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27/05/2021 06:00:00

Cafeo (Italia Viva): "Il patto dei 'paccheri'? Bisogna restare credibili"

 Giovanni Cafeo, deputato regionale di Italia Viva, da qualche giorno si sente parlare del rientro di Ruggero Razza in giunta sempre all’assessorato Salute. Che aria tira?

Io non sostengo questo governo Musumeci, la scelta sarà personale del presidente e di chi lo sostiene, su questo tipo di vicende non faccio lo sciacallo. Mi ritengo un garantista e si assumerà Musumeci la responsabilità, si tratta tuttavia di una maggioranza molto sfilacciata che si preoccupa di una eventuale riconferma di Musumeci alla guida della Sicilia. Nulla che mi entusiasmi, in questo momento di crisi politica ed amministrativa ci vorrebbe un pò più di slancio per mettere in campo progetti non di un singolo deputato. La politica che tenta di salvarsi senza fare una proposta diventa una semplice operazione di palazzo, a mio avviso queste operazioni si schiantano dentro il palazzo stesso.

Lei era presenta al patto dei “paccheri” sabato a Mondello?

No, non c’ero. Non sono stato invitato, sono a conoscenza della discussione avviata, ogni iniziativa poi funziona in base alle persone che la mettono in campo. Noi da poco abbiamo indicato un coordinatore regionale, a cui abbiamo dato fiducia, ed è Davide Faraone e a lui abbiamo chiesto di fare chiarezza su questi percorsi e su che tipo di idee ha lo stesso coordinatore. So che molti di questi movimenti non hanno coinvolto tutti i deputati e pertanto voglio capire quanto sia stato coinvolto il partito.

IV non guarda al centro?

É indubbio che il partito debba parlare al mondo moderato e non mettere insieme le sigle, altrimenti significa stare insieme per salvarsi. Se questa operazione messa in campo sabato avesse coinvolto tutti i deputati saremmo stati noi a muovere le fila rispetto agli altri componenti. IV all’ARS ha cinque deputati che appartengono a diverse province della Sicilia, ognuno di noi esprime un consenso e una base elettorale oltre che alle idee e alla propria credibilità. Io posso far finta di tutto ma non posso perdere la mia credibilità.


Lei crede che ci sia più una trazione degli uomini di Sicilia Futura che di quelli di IV? Questa confusione che c’è ed esiste nel mondo elettorale non rischia di travolgere tutti?

Io posso dire che ancora non siamo riusciti a realizzare il partito di Italia Viva, ho scelto di stare in questo partito e non mi interessa chi proviene da altre forze politiche. Il problema è come si gestiscono le cose e i processi, finora non ci siamo comportati come un partito né in Aula né all’interno delle trattative. Nulla da dire nel fare le liste insieme a quelli dell’UDC o di altri partiti, a mangiare i paccheri o meno, la cosa che mi interessa è che noi rispettiamo il nostro mandato che è quello di essere un soggetto politico riformista che parla ai cittadini e non solo ad alcuni pezzi della politica.