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29/11/2020 06:00:00

Coronavirus. La Sicilia è zona gialla: cosa cambia. Calano i contagi. "Ma non è un liberi tutti"

Nel giorno in cui la Sicilia registra un calo dei nuovi positivi, sono 1.189, su 8.777 tamponi effettuati, la provincia di Trapani segna 67 casi in più.

Ieri purtroppo una nuova vittima del Covid in provincia di Trapani. Una giovane mamma di Petrosino, Enza Di Lisi, avrebbe compito 41 anni il prossimo 30 novembre. E' deceduta al Covid Hospital "Paolo Borsellino" di Marsala dopo aver contratto il Covid-19 che ha aggravato le sue condizioni di salute.

La donna, infatti, lottava da qualche tempo contro un tumore. Lascia il martito e tre bambini. La notizia ha sconvolto tutta la comunità di Petrosino, in questa terribile seconda ondata ha già conosciuto il dramma del Covid. Nei mesi scorsi infatti era deceduto il vice preside dell'Istituto Nosengo Natale Pulizzi. I morti di Coronavirus in provincia di Trapani sono 79 dall'inizio della pandemia.

I dati siciliani - Sono 43 i decessi di persone positive al Covid, che portano il totale a 1.461. Salgono a 39.882 gli attuali positivi con un incremento di 799. Di questi 1766 sono i ricoverati, 23 in meno rispetto a venerdì: 1.519 pazienti in regime ordinario e 247 in terapia intensiva, 3 in meno rispetto alla giornata di venerdì In isolamento domiciliare sono 38.116 persone. I guariti dal Covid sono 347. Ecco come sono distribuiti i positivi province: Palermo 414, Catania 315, Messina 159, Ragusa 82, Trapani 67, Siracusa 76, Agrigento 2, Caltanissetta 25, Enna 49. 

Ordinanza di Musumeci, cosa cambia in Sicilia - Restano confermati la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori, la chiusura di teatri, cinema, musei, parchi, palestre e piscine e il divieto di circolazione dalle 22 alle 5.

Lo prevede la nuova ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, appena firmata, per limitare il contagio del Coronavirus nell'Isola. Il provvedimento, in vigore da oggi (domenica 29 novembre) a giovedì 3 dicembre, modifica alcune delle attuali restrizioni, adattandole alla nuova classificazione in "area gialla" per la Sicilia.

Permane, inoltre, a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, il limite del 50 per cento di riempimento rispetto alla capienza, oltre alla chiusura dei centri commerciali nelle giornate domenicali. Eccezione solo per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Potranno riaprire (dalle 5 alle 18), invece, i bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e pizzerie. Consentita, fino alle 22 la vendita di cibo solo per asporto, mentre nessun limite per il domicilio.

Sarà possibile muoversi all'interno del proprio Comune, e fuori, dalle 5 alle 22. Negli altri orari spostamenti possibili solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o di salute.

Zona gialla in Sicilia - Regole e restrizioni in meno a partire da oggi: Ecco i divieti da rispettare e quali restrizioni non avremo più:

 

 Consentiti spostamenti fra comuni diversi;
 consentite le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) con possibilità di consumo all’interno del locale dalle 05.00 alle 18.00. Dalle 18.00 alle 22.00 consentita ristorazione con asporto; ristorazione con consegna a domicilio sempre consentita;

Chiusura per musei, mostre e luoghi di cultura;
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole;
Didattica a distanza al 100% per le superiori. I corsi di formazione pubblici e privati possono svolgersi solo con modalità a distanza;
 Riduzione al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici, con esclusione del trasporto scolastico dedicato;
 Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute;
Chiudono i corner per le scommesse e giochi ovunque siano (bar, tabacchi ecc); Sospensione dello svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica;
Nella pubblica amministrazione vanno assicurate le percentuali più elevate possibili di lavoro agile.

