Ultimo giorno di zona arancione in Sicilia. Domani, infatti, scatta la zona gialla. Meno restrizioni, ma resta il coprifuoco.
I dati siciliani
Ieri, 13 Febbraio, in Sicilia ci sono stati 20 morti, 860 guariti e 543 nuovi casi positivi al Coronavirus su 22.730 persone sottoposte a tampone. Nelle ultime 24 ore in Sicilia è risultato positivo il 2,3% dei soggetti sottoposti a test.
Il numero dei casi in Sicilia dall’inizio della pandemia è di 145.265 persone su 1.056.048 soggetti sottoposti a test. La percentuale dei positivi sui controllati è del 13,75%. In Sicilia sono state sottoposte a tampone 7,1 persone per ogni positivo.
Il bilancio aggiornato ad oggi in Sicilia è di:
145.265 casi totali
3.824 morti
106.471 guariti
34.970 attualmente positivi
1.043 (-12) ricoverati in ospedale (2,98%)
168 (-1) ricoverati in terapia intensiva (0,48%)
33.759 (-3246) in isolamento domiciliare (96,53%)
I nuovi casi sono così distribuiti tra le 9 province siciliane: Palermo: 132, Catania: 197, Messina: 67, Trapani: 13, Siracusa: 38, Ragusa: 27, Caltanissetta: 29, Agrigento: 31 ed Enna: 9.
Zona Gialla, ripassiamo le regole
Di seguito le principali novità in vigore da lunedì:
Spostamenti- Ci si può spostare tra le 5 e le ore 22, all'interno della regione. Gli spostamenti verso altre regioni sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Resta in vigore anche il coprifuoco: dalle 22 alle 5, ci si può muovere da casa solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Visite a parenti o amici - E' consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
Bar e ristoranti- È possibile consumare cibi e bevande all'interno dei bar, dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione dalle 5 alle 18. Negli stessi orari è consentita senza restrizioni la vendita con asporto di cibi e bevande. La vendita con asporto è possibile anche dalle 18 alle 22, ma è vietata in questa fascia oraria agli esecenti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina o commercio al dettaglio di bevande. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario.
Attività commerciali al dettaglio e centri commerciali - Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Vanno comunque rispettate le norme sul distanziamento, sugli ingressi scaglionati e sulla sosta nei locali solo per il tempo necessario all'acquisto dei beni.
Cultura - Riaprono i musei dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, con ingressi contingentati e nel rispetto delle misure anti-Covid. Alle stesse condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre.
Attività motoria o sportiva - È possibile praticare l'attività venatoria. rimanendo sempre all'interno della propria Regione o Provincia autonoma. Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del Coni o del Cip. È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, per svolgere esclusivamente all'aperto l'attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento.
Il Presidente della regione aveva richiesto di anticipare a domenica l’entrata in vigore, il ministero non ha dato seguito a questa richiesta.
Covid, nella Sicilia in zona gialla non cambia nulla per la scuola
L'ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, con la quale si recepisce il provvedimento nazionale per il passaggio dell'Isola in zona gialla a partire da lunedì, non apporta alcuna modifica sul fronte scolastico. Restano dunque inalterati, almeno per ora, i criteri e le modalità di accesso alle scuole di ogni ordine e grado vigenti: frequenza al cento per cento fino alla secondaria di primo grado; gli istituti superiori continueranno ad operare al cinquanta per cento dell'utenza studentesca. È consentita l'ammissione quotidiana solo agli alunni portatori di disabilità o Bes.
La decisione è stata adottata dal presidente Musumeci, d'intesa con l'assessore all’Istruzione Roberto Lagalla e l’assessore alla Salute Ruggero Razza.
Marsala, muore padre Aguanno
La Diocesi di Mazara piange il primo sacerdote vittima del Covid.
È morto ieri mattina presso il Covid hospital “Paolo Borsellino” di Marsala, don Antonino Aguanno, 77 anni, il prete originario di Vita che, qualche settimana addietro, era risultato positivo al tampone Covid-19.
Per le difficoltà respiratorie era stato dapprima ricoverato presso il reparto Covid dell'ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo, poi il trasferimento in terapia intensiva a Marsala.
Ieri il decesso. Don Aguanno è il primo prete della Diocesi di Mazara del Vallo deceduto a causa delle complicanze legate al Covid-19. Il prete ha svolto la maggior parte del suo ministero di parroco nella comunità di Campobello di Mazara. Per 30 anni è stato alla guida della parrocchia Madonna di Fatima del paese ed è stato anche insegnante di religione presso le scuole elementari. Con lui sono cresciute intere generazioni di ragazzi. «Durante il suo ministero ha saputo seminare un rapporto di collaborazione tra le persone – ha detto don Nicola Patti, attuale parroco a Campobello di Mazara – ha saputo evangelizzare e portare la fede nell’intero quartiere della parrocchia».
Nel 2015 il Vescovo monsignor Domenico Mogavero lo ha trasferito nel suo paese di origine dove poi ha concluso il suo ministero per raggiunti limiti d'età nel 2018.
I dati italiani
Sono 13.532 i nuovi casi di coronavirus registrati ieri in Italia, con 311 morti (per un totale dall'inizio dell'emergenza di 93.356 vittime). Venerdì erano stati registrati 13.908 nuovi casi e 316 vittime. Il totale dei contagi nel nostro Paese arriva così a 2.710.819. Ad oggi ci sono 401.413 attualmente positivi, 761 in meno rispetto a ieri, mentre dall'inizio dell'emergenza i dimessi e i guariti sono 2.216.050, con un incremento rispetto a ieri di 13.973. In calo i tamponi effettuati: ieri sono stati 290.534 rispetto ai 305.619 di venerdì, con un tasso di positività che sale al 4,6% (venerdì era del 4,5%).