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05/12/2020 06:00:00

Coronavirus, netto calo dei contagi nel trapanese (2593). Risale il tasso di positività in Sicilia 13,61%

Netto calo dei positivi positivi in provincia di Trapani, grazie ai 202 guariti registrati in un giorno. Gli attuali contagiati sono 2593. Il totale dei decessi è 80, il totale dei guariti è 1969. In Sicilia si registrano 1365 casi in un giorno e sono 39 i decessi. 

Nel trapanese - Sono 21 le persone ricoverate in terapia intensiva, 97 i ricoveri ordinari. In due giorni sono stati effettuati 868 tamponi e 595 test per la ricerca dell'antigene.

I dati dei positivi nei Comuni trapanesi: Alcamo 294, Buseto Palizzolo 7 Calatafimi Segesta 12 Campobello di Mazara 31, Castellammare del Golfo 76, Castelvetrano 197 Custonaci 29, Erice 99, Favignana 2, Gibellina 15, Marsala 559, Mazara del Vallo 479, Paceco 47, Pantelleria 24, Partanna 44, Poggioreale 0, Salaparuta 4, Salemi 35, Santa Ninfa 4, Trapani 518, Valderice 50, Vita 2, San Vito Lo Capo 23, Petrosino 42.

La morte del segretario del Comune di Marsala Bernardo Triolo - Si svolgeranno oggi alle ore 15, presso la Chiesa Madre di Montevago, i funerali del Segretario generale del Comune di Marsala Bernardo Triolo.  Gli è stato fatale il coronavirus, che aveva contratto qualche giorno fa. E' stato prima a casa, poi in ospedale, ma le sue condizioni si sono via via aggravate, fino, purtroppo, alla morte. La notizia ha gettato nel dolore tutti gli impiegati del Comune di Marsala, i consiglieri comunali, l'Amministrazione Comunale.

Triolo era arrivato a Marsala nel 2009 con il Sindaco Renzo Carini. "Lo scelsi senza neanche conoscerlo - racconta molto commosso - perchè tutti dicevano che era il più bravo, ed effettivamente lo è stato, perchè la sua preparazione era impeccabile". Triolo era nato a Sciacca il 25 Marzo 1964 e viveva a Montevago, anche se ormai la sua seconda casa era Marsala. Era anche nel Cda del Consorzio Trapanese per la legalità e lo Sviluppo.  A Marsala, una messa in suffragio verrà celebrata Lunedì prossimo, 7 Dicembre, in Chiesa Madre (ore 15). Qui potete leggere una biografia di Triolo, e qui un altro articolo.  

E il covid ha fatto un'altra vittima anche ad Alcamo nei giorni scorsi. Un uomo di 74 anni che due giorni prima di morire, ha scritto un toccante post, dedicato ai negazionisti  - così scrive il giornalista Gianfranco Criscenti sul suo profilo Facebook, riportando il post scritto dalla persona poi deceduta-.  Pensava di farcela, ma il mostro lo ha ucciso ieri in un letto dell'ospedale di Partinico. Questo il messaggio dell'uomo:
"Mi trovo qui a combattere contro il virus dal 24 ottobre ... una battaglia lunga, estenuante, dura per una brutta polmonite da virus che mi ha preso i polmoni non permettendomi di respirare. Adesso mi trovo sulla strada della guarigione, ma ho vissuto e visto cosa è la sofferenza, la disperazione, la rassegnazìone e la morte. Ho visto morire, ho visto piangere, ho visto gioire ... Si scendono le scale in un tunnel che sembra non avere fine. Io, per natura molto ansioso costretto a delle prove che mai e poi mai avrei immaginato di dovere provare ... nemmeno nei miei incubi peggiori. Non so ancora se riuscirò a vincere questa battaglia ma se sto qui a parlarne è anche per convincere i più negazionisti a fare tesoro delle nostre esperienze..."

 Dati in Sicilia - Sono 1365 i nuovi casi di coronavirus in Sicilia segnalati nelle ultime 24 ore, su 10026 tamponi. Dunque più contagi rispetto a giovedì e anche meno tamponi, con un tasso di positività in salita, al 13,61%. Trentanove le vittime in 24 ore, in tutto 1689.

