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01/02/2021 06:00:00

Coronavirus, 62 positivi nel trapanese su oltre 10mila test. Sicilia "arancione" con numeri confortanti 

La Sicilia dopo due settimane di "zona rossa" oggi entra in "zona arancione", l'Isola sarà in compagnia della Provincia autonoma di Bolzano della Puglia, della Sardegna e dell'Umbria. Ieri in provincia di Trapani al termine della due giorni di screening sulla popolazione scolastica su 10632 tamponi effettuati sono risultati positivi 62.

E ieri 31 gennaio è trascorso un anno esatto dalla scoperta dei primi due casi registrati in Italia, la coppia di turisti cinesi, marito e moglie di 67 e 66 anni, ricoverati poi allo Spallanzani di Roma. 

Lo screening di ieri nel Trapanese - Nella sola giornata di ieri su 5689 tamponi rapidi effettuati sono 45 i positivi registrati che ora dovranno sottoporsi al tampone molecolare per avere comunque la certezza della positività. Ecco nel dettaglio i risultati delle città dove si è svolto lo screening: Trapani 1198 test e 10 positivi; Valderice 477 e 2 positivi; Marsala 810, 4 positivi; Castelvetrano 620, 9 positivi; Campobello 943, 14 positivi; Mazara 596, 3 positivi; Alcamo 658, 2 positivi; Castellammare 387, 1 positivo.

Marsala, il sindaco Grillo preoccupato per l'allentamento delle restrizioni - Il primo cittadino di Marsala, Massimo Grillo, teme che con questo allentamento ci sia nuovamente un aumento dei contagi e per questo dice, che sin da prima delle festività natalizie auspicava nella possibilità di un lockdown di un mese. Accetta suo malgrado le decisioni del governo nazionale,  c'è un comitato tecnico scientifico che ha stabilito la "zona arancione" per la Sicilia, ma si appella ancora alla responsabilità di ognuno affinché non sia un "liberi tutti".

 
I dati in Sicilia - Sono 716 i nuovi casi registrati in Sicilia, come rileva il bollettino del Ministero della Salute, a fronte di 32.850 tamponi (sabato erano 46 su 25.251). Un calo costante che va avanti da giorni. Il tasso di positività cala ed è del 2,2%, il più basso a livello nazionale. Si registra però ancora un numero considerevole di decessi per Covid: 35 le vittime di ieri in Sicilia (lo stesso numero del giorno prima). I nuovi 716 casi portano il totale degli attuali positivi nell'Isola a 42.289 (sabato erano 42.868), di cui 40.760 in isolamento domiciliare (sabato erano 41.315), 1.325 ricoverati in ospedale con sintomi (sabato erano 1.345), 204 ricoverati gravi in Terapia intensiva (sabato erano 208) con 8 nuovi ingressi (esattamente come sabato) nelle ultime 24 ore.

I casi totali di coronavirus in Sicilia dall'inizio della pandemia sono invece 136.103 (erano 135.387), le guarigioni sono 90.336 con ben 1.260 pazienti dimessi o dichiarati guariti nelle ultime 24 ore, i decessi con gli ultimi 35 hanno raggiunto quota 3.478. A livello provinciale è Palermo la città che fa registrare il maggior numero di contagi con 260 nuove infezioni, poi ci sono Messina con 142, Catania con 109, Trapani con 52, Siracusa con 49, Caltanissetta con 46, Agrigento con 32, Ragusa con 14 ed Enna con 12.

La Sicilia in "zona rossa", le regole da oggi 1 febbraio fino al 15: 

SCUOLE - Per le le scuole superiori (attività scolastiche secondarie di secondo grado), fino al 7 febbraio continuerà la Didattica a distanza. Sarà possibile svolgere attività in presenza per l’uso di laboratori o per esigenze educative che favoriscano l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali garantendo comunque il collegamento a distanza con gli studenti in Dad. A partire da lunedì 8 febbraio sarà ammesso alla didattica in presenza il 50 per cento degli studenti delle scuole superiori. Da oggi 1 febbraio sarà riattivata la didattica in presenza al 100 per cento anche per gli alunni di seconda e terza media.

