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02/02/2021 08:58:00

Scrive Eleonora Lo Curto, in replica a Bellina, sugli aiuti all'agricoltura 

 Gentile Direttore,

Leggo su TP24 dichiarazioni davvero sconcertanti rilasciate da Massimo Bellina rispetto agli 80 milioni di euro che sono stati stanziati per le imprese agricole dal Governo regionale e che, a suo dire “sarebbero stati sempre lì”, insinuando che siano stati strumentalmente sbloccati a due mesi dall’elezione del sindaco Grillo, ingenerando il sospetto che i parlamentari (Lo Curto e Pellegrino ovviamente) li abbiano “magicamente” resi disponibili per consentire a Grillo di vantarsene, penalizzando gli agricoltori da tempo vessati.

Purtroppo è triste che a parlare non sia un qualunque cittadino ma il responsabile e stimato manager di una grande azienda come la "Carlo Pellegrino" che proprio perchè tale non può permettersi di parlare senza la conoscenza puntuale e documentata dei fatti di cui parla.

Come ben sanno i tecnici di settore e le imprese agricole, dal nostro insediamento, sia io che l'on. Pellegrino, abbiamo preso a cuore la vicenda che riguarda la Misura 10.1.B “Riduzione dei fitofarmaci” che il precedente Governo aveva definito escludendo per ragioni tecniche tutta la provincia di Trapani e le imprese del comparto vitivinicolo che sono la massima parte dell'intero settore.

In più e più incontri con l'allora assessore Edy Bandiera e con il Dirigente Dario Cartabellotta sia io che Pellegrino abbiamo con grande insistenza rappresentato l'esigenza di estendere i benefici di tale misura alle aziende della provincia di Trapani.

A beneficio di chi legge e per correttezza di informazione bisogna dire che si tratta di fondi del PSR e nella fattispecie essendosi esaurita la programmazione relativa al settennio 2014/2020 in assenza del nuovo PSR 2021/2027 occorreva che Bruxelles autorizzasse l'utilizzo di due annualità, circa 2 milioni di euro del nuovo strumento di programmazione non ancora esistente.

Questo ha fatto il Governo e in particolare questo ha fortemente richiesto l'ottimo assessore Bandiera che facendo leva sul “Regolamento di transizione” ha ottenuto di liberare risorse per 600 milioni di euro. Da qui gli 80 milioni per le nostre aziende.

Questa è storia, documentata e certa. Alle illazioni e maldicenze sono solita rispondere con la serietà dell'impegno con cui esercito le mie prerogative parlamentari in difesa del mio territorio e dei legittimi interessi delle imprese di cui conosco bene lo stato di disagio e sofferenza.

Come ormai accade da tempo scaricare colpe e responsabilità sui politici è lo sport più congeniale non solo all'uomo della strada, poco avvezzo alla lettura e all'analisi dei fatti e delle congiunture economiche ma, cosa davvero disgustosa, anche da quanti come il dott. Bellina non conoscono e non subiscono il dolore della crisi economica conseguente alla pandemia se non per la “terribile” conseguenza di vedersi costretto a lavorare nella splendida cornice dell'azienda di famiglia senza più poter fare “il giro del mondo 4/5 volte l'anno” come faceva sino al 2019. Anch'io, anche noi tutti ci rattristiamo per le privazioni cui è costretto il dott. Bellina e molto più di noi immagino gli agricoltori che debbono spesso svendere il frutto del loro faticoso lavoro a chi impone i prezzi incurante del valore del lavoro e della fatica umana.

Sono ben noti a tutti, gentile Direttore, il mio carattere e la mia chiarezza, la responsabiltà con cui affronto le questioni in modo diretto e senza usare l'ipocrisia del politichese che non conosco e aborrisco. Ecco perché non ci sto e non taccio di fronte a tali inquietanti e diffamatorie affermazioni, seppure né io né Stefano Pellegrino siamo citati per nome dal dott. Bellina.

Se oggi l'Italia vive il dramma di una crisi politica che va ben oltre gli attuali momenti, pur drammatici dovuti alla pandemia e alla crisi economica più grave dal secondo dopoguerra, lo si deve alla distruttiva e malefica insorgenza di populismi che a destra come a sinistra hanno canalizzato malesseri, bisogni e legittime proteste dei cittadini contro partiti e politici facendo di tutta l'erba un fascio e buttando via insieme all'acqua sporca anche il bambino. È così che oggi ci vediamo guidati da una classe di neo-politici volgari, arroganti e ignoranti, disoccupati e nullafacenti che hanno elevato il “qualunquismo etico” a nuovo indefettibile valore. A costoro è consentito allearsi a destra e poi a sinistra, riciclando della vecchia politica le scorie più inquinate in n

ome di un becero e quanto mai disgustoso arroccamento al potere che sembra lasciare indifferenti le coscienze degli italiani. Sentir dire da una persona stimata come Massimo Bellina frasi che starebbero in bocca all'ultimo dei facinorosi grillini è triste e desolante e personalmente una brutta e penosa scoperta.

La ringrazio gentile Direttore, ma l'obbligo della verità e la sua ricerca sono per me un dovere nei confronti dei cittadini elettori per Lei che opera nell’importante e incisivo campo dell'informazione un prezioso e indispensabile strumento di lavoro.

Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana



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