Si riducono invece gli attualmente positivi a 39.780 (-430), 37.703 dei quali in isolamento domiciliare. Le buone notizie continuano a giungere dal fronte ospedaliero con una nuova flessione dei ricoverati con sintomi, 1.431 (-34), e delle terapie intensive con 216 ricoverati (-5).

 Sono 24.009 i nuovi casi di coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore. Le vittime sono 814., mentre i guariti o dimessi sono 25.576 guariti. Il numero di tamponi per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore è di 212.741 (-13.988 rispetto a ieri), con un rapporto con i nuovi positivi (24.009) che sale all'11,3%.

Il numero di pazienti in terapia intensiva scende di 30 unità, nonostante i 210 nuovi ingressi giornalieri in reparto. Scende anche il numero dei ricoverati con sintomi che dai 31.772 di ieri passa ai 31.200 di oggi (-572). Il numero degli attualmente positivi scende di 2.280 unità (sono 757.702), mentre il numero dei dimessi o guariti supera quello dei positivi di oltre 110 mila persone.

L'Italia si sta lentamente 'decolorando' e questo riflette che in qualche modo un pò in tutti i paesi Ue l'epidemia sta cominciando a decrescere, ha affermato il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro alla conferenza stampa al ministero della Salute sull'analisi dei dati del Monitoraggio Regionale della Cabina di Regia.

"L'Italia ha ancora valori piuttosto elevati di incidenza, quindi il trend è decrescente ma il numero di nuovi casi quotidiani è ancora importante", ha aggiunto. "Per l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva e area medica la curva comincia a flettersi - ha detto Brusaferro -. Tuttavia ancora siamo sopra la soglia di emergenza anche se la curva si è appiattita, quindi c'è la necessità di dilazionare gli interventi programmati".

"In larga parte delle regioni c'è un sovraccarico e un rischio alto. La trasmissione ha raggiunto Rt inferiore a 1 e c'è un calo dell'incidenza, che però rimane elevata. Quindi siamo in una situazione di miglioramento ma di assoluta attenzione perchè il numero di 20mila casi al giorno è ancora troppo alto. Bisogna portare tutte le regioni sotto Rt 1", ha sottolineato Brusaferro, spiegando che 'i deceduti hanno età media di 81 anni. Le terapie intensive ospitano soprattutto persone oltre 70 anni e prevale la popolazione maschile'.

'Oggi abbiamo oltre 24mila test positivi, in leggero aumento rispetto a ieri, e come proporzione di positivi siamo ancora sopra al 10%, e quindi siamo ancora ad un livello elevato di circolazione virale. I decessi sono 814, ancora molti, ma tale numero può restare elevato per un certo periodo, ha affermato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, durante la conferenza stampa al ministero, precisando che "ancora per un certo periodo vedremo un numero rilevante di persone che entreranno in terapia intensiva, sono coloro che si sono infettati nelle scorse settimane'. "E' ancora alto il tasso di occupazione delle terapie intensive che si trova al di sopra della soglia critica anche se si nota un iniziale lieve decremento dei ricoveri ospedalieri e terapia intensiva. L''incidenza è ancora elevata, intorno a 570 casi per 100mila abitanti. Grazie alle misure di contenitmento scende di poco, al di sotto di 1, l'Rt. E' necessario continuare a tenere comportamenti prudenti: evitare aggregazioni, distanziamento sociale, lavaggio frequente delle mani e la mascherina anche in previsione delle prossime feste", ha detto Rezza.

Ha inoltre spiegato che 'non c'è una evidenza che ci dica che chi è stato infetto o malato non possa fare dopo il vaccino, quindi in teoria chiunque può fare il vaccino anti Covid. E' solo una questione di priorità. Se si dovessero fare delle priorità, allora si potrebbe vaccinare prima chi non si è ammalato perchè si presuppone che chi si è infettato abbia una certa protezione'.

 

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