ARRIVI NELLA REGIONE - Chi farà ingresso in Sicilia sarà tenuto a registrarsi sulla piattaforma www.siciliacoronavirus.it. Questa misura non è prevista per i pendolari che nei giorni precedenti hanno lasciato l’Isola per un periodo inferiore a quattro giorni. Sulla piattaforma sarà possibile dichiarare di essersi sottoposto al tampone molecolare nelle 48 ore antecedenti l’arrivo. Chi non ha avuto la possibilità di sottoporsi all’esame, sarà tenuto a effettuare il tampone in uno dei drive in disponibili nell’Isola. Chi non intende seguire questa procedura, può effettuare l’esame presso un laboratorio autorizzato. Chi non segue nessuna delle due indicazioni per il tampone, avrà l’obbligo di porsi in isolamento fiduciario per dieci giorni con l’obbligo di comunicarlo al medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o all’Asp.

ULTERIORI MISURE DI DISTANZIAMENTO - I titolari degli esercizi pubblici sono tenuti a comunicare all’Asp il numero massimo dei clienti che possono essere accolti all’interno dei locali con l’affissione di un cartello all’esterno che dia questa indicazione. Ai centri commerciali è richiesto di munirsi di contapersone. I titolari degli esercizi pubblici, in accordo con l’Asp e attraverso le associazioni di categoria, possono disporre settimanalmente e su base volontaria l’esecuzione dei tamponi nei drive in disponibili per i dipendenti che svolgono attività a contatto con il pubblico.

MEDICI DI MEDICINA GENERALE E PEDIATRI - I Medici di medicina generale e i Pediatri di libera scelta supportano le Asp nella gestione dei pazienti Covid-19 effettuando i tamponi antigenici rapidi o altri test a specifiche categorie. Inoltre dispongono il periodo di inizio e fine isolamento sia per i soggetti positivi al Covid-19 sia per i contatti stretti di casi confermati.

SPOSTAMENTI - È consentito spostarsi all'interno del proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00. Gli spostamenti verso altri Comuni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Dalle 22.00 alle 5.00 sono consentiti solo spostamenti per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

È possibile visitare amici e parenti all’interno dello stesso Comune, una sola volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, e per un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione che si raggiunge. È possibile portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

RISTORAZIONE E ATTIVITÀ COMMERCIALI - Come previsto dalla normativa nazionale, nei ristoranti e nelle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie, etc.) resta il divieto di consumare cibi e bevande all'interno e nelle vicinanze. L'asporto sarà consentito dalle 5.00 alle 18.00 senza restrizioni, mentre dalle 18.00 alle 22.00 sarà vietato alle attività che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio resta consentita senza limiti di orario. Come da normativa nazionale, non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili.

I dati in Italia - Sono stati 11.252 i nuovi casi di coronavirus in Italia, con 237 vittime, rende noto il nuovo bollettino del ministero della Salute. Sono stati 213.364 i tamponi effettuati, con un tasso di positività rispetto ai nuovi casi (11.252) del 5,27% (+0,9% rispetto a sabato). Gli attualmente positivi sono 453.968, 9.384 in meno del giorno prima.

Tornano gli assembramenti - Nelle ultime ore 'arancioni', prima che la maggior parte dell'Italia diventi gialla, sono tornati gli assembramenti in tutto il Paese, dai Navigli di Milano a via del Corso a Roma, dalle zone universitarie di Bologna alle strade della movida a Napoli, dai parchi di Torino al centro di Firenze. Alla vigilia del cambio di colore, dunque, si sono riempite le strade di alcune città. E' accaduto a Milano, dove, complice anche il bel tempo e, soprattutto nella zona dei Navigli, si sono creati assembramenti di giovani che si sono fermati a gruppi nella zona pedonale lungo la Darsena.