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03/01/2021 09:16:00

Restrizioni fino a metà mese: stop a bar e ristoranti, divieto di spostamento

 Restrizioni fino a metà Gennaio almeno: stop a bar e ristoranti, divieto di spostamento, dubbi sulla riapertura delle scuole. E' una delle ipotesi sulle quali sta lavorando il governo. Le notizie che arrivano sul fronte della lotta al coronavirus, infatti, non sono buone. 

Gli ospedali sono sotto stress, la curva dei contagi sale e il numero dei nuovi positivi resta elevato. Per Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di Sanità, «non si può parlare ancora di normalità ». E avverte: «Ogni violazione si paga a caro prezzo».
Le vaccinazioni procedono a rilento: solo 52 mila iniezioni. Il governo spinge per un cambio di passo. Per scongiurare la terza ondata si potrebbe decidere di prorogare fino a metà mese alcune restrizioni, anche nelle regioni gialle. Sulla scuola ancora dubbi per la riapertura del 7 gennaio.

Già martedì, quando l’Istituto superiore di Sanità esaminerà l’andamento del contagio da Sars-CoV-2, il governo potrebbe decidere di prorogare alcune restrizioni, almeno fino alla scadenza del Dpcm previsto per il 15 gennaio.

Con la riapertura delle scuole e la mobilità che torna libera, c’è il timore che la situazione si aggravi ulteriormente e per questo si sta valutando come e dove intervenire.

L’idea che sta prevalendo in queste ore è quella di prorogare in tutta Italia — dunque anche in quelle regioni che dovessero rimanere in fascia gialla—alcune restrizioni già adottate durante le festività natalizie. Tra le opzioni che si stanno esaminando c’è quella che prevede, almeno per un’altra settimana e dunque fino al 15 gennaio, la chiusura dei bar e dei ristoranti anche a pranzo, consentendo soltanto l’asporto e la consegna a domicilio.

Potrebbe essere mantenuto il divieto di oltrepassare i confini regionali, oppure l’obbligo di rimanere tutti nel proprio Comune di residenza, come già è previsto dalla fascia arancione. In questo caso rimane comunque la deroga di spostarsi per «comprovate esigenze» che sono i motivi di lavoro, salute e urgenza. Senza escludere l’eventualità di lasciare la possibilità a due persone di andare a trovare parenti e amici. Anche in questo caso la proroga potrebbe valere una settimana in modo da arrivare alla scadenza del Dpcm e rivalutare l’intero sistema di misure e regole da far entrare in vigore.

Il virus nel mondo continua a correre. I contagi sono già oltre 82 milioni e le vittime più di 1,8 milioni nel mondo. La rincorsa ai vaccini diventa fondamentale per arginare la pandemia. Finora è arrivato, il 27 dicembre scorso, solo il vaccino prodotto dalla Pfizer- BioNTech. Il 6 gennaio toccherà a Moderna. Per le altre case non ci sono date certe. E si è già capito che sarà difficile creare le scorte.