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27/01/2021 06:00:00

Covid-19, su anche oggi i contagi nel trapanese (3108). Curva epidemiologica in netto calo in Sicilia

14,55 - Aumentano anche oggi i positivi al Covid-19 in provincia di Trapani. Sono 3108 le persone contagiate (ieri erano 3045), secondo i dati aggiornati ad oggi, mercoledì 27 gennaio 2021. Nel territorio trapanese si registra un calo sia nei ricoveri in terapia intensiva che nei reparti ordinari. Stabile il conto dei decessi, da inizio pandemia sono morte 174.

La città con più contagi è Trapani che rimane in vetta con 654 positivi (ieri erano 640), poi c’è Marsala che registra un +4 rispetto a ieri, ha ora 626 contagi, e nuovo balzo in avanti di Mazara del Vallo con 460 (ieri 445). Sono nove in più, invece, i contagi che registra Castelvetrano, 288 i positivi totali. I guariti totali sono 6329 dall'inizio della pandemia. Dati confortanti come dicevamo dai ricoveri. In terapia intensiva sono ricoverate 11 persone, 1 in meno di ieri, mentre nei reparti in regime ordinario si trovano 112 ricoverati, 3 in meno rispetto a ieri. Sono stati fatti 424 tamponi molecolari e 207 test per la ricerca dell'antigene.

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 255, Buseto Palizzolo 17; Calatafimi-Segesta 17; Campobello di Mazara 67; Castellammare del Golfo 110; Castelvetrano 288; Custonaci 20; Erice 242; Favignana 29; Gibellina 76; Marsala 626; Mazara 460; Paceco 72; Pantelleria 7; Partanna 18; Petrosino 49; Poggioreale 0; Salaparuta 3; Salemi 16, San Vito Lo Capo 6; Santa Ninfa 9; Trapani 654; Valderice 59; Vita 8.

06,00 - Tornano nuovamente sopra i tremila gli attuali positivi al Coronavirus in provincia di Trapani. Dopo alcuni giorni in diminuzione sono aumentati i contagi. La Sicilia registra ancora un calo di nuovi contagi e diminuiscono anche i ricoveri. Dati dunque che avvicinanoi l'Isola alla zona arancione. 


I dati trapanesi -
Sono 3045 le persone con il Covid del territorio (lunedì erano 2912). Stabile il conto dei decessi, da inizio pandemia sono morte 174 persone. La città con più contagiati resta Trapani, con 640 positivi. C'è una risalita a Marsala (622) e a Mazara del Vallo (445). Continuano ad aumentare i contagi anche a Castelvetrano: 279. I guariti totali sono 6275 dall'inizio della pandemia. In terapia intensiva sono ricoverate 12 persone, mentre nei reparti in regime ordinario si trovano 115 ricoverati, 2 in più rispetto a ieri. Ma c'è da dire che da giorni si registra una stabilità nel conto dei ricoverati. Sono stati fatti 566 tamponi molecolari e 247 test per la ricerca dell'antigene.

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 248, Buseto Palizzolo 16; Calatafimi-Segesta 17; Campobello di Mazara 65; Castellammare del Golfo 105 Castelvetrano 279; Custonaci 20; Erice 235; Favignana 26; Gibellina 75; Marsala 622; Mazara 445, Paceco 71; Pantelleria 7; Partanna 18; Petrosino 49; Poggioreale 0; Salaparuta 2; Salemi 16, San Vito Lo Capo 6; Santa Ninfa 9; Trapani 640; Valderice 66; Vita 8.

I dati siciliani - Continua il calo della curva epidemica in Sicilia: sono 970 i casi di Coronavirus registrati ieri sull'isola su 23.579 tamponi processati (tra molecolari e test rapidi). Il tasso di positività scende lievemente rispetto a lunedì passa al 4,1%. Le vittime sono 36. Dunque rispetto a lunedì più casi ma con più tamponi, importante poi il dato raffrontato allo scorso martedì: rispetto a sette giorni fa i contagi sono calati del 41% nonostante l'aumento dei tamponi (+11%). Questa la suddivisione dei positivi odierni per provincia: Palermo 308, Catania 188, Trapani 162, Messina 104, Siracusa 84, Agrigento 72, Caltanissetta 36, Ragusa 14 ed Enna 2. Ad oggi sono 131.607 i siciliani colpiti dal virus e 3.296 i morti. Attualmente sull'isola si trovano 47.479 positivi, di cui 45.815 in isolamento domiciliare, 1.435 ricoverati in regime ordinario (4 pazienti in meno rispetto a ieri) e 229 in terapia intensiva (+2). I guariti ammontano a 80.832 con un boom di 1.456 nella giornata odierna.

