Gentile redazione di Tp24,
Vi scrivo per evidenziare un problema che si ripete già da tempo e che a mio avviso contribuisce ad innalzare il numero di contagi a Marsala così come altrove.
Parlo da operatrice sanitaria che, avendo avuto sintomi influenzali giorno 5 Gennaio si è sottoposta, insieme a mio marito, a tampone rapido in struttura privata, dal quale è emersa la nostra positività al Covid19.
Ebbene, da qui parte il nostro calvario: essendoci prima autodenunciati tramite medico di base, soltanto giorno 08 Gennaio sera è venuto il team Usca ad effettuarci il tampone molecolare dicendoci che avremmo avuto referto ed eventuali indicazioni sul da farsi entro lunedì.
A tutt'oggi che siamo a mercoledì 13 Gennaio non abbiamo ricevuto nulla, abbiamo inviato decine di email ai contatti dell'Asp Trapani e delle Usca, abbiamo chiamato ripetutamente i numeri telefonici senza alcuna risposta.
In tutto questo nessuno ci ha mai chiesto se abbiamo avuto contatti stretti prima e/o durante la manifestazione dei sintomi, ho allertato la mia azienda, si, ma non si è fatto niente per tracciare ed eventualmente porre in isolamento fiduciario gli eventuali contatti diretti che ho avuto.
A tutt'oggi non sappiamo come gestire la spazzatura senza aver avuto risposte o indicazioni. Di cosa ci lamentiamo e si lamentano poi? Ok, molte persone non rispettano le regole e creano assembramenti gratuiti, ma il sistema sanitario che dovrebbe gestire e contenere questa emergenza che fine ha fatto?
Noi poveri soggetti risultati positivi siamo abbandonati a noi stessi e dobbiamo improvvisare le norme da seguire? E chi se ne frega di stare appresso ai tempi delle Usca? E i contatti che abbiamo avuto?
In questo modo non si rischia veramente di spargere il virus ovunque e di portare al collasso l'intero sistema? Scusate per lo sfogo ma, da operatrice sanitaria, mi sento in dovere di manifestare la mia rabbia per questa situazione surreale.
Cordiali saluti,
V.C.