poste come differenti livelli di allerta sull’andamento di questo indicatore. In Sicilia come si comprende dalla linea gialla in costante crescita abbiamo 16,71 ricoverati ogni 100 mila abitanti.

Da tenere sempre sotto monitoraggio è invece l’andamento delle terapie intensive. singole Regioni. Sono state individuate 3 soglie di allarme: la prima (30%) riprende il valore indicato in tal senso per l’occupazione dei posti letto totali di Terapia Intensiva, previsto dal Ministero della Salute nella circolare sulle attività di monitoraggio del rischio sanitario in emergenza COVID-19 (30 aprile 2020); la seconda (43%) corrisponde alla saturazione massima che è stata raggiunta in Italia nel picco di massimo stress per le terapie intensive (3 aprile 2020), sul valore massimo dei posti letto resi disponibili nel corso della crisi; la terza corrisponde alla saturazione massima raggiunta in una singola Regione sul valore massimo dei posti letto resi disponibili nel corso della crisi in una singola Regione (Lombardia e Val d’Aosta). Il dato al 27 ottobre delle terapie intensive in Sicilia poneva l’isola ben al di sotto del limite del 30%.

C’è da dire, come mostra il grafico successivo, che mentre si occupano posti in terapia intensiva, si registra un trend in diminuzione in tutte le regioni del Sud dei pazienti ricoverati. In particolare in Sicilia nelle ultime quattro settimane l’indicatore è variato dal
11,48% al 7,07%. Nelle Regioni del Sud il valore medio registrato nel rapporto tra ricoverati e positivi al virus risulta essere pari al 5,54%.

La Sicilia è l’ultima regione per test sulla popolazione residente. In Italia i testati su residenti in media rappresentano il 15,06%. In Sicilia il 9,3%.