Scuola in Sicilia, Lagalla lavoriamo al ritorno alle lezioni in presenza - “Stiamo lavorando e continueremo a lavorare perché, compatibilmente con la situazione sanitaria, la scuola possa riprendere il più largamente possibile in presenza”. Lo ha detto l’assessore all’Istruzione della Regione Siciliana, Roberto Lagalla. “Ecco perché – ribadisce Lagalla – ogni sforzo, che si aggiunge a quelli gia’ fatti in questi mesi sia da parte dello Stato che da parte della Regione, continuerà ad essere fatto per assicurare ai giovani, alle famiglie, al corpo docente e agli operatori del mondo della scuola e della formazione professionale un ambiente sicuro ma soprattutto una continuità vera della loro missione. Per il raggiungimento di questi obiettivi assumono una strategica rilevanza gli interventi a valere sul Fondo sociale europeo – prosegue Lagalla – che abbiamo ampiamente impegnato attraverso 20 milioni di euro stanziati per il superamento della povertà educativa, 15 milioni a favore della scuola digitale oltre ad altri interventi che riguardano l’edilizia e la sicurezza scolastica”.

Catanzaro (PD): inserire odontotecnici tra le categorie da vaccinare con priorità - “Ho chiesto al Presidente della Regione e all'Assessore alla Sanità di inserire anche la figura professionale dell'odontotecnico fra le categorie prioritarie da sottoporre alla campagna vaccinale anti Covid-19. Bisogna intervenire al più presto nei confronti degli odontotecnici per garantire uniformità di trattamento, oltre che per attuare i valori e principi di equità, reciprocità, legittimità, protezione, promozione della salute e del benessere, su cui si basa la strategia di vaccinazione”. Lo dice Michele Catanzaro parlamentare regionale del partito democratico.

La mancata adesione alla vaccinazione contro il Sars-CoV-2 in ambiente sanitario può costituire un pericolo non solo per i professionisti sanitari, ma anche per tutti gli assistiti.. Gli odontotecnici - aggiunge Catanzaro - non possono essere esclusi dalla categorie di professionisti ai quali in maniera prioritaria occorre somministrare la vaccinazione –anche alla luce del loro ruolo operativo sia nelle strutture pubbliche che private, tale da consentirgli di rispondere alle necessità sanitarie richieste dai medici per i loro pazienti. La mia è una richiesta che scaturisce anche dalle novità introdotte dal nuovo regolamento europeo in materia di dispositivi medici, che non definiscono l'odontotecnico quale mero fabbricante, ma gli attribuiscono un ruolo attivo nella gestione della qualità del dispositivo prodotto, ponendo in capo allo stesso una serie di adempimenti e responsabilità. Il tutto – conclude Catanzaro – con lo scopo di elevare i livelli di salute e sicurezza per gli utenti finali. Sono fiducioso - conclude il parlamentare Pd - nel rapido e positivo accoglimento della richiesta, come già avvenuto in altre regioni italiane e domani sollevò la problematica anche nell'intervento in aula sulla tematica covid”.

I dati in Italia -  Sono 10.593 i nuovi casi di Covid in Italia nelle ultime 24 ore. Le vittime sono 541. Effettuati 257.034 test per il coronavirus (molecolari e antigenici) in Italia nelle ultime 24 ore. Lunedì, secondo i dati del ministero della Salute, erano stati 143.116. Il tasso di positività è ora al 4,1% (lunedì era al 5,98%, è in calo quindi dell'1,9%). Tornano a calare i ricoveri in terapia intensiva: sono 49 in meno nel saldo tra entrate e uscite rispetto a lunedì. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 162. In totale in rianimazione ci sono 2.372 persone. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 21.355 pazienti, anche in questo caso in calo di 69 unità rispetto a ieri.

100 milioni di casi nel mondo - I casi di coronavirus a livello globale hanno superato oggi la soglia dei 100 milioni: è quanto emerge dai conteggi della Johns Hopkins University. Secondo l'università americana i contagi nel mondo sono attualmente 100.032.461, inclusi 2.149.818 morti. Prosegue così la corsa del virus, che in soli due mesi e mezzo ha raddoppiato il suo bilancio complessivo dall'inizio della pandemia: la barriera dei 50 milioni di contagi, infatti, era stata infranta l'8 novembre scorso.

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