Musumeci, mantenere cautela e prudenza - “Il passaggio della Sicilia alla 'zona gialla' non è un liberi tutti. È, semmai, il richiamo a una maggiore responsabilità, sia per noi che la governiamo e sia per la comunità isolana tutta". Lo dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci, che oggi ha firmato l'ordinanza per adeguare le attuali restrizioni alla nuova classificazione. "Dobbiamo approfittare di questa piccola apertura - prosegue - per dimostrare di sapere mantenere una condotta improntata a cautela e prudenza. Del resto, abbiamo davanti a noi il mese di dicembre che possiamo e dobbiamo vivere con serenità, se sapremo essere presenti a noi stessi, ai nostri compiti, rispettosi delle regole che questa maledetta epidemia impone a ciascuno di noi”.

A Palermo muore un 39enne - Ancora un decesso per Coronavirus nel Palermitano e questa volta l'età della vittima è inferiore rispetto alla media. A 39 anni è morto Domenico La Corte, candidato con l’Udc al Consiglio Comunale di Bagheria lo scorso 28 Aprile 2019. Vicinanza alla famiglia è stata espressa dal segretario nazionale dell’Udc Italia, On. Lorenzo Cesa, dal coordinatore politico dell’Udc Sicilia, On. Decio Terrana, ed dal coordinatore nazionale dei Giovani Udc, Gero Palermo.

I dati in Italia - I tamponi per il coronavirus eseguiti in Italia nelle ultime 24 ore sono 225.940 e il tasso di positività è quasi dell’11,7%, anche in questo caso in calo dell’1,1% circa rispetto a venerdì. Sono 26.323 i nuovi casi di Coronavirus in tutta la nazione. I morti, nelle ultime 24 ore, sono stati 686, per un totale di 54.363 vittime da inizio emergenza. Con quelle di oggi diventano 1.564.532 le persone che hanno contratto il Covid da inizio pandemia, e 21.637.641 i tamponi complessivi effettuati. Attualmente i positivi in Italia sono 789.308, dei quali 752.247 in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi sono 33.299, di questi 3.762 in terapia intensiva. La regione con il maggior numero di nuovi casi è la Lombardia con 4.615, seguita da Veneto (3.498), Campania (2.729), Emilia-Romagna (2.172), Piemonte (2.157) e Lazio (2.070).

Brusaferro: niente raduni di Natale. La curva è in decrescita anche se la situazione in Italia è un po' a metà. Così il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia. "Il Natale avarà una sua unicità" ma questo è il tempo di "abbassare la curva. Con questi numeri è molto difficilie immaginare qualsiasi tipo di spostamento di massa, aggregazioni e raduni" in particolare di persone che provengono da quadri epidemiologici diversi". Così il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità.

"Sara' un Natale diverso, il primo e auspicabilmente l'ultimo grazie ai vaccini. Tutto quello che eravamo abituati a vedere a Capodanno non potra' avere corso, e' inimmaginabile e incompatibile. Va detto con assoluta chiarezza come la celebrazione religiosa dovra' essere compatibile con le misure concordate gia' con la Cei per quello che riguarda la fede cattolica per evitare focolai e trasmissioni": lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanita' Franco Locatelli in conferenza stampa sui dai del monitoraggio.

Gli attuali numeri "non sono compatibili con l'apertura degli impianti sciistici", ha aggiunto Locatelli sottolineando che un messaggio forte "sono sicuro che lo daranno anche i Paesi Ue".

La curva relativa all'occupazione dei posti letto e di terapie intensive va verso l'appiattimento. Mentre il segnale dei decessi è ancora molto elevato. "Non ci si può rilassare", ha spiegato Brusaferro.

"L'età mediana" dei casi di Covid in Italia è "intorno a 48 anni". Questo indica che sono sempre più anziani a contrarre l'infezione. Da qui l'importanza di proteggere queste categorie, ripete Brusaferro. Per i deceduti l'età media supera gli 80 anni.

Diretta della conferenza stampa con il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli e il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.

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