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13/11/2020 06:00:00

Coronavirus: gli aggiornamenti in provincia di Trapani e in Sicilia 

17,30 - La pandemia e il crescere a dismisura dei casi Covid in provincia di Trapani e in tutta la Sicilia ha imposto una rimodulazione di ospedali interi.

Il Paolo Borsellino di Marsala da un mese è tornato ad essere un Covid Hospital, e sono stati aumentati i posti letto e le Terapie Intensive.



Non bastano.

L’indiscrezione di qualche ora fa è che le sale operatorie del nosocomio cittadino verranno convertite in Terapie Intensive, Marsala rimane dunque senza alcuna sala operatoria per le urgenze.

Una rimodulazione che vede un ulteriore sacrificio della città e del territorio.

Nonostante i posti creati mancano comunque i medici, non si trovano anestesisti, carenza di medici interni e di Pronto Soccorso.

Preoccupante e allarmante che la città, che serve un bacino territoriale di circa 100 mila abitanti possa restare senza alcuna sala operatoria per fronteggiare le emergenze.

Non si muore di solo Covid. 

16,30 - Sempre più pesante il dato del contagio da coronavirus in provincia di Trapani. Secondo i dati di oggi, 13 Novembre 2020, ci sono 284 casi a Marsala, ben 487 a Trapani e 1916 in totale in provincia. I morti sono 47. I guariti 947. 6 le persone in terapia intensiva, 52 quelle ricoverate nei reparti Covid.

Ecco il dettaglio: Alcamo 314, Buseto Palizzolo 4, Calatafimi Segesta 8, Campobello di Mazara 19, Castellammare del Golfo 68, Castelvetrano 117, Custonaci 47, Erice 73, Favignana 4, Gibellina 22, Marsala 284, Mazara del Vallo 222, Paceco 43, Pantelleria 53, Partanna 23, Poggioreale 1, Salaparuta 6, Salemi 21, Santa Ninfa 2, Trapani 487, Valderice 41, Vita 3 San Vito Lo Capo 40, Petrosino 12.

Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 444 tamponi molecolari e 809 tamponi per la ricerca dell'antigene.

 

07,00 -  Impennata di contagi in provincia di Trapani. Sono 564 i nuovi positivi rispetto alla giornata di martedì, quando c’era stato l’ultimo rilevamento. In totale nel trapanese sono 1827 gli attuali casi positivi, mentre sono 45 i deceduti dall’inizio dell’epidemia e 947 i guariti totali. Tra le città più colpite dai contagi,Trapani con 463, Alcamo 305 Poi Marsala con 260 e Mazara con 218.

I dati nel trapanese - Ma vediamo come sono distribuiti i 1827 positivi nei 24 comuni: Alcamo 305, Buseto Palizzolo 4, Calatafimi Segesta 8, Campobello di Mazara 18, Castellammare del Golfo 68, Castelvetrano 113, Custonaci 45, Erice 69, Favignana 4, Gibellina 22, Marsala 260, Mazara del Vallo 218, Paceco 40, Pantelleria 49, Partanna 22, Poggioreale 1, Salaparuta 6, Salemi 21, Santa Ninfa 1, Trapani 463, Valderice 39, Vita 3 San Vito Lo Capo 40, Petrosino 8.  Attualmente si trovano ricoverati in terapia intensiva 6 pazienti e 49 persone del territorio, ricoverate nei reparti Covid. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 355 tamponi molecolari e 901 tamponi per la ricerca dell'antigene.

A Trapani il Covid ha fatto un'altra vittima. E' Ignazio Lombardo istruttore federale di nuoto. Aveva 52 anni. Assai conosciuto per aver fatto parte dell'associazione Aquarius nuoto di Trapani. Il cordoglio naviga sul web. Tanti i messaggi per ricordare Ignazio Lombardo, l'istruttore di nuoto amato da tutti. E non soltanto da chi pratica questa disciplina sportiva

Marsala - Ieri il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, con una diretta facebook ha fatto il punto della situazione su ciò che sta mettendo in campo far fronte all’emergenza Covid 19.
Ieri pomeriggio, durante una diretta facebook, il sindaco di Marsala ha infatti voluto aggiornare i cittadini sulle iniziative messe in campo dalla sua Amministrazione per affrontare le prossime settimane.

