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29/03/2021 06:00:00

Pasqua col Covid. Le regole in Sicilia: cosa si può fare e cosa no

Quali sono le regole per la Pasqua, la seconda, in tempo di Covid. Spostamenti, visite, negozi, ristoranti. Tra zona arancione e rossa “pasquale” si è creata di nuovo tanta confusione. Proviamo allora a capire cosa possiamo e non possiamo fare durante il periodo di Pasqua.

Intanto, la Sicilia è in fascia arancione, tranne che nei giorni in cui entrerà il regime della zona rossa nazionale. Quindi anche sull’isola vigeranno le restrizioni, severissime, di questo mini lockdown.

Pasqua e Pasquetta in zona rossa
Dal 3 al 5 aprile l’Italia è in zona rossa. Sarà vietato uscire da casa se non per motivi di lavoro, salute, urgenza. Si può fare visita a parenti e amici? Sì ma solo una volta al giorno, al massimo in due adulti con minori di 14. Resta però il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino successivo. Si può fare sport in forma individuale ma solo vicino casa. Chiudono i negozi, bar e pizzerie solo da asporto o consegna a domicilio. In quei giorni servirà l’autocertificazione per spostarsi. In Sicilia bisogna compilare l’autocertificazione anche nei giorni arancioni quando ci si sposta fuori dal Comune per motivi di salute, lavoro, studio e urgenza. Ecco qui il modulo.

 

Seconde case
Una deroga importante è quella delle seconde case. Si può andare nelle seconde case soltanto il nucleo convivente e soltanto se la casa è disabitata. Non si può andare nella seconda casa con amici e parenti. Può andare nella seconda casa soltanto chi dimostra di averne avuto titolo (quindi ne è proprietario o affittuario da una data antecedente al 14 gennaio 2021). Lo spostamento verso le seconde case è consentito anche se si trovano in zona rossa e anche se l'abitazione di residenza e quella dove non si vive stabilmente non sono nello stesso comune. Tutto ciò a meno che non ci siano delle ordinanze ancora più restrittive per i comuni o le province in cui ricade la seconda casa che ne vietano l’accesso.

Arrivare in Sicilia
In Sicilia il governatore Nello Musumeci non ha pensato ad ordinanze restrittive, al momento, a meno che i dati dei prossimi giorni non impongano un inasprimento delle regole.
Vige, per arrivare in Sicilia, la regola del tampone: chi arriva sull’isola deve esibire il risultato negativo di un test effettuato 48 ore prima dell’arrivo. Altrimenti, per chi non si vuole sottoporre a tampone o test rapido, c’è sempre la possibilità di sbarcare ma restare in quarantena. Chiunque, dunque, potrà recarsi nella propria seconda casa, sia essa di proprietà o in affitto.


Zona Arancione
Dal 29 marzo al 2 aprile la Sicilia resta in zona arancione. Se i dati non dovessero peggiorare ancora si tornerà in arancione dopo Pasquetta. Quindi: Divieto di spostamento fuori dal proprio comune, se non per lavoro, salute, necessità, studio. I negozi restano aperti tranne nei centri commerciali in festivi e pre. Chiusi cinema, teatri, palestre, piscine. Si può praticare sport nel comune, all’aperto e da soli, o in centri sportivi all’aperto. Sì visite una volta al giorno, tra le 5 e le 22, verso una casa nel comune per 2 persone (esclusi under14 e disabili).Bar e ristoranti chiusi al pubblico, possono soltanto fare asporto. La scuola è in presenza, al completo, fino alla terza media, al 50% alle superiori.

 

 

 

Dal 7 aprile il nuovo dpcm
Non è stato ancora varato il nuovo Dpcm che regolerà l’Italia dopo le festività pasquali. L'ipotesi è infatti quella che fino al 30 aprile (data in cui scadrà lo stato d'emergenza che è destinato ad essere prorogato) nessuna regione o provincia possa tornare alla zona gialla. Ci saranno solo zone rosse o arancioni. Poi i tre giorni a cavallo del primo maggio saranno rossi. Oggi i ministri della Salute Roberto Speranza e degli Affari regionali Mariastella Gelmini incontrano i governatori per un ulteriore confronto, ma le decisioni più importanti sembrano ormai prese. Nessuna regione andrà in zona gialla, l’intenzione è di fare un mese di semi lockdown per velocizzare con le vaccinazioni. "Faremo un decreto ora ma sulla base dei dati disponibili oggi: vedremo come vanno, non escludo cambiamenti in corso. Valuteremo la situazione settimana dopo settimana", ha sottolineato il premier Mario Draghi.