Continua lo screening - Sul piano sanitario il sindaco Massimo Grillo ha tenuto ad informare che, dopo il primo screening in modalità “drive in” - che ha interessato la popolazione scolastica delle scuole superiori di secondo grado e i relativi familiari, e che ha visto accertare il dato incoraggiante di soli 10 positivi su 2193 tamponi - l’azione di monitoraggio continuerà il 14 e 15 Novembre. Dalle ore 9:30 alle 13:30 e dalle ore 14:30 alle 19:30, sempre nella zona Stadio, il test rapido sarà riservato agli studenti delle scuole medie di Marsala, per i loro insegnanti e il personale non docente, nonché ai relativi nuclei familiari. Ancora in campo di monitoraggio l’Amministrazione ha già predisposto un’ordinanza, sentito il comando della Polizia Municipale, per la collocazione di stalli per il posteggio davanti a tutti i laboratori di analisi privati di Marsala in modo da permettere di fare tamponi in modalità drive in anche alle strutture private e mitigare rischi di contagio.

Massima attenzione dell’Amministrazione sul fronte ospedaliero: “Abbiamo ottenuto che il reparto di pneumatologia venisse trasferito dall’ospedale di Trapani al nosocomio di Marsala – dice il sindaco Massimo Grillo – un risultato importante che garantisce il massimo dell’efficienza del nostro Ospedale nell’affrontare l’emergenza Covid 19”. A tale riguardo domani, dopo aver incontrato l’assessore regionale alla salute Razza, il sindaco incontrerà ancora il direttore dell’Asp di Trapani per controllare lo stato dell’arte del progetto esecutivo relativo al padiglione dedicato alle malattie infettive finanziato dalla Regione e per individuare insieme all’Asp strutture alternative sul territorio nel caso in cui, nell’attesa del padiglione, i numeri dell’emergenza dovessero prendere il sopravvento.

 

  Marsala, Grillo: "non saremo impreparati" - “La seconda ondata non coglierà il comune di Marsala impreparato - ha tenuto a rassicurare il sindaco Massimo Grillo; sappiate che, qualora malauguratamente dovesse essere necessario un secondo lockdown generalizzato, in queste settimane abbiamo approntato tutto per poterlo affrontare al meglio: abbiamo istituito il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile per poter meglio aiutare le fasce sociali più deboli con aiuti veloci, concreti e in modo altamente professionale”. Varie inoltre le iniziative dell’Amministrazione Grillo per aiutare concretamente quelle categorie che maggiormente stanno risentendo già delle prime restrizioni: imprese, bar, ristoratori, esercizi commerciali, artisti e operatori culturali. L’Amministrazione, inoltre, sta lavorando ad un Piano Emergenza Cultura e si sta occupando di velocizzare i pagamenti di quelle ditte che hanno effettuato lavori per conto del Comune di Marsala ma, al contempo, non hanno potuto incassare i relativi corrispettivi perché non in regola con il pagamento di tributi e tasse. L’Amministrazione sta facendo in modo di agevolare l’uso da parte di queste Ditte dell’istituto del ravvedimento che, in pratica, consente alle Aziende creditrici di introitare le somme dovute dal Comune dopo aver sanato la propria posizione, rateizzando o compensando i debiti verso l’Amministrazione stessa. “Un piccolo gesto - sottolinea il sindaco di Marsala - ma che vuole essere un gesto di attenzione verso le attività produttive della città. Una burocrazia lenta e incapace di fare fronte alle esigenze della pandemia è una burocrazia senza Stato. È proprio in questi momenti invece che le Istituzioni si devono mettere al servizio dei cittadini e agevolare un rinnovato spirito di comunità”. Il sindaco ha poi chiuso la diretta facebook con un appello alla cittadinanza a "consumare marsalese".

 I dati siciliani - Record in Sicilia nell'epidemia di coronavirus, dove la situazione non sembra migliorare. Sono 1692 i nuovi casi in 24 ore, con 40 vittime (802 in totale): dati mai raggiunti dall'inizio della pandemia. I tamponi segnalati sono stati 9455, meno di ieri. Il numero degli attualmente positivi è di 24.914. Per fortuna c'è invece un lieve rallentamento della pressione ospedaliera: le persone ricoverate con sintomi sono 1.391 (+15) delle quali 205 (+3 rispetto a ieri) si trovano in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 23.318 persone. I guariti/dimessi dall’inizio dell’emergenza sono ad oggi 10.958. “Il report di oggi per la Sicilia, rilevato nel bollettino quotidiano del ministero della Salute, risente inevitabilmente anche dell'azione di ricerca attiva del Coronavirus avviata in molti comuni dell’Isola attraverso i cosiddetti drive-in. Si tratta di un dato di cui teniamo sempre conto, che monitoriamo costantemente, per valutare ogni sviluppo possibile nel contrasto alla pandemia. Ai cittadini rinnoviamo ogni invito utile alla prudenza e a quei comportamenti noti ormai a tutti ed utili ad evitare il propagarsi del virus”, precisa comunque l’Osservatorio epidemiologico dell’assessorato regionale alla Salute della Sicilia.

I MEDICI DI FAMIGLIA FARANNO I TAMPONI - Via libera all'accordo integrativo regionale con i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta che, in base a quanto stabilito in sede nazionale lo scorso 28 ottobre 2020 “per il rafforzamento delle attività territoriali di diagnostica di primo livello e di prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2” potranno effettuare tamponi rapidi antigenici per contrastare la pandemia. L’intesa è stata siglata a Palermo dai vertici dei dipartimenti dell’assessorato regionale alla Salute dalla Fimmg e dalla Intesa sindacale per i medici di medicina generale e Fimp, CIPe-SISPe-SINSPe e Simpef per i pediatri di libera scelta, cioè le sigle che hanno già sottoscritto l’accordo a livello nazionale. Nell’ambito della pandemia, quindi durante il periodo dell’emergenza, i medici di medicina generale ed i pediatri potranno effettuare i tamponi sui propri assistiti tra i contatti stretti, asintomatici o casi sospetti sia individuati dallo stesso medico oppure segnalati dal Dipartimento di prevenzione dell’Asp alla fine del periodo di quarantena. In caso di esito positivo, il medico dovrà darne comunicazione al Dipartimento di prevenzione dell’Asp per i provvedimenti conseguenti, raccomandando l’isolamento domiciliare fiduciario in attesa dell’esito del tampone molecolare di conferma. Inoltre dovrà prendere in carico i propri assistiti posti in isolamento o quarantena, con l’eventuale supporto dell’Unità Speciale di Continuità Assistenziale (USCA) per gli accessi domiciliari (ogni medico avrà di riferimento una specifica USCA), fornendo ai soggetti interessati le informazioni igienico-sanitarie e comportamentali da seguire e avviando il follow up attivo dei pazienti. In caso di esito negativo, invece, il medico che ha eseguito il tampone potrà rilasciare attestazione al paziente. I medici, oltre che nei loro studi professionali, potranno effettuare i test in luoghi indicati dalle Aziende sanitarie territorialmente competenti. L'accordo prevede inoltre la distribuzione ai medici di apparecchiature specialistiche (ecografi, elettrocardiografi, saturimetri, etc). 

 DAL CTS SICILIANO UN MODELLO DI CURE E GESTIONE DOMICILIARE - Si punta sul “medico di famiglia” quale componente fondamentale del SSR. Lo ha proposto il Comitato tecnico scientifico della Regione Siciliana che ha licenziato un documento per la gestione dei pazienti positivi al Covid che non necessitano di ricovero ospedaliero. Secondo gli esperti siciliani “oggi si hanno maggiori conoscenze sul COVID-19 e si sa che diagnosi e terapia precoci possono aiutare a prevenire temibili complicanze. Così il ruolo del medico di medicina generale diventa fondamentale, ancor più quando integrato dalle Usca e supportato dai Dipartimenti”. Il modello prevede la gestione diretta dei pazienti positivi, dei paucisintomatici e dei pazienti con malattia lieve (febbre, tosse mal di gola, dolori muscolari etc) per i quali è previsto un sistema integrato di visite domiciliari, telemedicina, monitoraggi telefonici da parte dei medici medicina generale, dei medici delle USCA ma anche di specialisti di diverse discipline che potranno valutare anche le comorbilità. Per gli esperti del Cts siciliano “dal momento della semplice infezione è fondamentale non sentirsi soli a combattere contro il virus ed è fondamentale sapere che c’è qualcuno che sa quando e come assisterti con cure mediche appropriate o quando c’è bisogno di una rapida ospedalizzazione”. Il CTS ha messo anche a disposizione dei medici generali le migliori conoscenze scientifiche ed empiriche, in una parola le buone pratiche clinico-assistenziali e sintetizza quali sono gli attuali protocolli di monitoraggio clinico e soprattutto terapeutico a seconda che si tratti di pazienti asintomatici, paucisintomatici o con lievi sintomi anche con comorbilità. “Si valorizzi il ruolo del “Medico di Famiglia”: ottimo il traguardo della esecuzione dei tamponi – dicono in coro gli esperti del CTS- ma si faccia uno sforzo in più. Quella del “proprio medico” è una voce amica e non una qualsiasi ma quella qualificata di chi ti conosce dal punto di vista clinico e personale e ti può assistere nelle fasi iniziali della patologia meglio di chiunque altro, meglio di qualsiasi ospedale perché siamo ancora nella dimensione del rapporto “a due” quella che gli scienziati chiamano medicina personalizzata e che pongono all’apice delle migliori pratiche cliniche”. Il CTS rileva infine che “non si tratta di decongestionare gli ospedali, ma di assistere rapidamente i pazienti positivi con la strategia migliore che al momento la scienza medica ci suggerisce: è un modello che va bene non solo per il COVID-19 ma per qualsiasi patologia”.
 

 Razza al Sindaco di Palermo, conosce quotidianamente i dati, non alimenti paura - “I palermitani devono sapere che ogni giorno il loro sindaco partecipa ad un vertice in Prefettura con Asp e commissario per l'emergenza, quindi quotidianamente viene reso edotto sulla situazione sanitaria e sull’attuazione del piano ospedaliero. Se ha particolari richieste ulteriori le ponga in quella sede. Non ha compreso il sindaco che non è tempo di istituzioni contro istituzioni. Ho dato mandato al commissario Covid di prendere ancora una volta contatto con il Comune, così non ci saranno più fraintendimenti. Già una volta ha dovuto prendere tardivamente atto che l’Asp invia ogni giorno i dati sui contagi, non pensa serva alimentare paure quando basta semplicemente alzare il telefono”. Lo dice l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

I dati italiani - Intanto sono 37.978 i nuovi contagi da coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 636. Il totale dei casi individuati da inizio epidemia sale così a 1.066.401, mentre i morti sono ora 43.589. In un singolo giorno non si registrava un numero così alto di vittime dal 6 aprile scorso, anche in quel caso furono 636. E' ancora record sui tamponi in Italia: sono 234.672 quelli effettuati nell'ultimo giorno, circa novemila più di ieri. Il rapporto tra positivi e test risale al 16,18%, quasi il 2% in più rispetto a ieri. Aumentano di 89 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia. Le persone in rianimazione sono ora 3.170. I ricoverati con sintomi in reparti ordinari per Covid sono aumentati di 429 unità e sono ora 29.873. In isolamento domiciliare ci sono 602.011 persone (+21.178). Gli attualmente positivi sono 635.054 (+21.696), i guariti e dimessi sono 387.758 (+15.645). Resta la Lombardia la regione con il maggiore aumento di nuovi casi nelle ultime 24 ore che, secondo l'ultimo bollettino, sono 9.291. Seguono il Piemonte (4.787), la Campania (4.065), il Veneto (3.564), il Lazio (2.686), l'Emilia Romagna (2.402) e la Toscana (1.932). Sul totale di 636 vittime nelle ultime 24 ore, 187 sono state registrate nella sola Lombardia.